🔞🔞🔞🔞🔞🔞🔞🔞I:" a...aspetta..."
Due corpi avvinghiati che si fanno scudo con gli alberi di acero piantati in fondo al giardino, del resort di Hiroko, mentre le labbra non riescono a staccarsi nemmeno per un secondo...
Le mani di Natsuo che vagano ormai indisturbate, creando solchi con le unghie, sulla pelle lattea del verdino, per poi passarci i palmi aperti con il Quirk attivo...
Ma non c'è ghiaccio tra di loro...
Non c'è un minimo di freddo tra quegli arti che esplorano il corpo dell'altro per quanto ancora tutelato dai vestiti del matrimonio...
La differenza di altezza li sta infastidendo parecchio e non riescono proprio a capire, nel vortice della passione che li ha travolto, che è solo per quel minimo dettaglio se il maggiore non ha ancora perso completamente il raziocinio..
Perché il freddo e controllato Natsuo...colui che si è sempre distinto per quel velo di indifferenza,scambiata quasi per superbia da chiunque lo ha conosciuto, è ormai in preda a quel fuoco che gli ha rovinato tutta la vita ma che in questo momento, mentre infila di nuovo la lingua in bocca ad Izuku, sembra scorrergli nelle vene come lava...
Izuku cerca di riprendere fiato, tra un bacio e l'altro, ed inizia a pensare che quella situazione si sta facendo forse un po' troppo...spinta...
Le mani fanno leva sul torace pompato del maggiore, non riuscendo a trattenere un uggiolio di apprezzamento nello sfiorare quei muscoli tesi, e la schiena si attacca ancora di più alla corteccia dell'albero
I:" N-Na... Natsuo...Ra..rallenta..."
Gli occhi verdi e socchiusi, carichi di un desiderio a malapena celato, cercarono quelli del maggiore tentando ancora di separarsi da lui...
Ma la mano di Natsuo percorse la sua spina dorsale, facendolo tremare e chiudendogli la bocca, prima di spingersi più in basso e sfiorargli una natica
N:" è quello che vuoi?"
Il respiro bollente...
La mano aperta che avvolgeva completamente la natica del verdino, facendolo gemere a bassa voce, e quel corpo enorme spalmato contro il suo...
Il membro di Izuku ebbe un guizzo doloroso, chiuso ancora nella morsa dei jeans, e la coscia di Natsuo vi si spinse sopra mentre gli passava la lingua sull'orecchio
N:" mi... m-mi devo fermare?"
Un'altra piccola pressione venne fatta sul bacino del minore, che reclinò la testa al cielo a bocca aperta, e Natsuo ne approfittò per spingere le labbra sul suo collo e lasciarci il segno dei suoi denti
N:" se... s-se mi devo fermare di...dimmelo adesso prima che...mmmm...."
La mano di Izuku si era infilata sotto la camicia nera dell'albino, accarezzandone la pelle con la punta delle dita, e la lingua di Izuku passò voluttuosa sulle sue labbra
I:" ...no..."
Un secondo...
Le mani di Natsuo che cercano le natiche del verdino, in una presea ferrea, ed un sospiro misto ad un piccolo gemito lascia le labbra di Izuku che si sente improvvisamente sollevare in alto...
La sua schiena si scontra contro la corteccia dell'albero, facendogli cacciare un'altro gemito, mentre finalmente i bacini entrano in contatto iniziando a sfregarsi tra di loro con forza e violenza...
Le mani afferrano più saldamente quei glutei sodi, stringendoli e strizzandoli tra i palmi, mentre le labbra di Natsuo cercano di nuovo quelle di Izuku ricominciando a baciarlo come se fosse andato in carenza di ossigeno nel solo separarsi da lui...
I fianchi ondeggiano sempre più velocemente, aiutandolo a tenerlo sollevato con la sola forza degli addominali alti, e le mani lasciano quei cuscinetti così allettanti per spingersi in avanti e sbottonargli i pantaloni...
Le mani tremano un attimo, troppo distratte dalle lingue che si incrociano tra le bocche avide, e la pazienza è ormai agli sgoccioli nella mente dell'albino
I bottoni della camicia bianca di Izuku si spargono sull'erba al loro fianco, quando viene diverta in un solo colpo, e la bocca bollente di Natsuo scende più in basso iniziando a succhiare avidamente un piccolo capezzolo e continuando a sorreggerlo mentre Izuku inizia a dimenarsi come un dannato...
È accecato...
Sono entrambi completamente assorti da loro stessi...
Sono entrambi completamente persi l'uno nell'altro da non capire che quello che è iniziato come un sottile desiderio, partito da una predilezione estetica e da un interesse mentale, si sta trasformando in qualcosa che non avrebbero mai nemmeno valutato a mente fredda...
Ed infatti nessuno dei due ragiona più quando i piedi del verdino toccano di nuovo il suolo, con le labbra ancora a reclamare baci su baci, e le sue mani vanno sui pantaloni del maggiore per ricambiare il favore e slacciarglieli rompendo la cerniera...
E c'è un attimo di tregua dopo quello che sembra un rumore assordante in tutto quel silenzio rotto solo dai loro respiri
C'è un attimo di tregua in cui i loro occhi si cercano ancora una volta, allacciandosi tra di loro, e le mani di uno vanno a scostare l'intimo dell'altro abbassandogli i pantaloni alla caviglia
La punta delle dita di Izuku sfiora quella virilità pronta ad esplodere, deglutendo a vuoto quando ne valuta la dimensione, ed il viso si spinge ancora una volta in avanti alzandosi in punta di piedi
I:"...mi arrendo...a te..."
Gli occhi grigi si sgranano per un secondo, mentre il battito cardiaco impazzisce del tutto, e le mani di Natsuo vanno a sfiorangli le guance con dolcezza prima di farlo girare e, con la testa ormai a puttane, mettergli una mano sulla bocca
A coprire l'urlo di dolore, di Izuku, quando si spinge per la prima volta dentro di lui
Nello stesso momento,alla UA, i pugni di Katsuki sbattono contro una porta chiusa mentre dietro di essa, con uno sguardo carico di odio, Shouto prende il cellulare in mano e compone un numero ignorando completamente quei colpi sempre più forti...
E quando il grande Endevor risponde, dopo il terzo squillo, nulla può fermare il sorriso sadico che si apre sul suo volto...
E:" Shouto...cosa succede?"
Il bicolore si sdraia a letto, buttando con noncuranza il preservativo usato nel cestino sotto la scrivania, per poi stiracchiarsi ed afferrare la maglia di Izuku che è rimasta da lui
S:" ho bisogno del tuo aiuto.....papà..."
STAI LEGGENDO
Samui
Fanfictiontratto dalla storia: È solo una stupida cena... Ne hai fatte tante no? Così tante che ormai hai perso il conto di quante volte hai dovuto fingere di essere chi non eri e solo per gonfiare il Suo Ego... l'ego del mostro... Eppure non sai quanto ti se...