Capitolo 4

933 10 4
                                    

-Juliette 

Mia mamma entrò in stanza e inziò a chiamarmi. Era quasi... raggiante.
Dopo il nostro ultimo litigio poteva sembrare surreale, ma lo era veramente.
Significava che era davvero felice che sua figlia di lì a poco si sarebbe sposata, appena diciottenne, con un ragazzo che non avrebbe mai amato.

Che vita di merda.

"Forza juliette! Non abbiamo tutto il giorno"

Disse prima di spalancare le finestre, tra l'altro senza alcun motivo perché fuori era ancora buio.
Sbuffai già.

Mi sedetti sul letto, passai le mani sul viso e infine la guardai. Indossava ancora la vestaglia da notte, i suoi capelli erano scombinati e non aveva trucco in viso.

"Che ore sono?"

Chiesi con la voce impastata dal sonno.

"Appena le quattro e mezza"

Spalancai gli occhi. Incrociò le braccia al petto.

"Dovrai essere impeccabile oggi. Dopo il matrimonio correrete ad Hogwarts, ma mi raccomando... nessuno lì dovrà sapere che voi due, beh, state insieme"

"Io e Mattheo non stiamo insieme"

Borbottai fra me e me. Per fortuna non mi sentì.
Uscì da camera mia e rientrò poco dopo con un abito in mano. Un vestito da sposa.

"O mio dio!"

Sbuffai già esausta. Mi coprii gli occhi, che sentii bruciare per via delle lacrime, con le mani.

"Non voglio sposarmi!"

Urlai. Mi alzai di scatto e andai da lei.

"Mi state rovinando la vita"

"Nah, ma smettila di lamentarti così tanto. Dai, va a fare la doccia e indossa questo"

Poggiò l'abito da sposa sul mio letto. Lo guardai attentamente: ovviamente era bianco, a maniche lunghe di pizzo, decorato di eleganti rufiniture in argento, la gonna ampia con i volant.
Senza dubbio era molto bello, ma anche così spaventoso. Dopo averlo indossato non sarei più tornata indietro.

"Puoi farcela", mi ripetevo.
"Puoi farcela".

Mi asciugai le lacrime. Andai in bagno per fare la doccia e quando finii misi l'accappatoio, ritornai in stanza, dove trovai mio fratello seduto sul letto.

Lo salutai con voce triste e appena udibile. Mi sorrise.

"Sei già bellissima adesso, ma scommetto che con questo vestito addosso lo sarai ancora di più"

Sorrisi anch'io. Gli stampai un bacio sulla guancia, poi gli scombinai i capelli.

"Stronza"

Sussurrò mettendo il finto broncio. Ridacchiai.

"Tu dici? Non penso che con gli occhi rossi a causa del pianto e le occhiaie sarò poi così tanto bella"

Mi attirò a sè per stringermi in un dolce abbraccio di conforto.

"Vedrai che si aggiusterà tutto... so bene che non sei felice di questa decisione, neanch'io lo sono, ma guarda il lato positivo: potrebbe rivelarsi la cosa migliore della tua vita"

"O la peggiore"

"Si, anche, ma perché pensare negativo?"

"Perché fra qualche ora sposerò un ragazzo che non sopporto, narcisista, stronzo e antipatico. Inoltre, abbiamo anche il compito di mettere fine ad una scuola con la nostra "potente" magia; e non è tutto, perché in realtà la mia è solo incasinata... non so neanche controllarla come si deve"

Even in the scars | Mattheo Riddle    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora