Capitolo 24

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!Nel capitolo è presente una scena esplicita 

-Juliette 

Non ci potevo credere.
Non lo aveva fatto veramente.

Ero così incazzata con lui che per poco non spaccavo qualcosa.
Insomma, non gli avevo mica creduto quando mi aveva detto che sarebbe rimasto al suo posto, in fondo, era pur sempre Mattheo Riddle... ma picchiarlo in quel modo? Avrebbe potuto ucciderlo.
Era forse pazzo?

E poi, se mi odiava tanto come diceva, perché aveva reagito in quel modo?
Non solo, perché era rimasto a dormire con me quella notte?

Sapevo solo che era stata la prima volta, dopo troppo tempo, in cui ero riuscita a dormire per davvero. Tralasciando quel piccolo incubo che neanche ricordavo più bene.

Mi ero sentita così al sicuro.
Sì, mi ero sentita al sicuro fra le braccia di uno che stava per uccidere un ragazzo.

"Quindi? Vuoi spiegarci cosa cazzo è successo?"

Mi chiese Blaise, facendomi ritornare alla realtà. Continuai a camminare per sbollire la rabbia, ma non pareva stesse funzionando.
Non avevo spiccato mezza parola da quando noi tre eravamo arrivati lì, dinanzi all'ufficio di Silente, poco dopo i ragazzi.

Avevo sentito Mattheo e Draco urlare più volte, ma senza riuscire a distinguerne le parole.

Pansy mi prese gentilmente dal braccio, così mi fermai. La guardai e per poco non scoppiai a piangere dal nervoso.
Non potevo farci nulla: quando ero così tanto incazzata solamente il pianto riusciva a farmi sfogare.
Mi attirò a sè stringendomi forte in un abbraccio di conforto.

"Juliette, se non ti va di raccontarcelo non fa nulla. Ti staremo accanto indipendentemente, lo sai"

Scossi la testa, staccandomi da lei. Li guardai entrambi, prima di cominciare a parlare.

"Theodore mi ha solo usata, ragazzi. Stava con me per il sesso o, perlomeno, era quello il suo fine. Ha cercato di farlo con me una volta, ma mi sono rifiutata. La seconda, però, ha iniziato ad insistere e... diciamo che è diventata tutt'altra persona"

Sussurrai ricominciando, poi, a camminare.

"Non posso crederci. Mi dispiace così tanto, tesoro. E io sono stata così stupida a spingerti a perdonarlo..."

I suoi occhi si fecero lucidi, così andai da lei. Scossi la testa.

"Non è colpa tua, ovviamente. È solo colpa sua"

"L'importante è che ora tu stia bene, biondina, e che Theodore venga buttato fuori"

Mi disse Blaise con tono gentile, facendomi una dolce carezza sulla guancia. Mi abbracciò anche lui per consolarmi.

"Spero non buttino fuori anche quel coglione di Riddle e mio fratello"

"Per averti difesa? Silente non è cosi stronzo"

Ribattè la mia amica, strappandomi un piccolo sorriso.
Poco dopo, la porta della presidenza si aprì e uscirono proprio quei due, mentre, invece, intravidi Theodore ancora lì, seduto dinanzi la scrivania.

Allontanandomi da Blaise, con la rabbia ancora viva dentro di me, mi girai. Incrociai il suo sguardo e, senza pensarci due volte, mi avvicinai a lui.

"Cosa cazzo ti è saltato in mente?"

"Vi hanno espulsi?"

Esclamammo all'unisono io e Pansy; la mia voce più alta e fredda rispetto alla sua.

Even in the scars | Mattheo Riddle    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora