Samui

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Era emozionato.

Era talmente tanto emozionato che in ogni modo non riusciva a calmare la sua gamba che continuava a tremare sotto il tavolo.

Aveva sempre immaginato di portarlo lì... aveva sempre pensato al momento in cui si sarebbe sentito talmente tanto libero ,e talmente tanto sicuro di se stesso, da riuscire a portare quel ragazzo in casa sua senza per questo dover affrontare ancora i demoni che la infestavano.

Aveva passato l'inferno lì dentro

Tantissime volte non riusciva neanche a concepire l'idea di poter rimettere piedi in quella casa senza per questo dover soffrire, ma ora con Fuyumi al suo fianco e Natsuo dall'altra parte del tavolo, credeva seriamente di essere riuscito a trovare un equilibrio talmente stabile da riuscire quasi a sorridere nonostante ci fossero solo ricordi dolorosi in quelle pareti.

Se si concentrava abbastanza poteva riuscire a vedere ancora le macchie causate dall'acqua bollente, che gli aveva tirato sua madre in faccia, sulle pareti in legno e contornavano la piccola cucina.

Se si concentrava abbastanza poteva sentire ancora l'odore di bruciato che permeava quella casa da quando, fin da piccolo, percepiva quello olezzo e le urla di Touya ogni qualvolta Endevor li allenava.

Se si concentrava poteva ancora riuscire a sentire l'ansia stritolargli lo stomaco al solo pensiero di doversi risvegliare e dover riaffrontare tutti gli allenamenti che suo padre aveva riservato per lui in quella giornata.

Se si concentrava ancora meglio poteva quasi sentire anche le lacrime silenziose di Fuyumi quando, chiusa nella sua stanza, la sentiva singhiozzare cercando di non dare fastidio e di non attirare l'attenzione di quell'uomo che in quegli anni aveva regalato solo dolore ai suoi figli.

Se lasciava scivolare indietro la mente riusciva quasi a riconoscere l'ombra di suo fratello quando non visto si aggirava per casa come un fantasma.

Ma ora finalmente era finita ....

Ora finalmente si sentiva sereno, aveva accettato il suo potere, aveva accettato di avere degli amici ed aveva accettato se stesso per com'era, senza più quel condizionamento che lo aveva fatto crescere con la convinzione di dover utilizzare solo metà di se stesso, per poter essere un uomo ed un essere umano.... oltre che la macchina che Endevor voleva.

E proprio in quella serata, che aveva sognato a lungo, voleva riuscire a portare avanti quello che avevo iniziato a provare ormai da un anno e riuscire finalmente a dichiarare ciò che sentiva nei suoi confronti ad un ignaro Izuku...

Era tutto perfetto....

La giornata era andata bene e loro tre, Shouto, Izuku e Katsuki, erano riusciti quasi a stare al passo del grande Endevor per acciuffare i villain...

Avevano riso...

Avevano scherzato...

E persino l'irascibile Bakugou era quasi sembrato più "umano" e più amichevole nei confronti di entrambi...

Mancava solo una cosa...

Mancava solo di riuscire a rimanere da solo, con il suo Izuku, e dichiarargli quei sentimenti così nuovi e così forti...

Riuscire a dirgli che da quando lo aveva affrontato, al festival sportivo, quegli occhi verdi e pieni di vita avevano popolato tutti i suoi sogni...

Voleva riuscire a dirgli che lo ammirava e che , se anche lui avesse voluto, voleva portarlo fuori un giorno e passare delle ore insieme senza parlare necessariamente di Quirk o potenziamenti...

Che sognava di portarlo al mare, e vederlo ridere, per poi magari prendergli teneramente la mano e dirgli ancora una volta che lo amava...

Perché era questo che sentiva Shouto mentre, emozionato, si faceva spazio in quei corridoi con Izuku, Endevor e Bakugou al suo fianco...

Sentiva di essere innamorato di quel ragazzo che anche adesso, di fronte ad un'emozionata Fuyumi, sorrideva pienamente ed arrossiva con dolcezza...

E Shouto sorrise con lui, tenendo a bada la furia bionda che era il suo compagno, mentre anche Natsuo avanzava verso di loro e tendeva una mano in avanti ignorando completamente Endevor

N:" io sono Natsuo Todoroki... è un vero piacere fare la vostra conoscenza"