Sorry

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N:"...mi...m-mi dispiace...mi dispiace..."

Le dita dei piedi tese verso il basso...

Le mani che si allungano, creando solchi sulla schiena tesa dell'albino, solo per potersi aggrappare meglio e per riuscire quantomeno a respirare...

Il corpo che si inarca ancora una volta, all'ennesima spinta, ed un'altra lacrima si schianta sul cuscino sotto di lui aggiungendosi alle altre che ne hanno già reso la stoffa più scura...

Ci avevano provato...

Avevano provato a staccarsi dopo essersi faticosamente rialzati da terra ma non appena avevano messo piede, nella stanza a loro assegnata , la passione era scoppiata di nuovo ed ancora più forte...

Tanto forte che anche se le gambe erano intorpidite, e la gola chiedeva disperatamente almeno un sorso di acqua, le mani di Izuku si assicurarono di tenere l'albino ben stretto a sé mentre l'ennesima spinta, data con ancora più forza, gli fece buttare fuori l'ennesimo orgasmo che quasi lo accecò per qualche secondo...

Ed anche Natsuo si ritrovò a crollare, dopo che le pareti del verdino lo avevano di nuovo stritolato, uscendo appena in tempo e portandosi una mano sul membro che quasi bruciava...

Una singola pompata...

Gli occhi grigi che si soffermano su quella pelle piena dei suoi marchi, e su quegli occhi verdi appannati dalla stanchezza e dalla fatica, ed il suo corpo si tende all'inverosimile mentre l'orgasmo gli fa tremare le gambe...

Respiri rotti...

Gocce di sudore che cadono sul copriletto a fiori, che aveva accompagnato il maggiore per tutti i suoi soggiorni in quella struttura, e le mani che tremano per tenersi almeno sollevato e non schiacciare il verdino sotto di lui...

La gola brucia come se vi fosse un tizzone incandescente all'interno, facendogli portare una mano sulla gola per assicurarsi che non sia lacerata anch'essa, e Natsuo si solleva sulle ginocchia guardando ad occhi spalancati quello che aveva fatto...

Izuku annaspava sotto di lui, tenendo gli occhi chiusi e serrati, e la mano dell'albino andò a togliergli l'ultima lacrima che sembrava incastrata sulla curva tra le ciglia e la guancia

N:" s-stai...stai bene?"

Un piccolo cenno di assenso, mentre Izuku si porta le mani sul petto, e gli occhi grigi vedono il frutto della sua passione scivolare lentamente verso l'esterno e bagnare un'altro pezzo di pelle sul ventre del verdino

N:" devo...devo andare a prendere degli asciugamani..."

Un'altro cenno di assenso viene da Izuku, che non riesce in nessun modo a parlare, ed uno sforzo enorme viene fatto dalle gambe dell'albino per riuscire quantomeno ad uscire dal letto...

I piedi si puntano, instabili, sul pavimento rivestito di legno scuro e caldo...

I muscoli delle cosce sembrano strapparsi, quando fa leva per sollevarsi, e la testa si riempie di ovatta come gli occhi che iniziano a vedere dei puntini bianchi danzare davanti a loro...

Che cazzo gli era preso?

Lui non era così...lui non era mai stato così...con nessuno...

Certo...aveva già provato un paio di volte le gioie del sesso, con qualche compagna di classe fin troppo compiacente, ma mai si era sentito avvolgere da quella frenesia e da quel desiderio di possesso così totale e destabilizzante...

SamuiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora