Capitolo 11

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-Juliette 

"Si, Bellatrix ha mandato una lettera ieri, a quanto pare"

Dissi a mio fratello, mentre mi pettinavo i capelli nervosamente.

"Ma non ho idea di dove Mattheo l'abbia messa, nè perché non mi abbia detto nulla subito quando è arrivata"

Borbottai per poi sbuffare.

E chi lo capiva quel ragazzo. Io, di certo, non più.

"So già tutto, me ne ha parlato. Avete litigato? Sembrava piuttosto incazzato"

"Quello lì è sempre incazzato"

Alzai le spalle. Buttai la spazzola sulla scrivania, poi andai a prendere i libri di incantesimi e pozioni.
Vidi Draco sorridere di sottecchi, ma lo evitai.

"Insomma, ha sempre quel cazzo di cipiglio stampato in faccia e la stessa l'espressione di Piton"

Aprii la porta ed entrambi uscimmo dalla mia stanza. Mi assicurai che non ci fosse nessuno attorno così da poter riprendere il discorso principale.

"Comunque, non parliamo di quello lì. Stavo dicendo che"

Draco mi fermò subito, iniziando a parlare.

"Non ti ha detto nulla per non farti preoccupare ancora di più"

Mi girai verso di lui, incredula. Istintivamente ridacchiai.
Era impossibile.

"Si, certo, come no"

Uscimmo fuori in corridoio e ci avviammo giù per le scale.

"Cosa c'è di strano? Eravate amici da piccoli"

"C'è di strano che, appunto, eravamo amici da piccoli... e adesso è tutto finito. E menomale, aggiungerei"

Chiarii subito. Draco, rassegnato, sospirò ed evitò di rispondermi ancora.

Raggiungemmo l'aula di pozioni in tempo per la lezione. Andai a prendere posto accanto a Pansy.

"Biondina! Sei uscita dalla tua tana?"

Esclamò ironicamente. Sorrisi, imbarazzata.

"Scusatemi se vi ho evitati per tutto il giorno, ieri, ma... non mi sentivo bene"

La sua espressione si addolcì. Sorrise anche lei.

"Ma no, tranquilla. Stavo solo scherzando. Comunque, se possiamo aiutarti noi siamo qui"

Mi disse rasicurandomi. La ringraziai prima che il professore entrasse.

**** 

Quando uscii dalla sala grande, dopo il pranzo, Hermione mi raggiunse subito, chiedendomi se volessi passare in biblioteca con lei e una sua amica, quel pomeriggio.
Così adesso mi trovavo lì. O, perlomeno, era arrivata dopo essermi persa due volte.

Quella scuola -castello- era davvero immensa.

Vidi subito Herm seduta ad un tavolo, nella sezione di arti oscure, e la raggiunsi subito. Accanto a lei era seduta una ragazza con lunghi capelli rossi e con addosso la divisa dei grifondoro. Entrambe stavano scrivendo qualcosa su un quaderno e non si accorsero di me fin quando, dopo essermi seduta dinanzi a loro, non salutai.

"Lei è Ginny Wesley"

Disse Hermione. Anch'io mi presentai e Ginny mi rivolse un sorriso.

Even in the scars | Mattheo Riddle    Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora