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'Cause I may be bad but I'm perfectly good at it...
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ǫᴜᴀʟᴜɴǫᴜᴇ ᴄᴏsᴀ ғᴏssᴇ ᴇʀᴀ ᴅᴀᴠᴠᴇʀᴏ ᴠᴇʟᴏᴄᴇ. Heaven non aveva mai corso così tanto nella sua vita. Non si era mai presentata l'occasione per farlo.
Corsero per chissà quanti chilometri, guardandosi indietro, attenti a non inciampare nel pavimento che cambiava di continuo.
Heaven finì addosso al ragazzo-capra, schiacciandolo. Un altro peso l'appiattí. L'odore del mare la investì in pieno. Qualcosa si appoggiò sul suo seno. I fianchi vennero sfiorati lentamente, facendola rabbrividire.
<<Scusa...>> disse Percy, con le guance rosse, allontanandosi.
<<Dobbiamo chiudere il passaggio!>> esclamò Annabeth.
<<Ci penso io>> disse Heaven. <<Se gradite essere schiacciati dal soffitto fate un passo avanti, altrimenti avvicinatevi a quelle sbarre.>>
I tre, saggiamente, si appiattirono alle sbarre. La figlia di Ade fece un passo avanti e batté le mani una sola volta. Il Labirinto tremò. Dal soffitto crollò un enorme masso che non permetteva più di andare nella direzione da cui erano venuti.
Il mostro ringhiò dall'altro lato, graffiando la pietra. Heaven si voltò verso gli altri, l'uno addosso all'altra, che la guardavano a bocca aperta.
<<Wow!>> esclamò all'improvviso Grover. <<Menomale che mi sono allontanato.>>
<<L'abbiamo seminato?>> chiese Tyson.
<<Sì, ma ci siamo messi in trappola da soli>> rispose Heaven e indicò le sbarre a cui erano appoggiati.
Si fecero indietro per vedere meglio.
Tyson alzò le spalle. <<Non è un problema.>> Allargò le sbarre come se fossero fatte di plastica.
Heaven alzò le sopracciglia e batté le palpebre sorpresa. Alla faccia del ciclope in fase di sviluppo -, si ritrovò a pensare.
Annabeth sbirciò oltre le sbarre mentre Heaven si pulí le mani contro i pantaloni, con una smorfia disgustata.
<<Non sei abituata a questo?>> chiese Percy. <<Avevi qualcuno che faceva le cose al tuo posto?>>
<<Per chi mi hai preso, Jackson?>> replicò lei. <<Il titolo da principessa non mi impedisce di fare quello che voglio, quando voglio e con chi voglio.>>
