• ᴀᴛᴛᴏ sᴇᴄᴏɴᴅᴏ ➳ ᴅɪᴄɪᴀɴɴᴏᴠᴇ •

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now I know I have met an angel in person and she looks perfect

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now I know
I have met
an angel in
person and
she looks
perfect...

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ʟᴀ ᴘʀɪᴍᴀ ɴᴏᴛᴛᴇ ɪɴ ᴜɴ ʟᴇᴛᴛᴏ ɴᴜᴏᴠᴏ ᴇ̀ sᴇᴍᴘʀᴇ ʟᴀ ᴘᴇɢɢɪᴏʀᴇ. Se sei una figlia di Ade con l'insonnia il trauma è maggiore.

Heaven rimase tutta la notte a fissare il soffitto della sua cabina, ricordando il suo passato.

I ricordi scorrevano chiari e nitidi davanti ai suoi occhi che piano piano si riempivano di lacrime nostalgiche.

Lanciava occhiate a suo fratello, nel letto di fronte: le dava le spalle e non sapeva se stesse dormendo per davvero; sperava di sì. Le fosse sotto agli occhi per la mancanza di sonno non erano adatte per il viso giovane di Nico.

I raggi del sole entravano a fatica dalle finestre in vetro scuro, illuminando il pavimento, creando delle forme con le ombre.

La cabina era esattamente come l'aveva immaginata: i due letti uno di fronte a l'altro, un enorme tappeto viola a dividerli, il candelabro appeso al soffitto con candele che non si consumavano mai, due grandi armadi in legno scuro e i comodini dello stesso materiale.

C'erano delle mensole appese in una parete con tutte le loro cose: gli album e i quaderni di Heaven, le statuine di Nico e i tanti mazzi di carte. Una foto al centro della loro famiglia. Giusto per occupare spazio, avevano posato le loro coroncine nell'angolo.

Avevano anche un bagno abbastanza grande per loro due. La cabina era grande come quella di Poseidone ma per Heaven era di dimensioni normali per due persone.

Finalmente condivideva lo spazio con suo fratello, dopo anni di separazione.

Nico le chiedeva sempre di raccontargli un nuovo ricordo e così si ricostruiva la loro famiglia.

Quella mattina, mentre andavano a fare colazione, le chiese di raccontargli di quando lui era molto piccolo.

<<Io e Bianca ti abbiamo insegnato a camminare. Ci mettevamo una di fronte all'altra con le braccia tese e tu muovevi dei passetini cadendo sempre.>> Fece un sorriso. <<Noi ti prendevamo e tu ricominciavi, fino a che non hai imparato da solo. Abbiamo mostrato a papà come eri bravo. Quando hai camminato da solo verso di lui, ti ha preso in braccio e ti ha fatto saltare. Tu ridevi e quindi anche io e Bianca ridevamo.>>

Nico sorrise al nulla potendo solo immaginare quello che gli stava raccontando. Anche se avesse avuto i ricordi, non poteva ricordarselo perché troppo piccolo.

<<Avevi le guanciotte e la mamma faceva sempre questo.>> Gli prese una guancia e gliela strinse tra indice e medio.

<<Fa male.>>

ᴛʜᴇ ʜᴇᴀᴠᴇɴ ɪɴ ᴛʜᴇ ᴜɴᴅᴇʀᴡᴏʀʟᴅ ||ᴘᴇʀᴄʏ ᴊᴀᴄᴋsᴏɴ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora