Capitolo 6

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-Mattheo 

Uscii dal bagno, dopo aver fatto la doccia, e lo sguardo mi cadde sulla biondina.
Era riuscita a prendere sonno solamente alle quattro del mattino e stava ancora dormendo. Almeno lei aveva qualche ora di sonno in corpo, a differenza mia.

Dopo poco si girò dal lato opposto al mio, mugulando infastidita, probabilmente a causa della luce del sole che finiva dritta nei suoi occhi chiusi.

Distolsi lo sguardo da lei e inziai a cambiarmi. Indossai i boxer, poi i pantaloni.

"O mio dio!"

Sbottò quando stavo per infilarmi la camicia.
Ma non stava dormendo?

Mi voltai e la trovai seduta sul letto, con le mani sugli occhi e gli zigomi rossi. Scoppiai a ridere.

"Non hai mai visto un uomo nudo, eh ragazzina?"

Le chiesi ironicamente. Mi fece il dito medio. Tornai improvvisamente serio.

"Rimangiatelo"

"Devi fotterti!"

Disse alzandosi dal letto. La spinsi, facendola ritornare al suo posto.

"Sta' lì, principessa"

"Vaffanculo, stronzo"

Si rimise a letto e tornò a dormire. Scossi la testa.
Già non ne potevo più di lei.
Era la ragazza più insopportabile sulla faccia della terra.

Finii di vestirmi.

"Alzati o farai tardi, sono molto fiscali con gli orari"

Mormorai andando alla porta.

"E ciò vuol dire che dovrò venire a lezione con te?"

"Ti odio con tutto me stesso, perciò direi proprio di no"

"Il sentimento è reciproco"

Farfugliò.
Si alzò e io uscii da lì.

Andai in sala comune, dove trovai Draco.

"Tua sorella me la ricordavo più... calma"

"Sai che è simpatica"

Certo, come il cane a tre teste di Hagrid. Presi dalla tasca del pantalone un pacchetto di sigarette, poi ne sfilai una con i denti e l'accesi.

"Mi è sempre stata sul cazzo"

Arrivarono anche Pansy e Blaise, a seguire Astoria, la quale venne da me e mi stampò un bacio sulle labbra.

"Ciao, amore"

Mi spostai bruscamente. Odiavo le dimostrazioni d'affetto o essere toccato.
Si scusò. Mi allontanai da lei e andai alla finestra.

"Allora, dov'è la biondina?"

Chiese Pansy a Draco.

"Mia sorella ci mette sempre un'eternità a prepararsi. L'aspetterò io, tranquilli"

"Beh, almeno sembra simpatica"

Disse Blaise. Come no.

"Aspetteremo qui con te"

Gli fece eco Pansy, sedendosi affianco a lui. Dopo un bel pò Juliette entrò in sala. Salutò tutti, anche la Greengrass, che le aveva rivolto uno sguardo omicida.
Mi guardò per poco, prima di seguire gli altri fuori.

**** 

Mi trovavo in classe.

La biondina era seduta qualche fila più avanti alla mia, intenta a prendere appunti della lezione di arti oscure.

Era accettabile, non potevo negarlo. I capelli lunghi e biondi le cadevano morbidi sulle spalle, le ciglia lunghe che contornavano i suoi occhi blu, il nasino all'insù, le lentiggini sugli zigomi.

La camicetta bianca le fasciava il seno alla perfezione, la gonna le lasciava scoperte le gambe da metà coscia in giù.
In una mano teneva stretta la penna con cui stava scrivendo, con l'altra giocava con la cravatta.

Era sexy, cazzo. Fottutamente sexy. 

A differenza sua, io passavo il tempo a pensare al gran casino in cui ci avevano travolti, invece di prendere appunti.

"Theo... andiamo via?"

Mi sussurrò Astoria. Alzai gli occhi al cielo.

"Smettila, lasciami in pace"

Sussurrai io. Piton mi fucilò con lo sguardo.

"Signor Riddle, mi riassuma il concetto che ho appena spiegato"

Mi disse. Mi alzai.

"Non mi interessa della sua lezione"

Risposi io con menefreghismo.

"Vada fuori!"

"Volentieri"

Uscii sbattendo la porta e andai fuori in giardino.

Passò mezz'ora, poi i miei amici arrivarono. C'era anche la principessa, che, a mia sorpresa, si avvicinò a me per prima.

"So che Piton non è l'uomo migliore del mondo, ma non pensi sia giusto portargli rispetto per non complicare ancora di più le cose? Ti ricordo che sa tutto, Mattheo"

Mi disse con tono di chi voleva aver ragione.

"Non dirmi cosa fare, Juliette. Piton non mi sopporta e probabilmente non sopporta neanche te"

Ad interromperci fu Pansy.

"Smettila di comportarti così in classe, sai che non è corretto"

"Andatevene, voglio stare da solo"

Presi un'altra sigaretta e l'accessi.

"E smettila di fumare così spesso, non ti fa bene"

Pansy era la mia migliore amica ed era ovvio che si preoccupasse per me, ma alle volte esagerava. Sapeva che fumavo così spesso solo per calmarmi.

"Pansy ha ragione, non fa bene... potresti andarti a scusare con Piton, almeno non perderai le altre lezioni invece di stare qui"

Juliette mi rivolse di nuovo la parola. Non la sopportavo affatto.

"Sto bene qui e stavo meglio prima, quando tu non c'eri, quindi sparisci e non dirmi cosa fare, ti ripeto"

La guardai, poi mi allontanai.

"Cercavo solo di darti un consiglio"

"Non voglio i tuoi consigli del cazzo"

Mi allontanai ancora.

"Andiamo, Juliette. Lascialo stare"

Sentii dirle da Pansy.

Quando finalmente se ne andarono e lei sparì io tornai a respirare.

Even in the scars | Mattheo Riddle    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora