Capitolo 3

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-Mattheo 

"Ti rendi conto che è una pessima idea?"

Sbottai, incazzato come non ero mai stato, contro mio padre.

Lui scattò in piedi, pronto a lanciarmi uno dei suoi massacranti incantesimi al fine di farmi zittire.

"Non rivolgerti così a me!" 

Urlò in risposta.

Abbassai la sguardo e strinsi i pugni, fino ad affondare le unghia nella carne e farne uscire il sangue.

Dovevo calmarmi o non sarebbe finita bene.

"Ho deciso così e così sarà, che ti piaccia o no!"

Continuò ad urlare. Le tempie presero a pulsarmi.

"Adesso basta! Smettetela, tutti e due!"

Si intromise mia madre.

Era seduta accanto a Narcissa Malfoy, la madre della mia futura sposa, qualche ora prima.
Si alzò e ci raggiunse.

"Abbi rispetto per tuo padre, Mattheo. Sai bene che ha preso questa decisione per una buona causa"

Cioè distruggere l'unico posto che potevo definire casa mia, nonostante odiassi con tutto me stesso molte delle persone che stavano lì.
Non potevo farlo.

"Juliette ha ragione, è una decisione del cazzo. Abbiamo diciotto anni. Ma ovviamente siete voi a comandare, è tutto nelle vostre mani... spoiler: non ne uscirà altro se non un completo disastro"

Dissi rialzando lo sguardo, stavolta su mia madre.

"Ti ho sempre detto che devi stare zitto ed eseguire i miei ordini. È quello che farai anche adesso, è chiaro?"

Mi puntò la bacchetta al petto e io socchiusi gli occhi.

"Vaffanculo, padre. Vaffanculo" 

Dissi sfacciato. Continuai.

"Per tutti questi anni sono stato ai tuoi cazzo di ordini... non mi sono mai lamentato. Per cosa? sentirmi dire che non ho mai fatto abbastanza dopo tutta la merda che ho buttato sui miei amici per vederli morire uno dopo l'altro solo perché tu ti credi il padrone del mondo anche se non lo sei? Io non sono te o come te"

Mio padre alzò il braccio, pronto ad enunciare un incantesimo.

"Crucio!"

Ripuntò la bacchetta su di me.

Caddi a terra, lacerato da un dolore intenso al ventre. Ci ero abituato, ormai, ma ogni volta faceva sempre più male.
Combattei contro me stesso per non urlare.

"Distruggerai Hogwarts insieme a lei, ucciderai Harry Potter e Silente, infine, io prenderò il comando. È chiaro!?"

Non era più in sé. Dovevo fare solo una cosa adesso pur di non morire, anche se, onestamente, sarebbe stata la cosa migliore, ubbidire.

Annuii a fatica.

"Si... padre" 

Mormorai prima di tossire.

L'incantesimo cessò di colpo e mi accasciai sul cemento freddo. Posai d'istinto le mani su quel punto del corpo che mi aveva massacrato e strinsi i denti così forte da farli stridere fra loro.

Trattenni a stento le lacrime.

I miei genotori se ne andarono, lasciandomi lì.

Vaffanculo, cazzo.
Vaffanculo.

Even in the scars | Mattheo Riddle    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora