Heaven mangiava in silenzio la sua fetta di carne mentre Persefone e Demetra parlavano dei gossip dell'Olimpo.
Ade aveva avuto la brillante idea di saltare la cena. Heaven sapeva che lo aveva fatto per non sentire madre e figlia.
<<Per non parlare di Afrodite, figlia mia>> esordì Demetra. <<È tutta emozionata, dice che l'amore vincerà su tutto e che prima o poi si fidanzeranno.>>
Persefone rise e cambiò il colore dei fiori nel vaso. <<Forse ha dimenticato chi è lui.>>
<<O chi è lei.>>
<<Farà succedere di tutto, ne sono certa>> commentò Persefone, tingendo i fiori di rosso.
<<E come se sarà così>> concordò sua madre.
Entrambe si voltarono verso Heaven, che mangiava in silenzio non ascoltandole.
<<Puoi togliermi una curiosità, piccola peste?>> domandò Persefone.
<<Dipende quale.>> Addendò la fettina di carne e la guardò.
<<Ti piace qualcuno?>>
Curvò leggermente la testa di lato confusa. <<Cosa vuol dire?>>
<<Un ragazzo, per esempio. Non ti piace nessuno?>>
Heaven scosse la testa. <<Non incontro ragazzi in carne ed ossa. L'unico che vedo sempre è mio fratello.>>
<<Di solito a questa età i mortali si innamorano, fanno promesse, dediche e altre smalcerie che rendono felice Afrodite.>>
<<Non sono tra loro>> replicò la principessa. <<La dea dell'amore non mi ha colpito con la sua freccia.>>
<<Quello è suo figlio Eros>> la corresse Demetra.
Heaven roteò gli occhi. <<È lo stesso. Non mi importa.>> Riprese a mangiare.
La figlia di Ade scosse la testa continuando a mangiare.
<<Il figlio di Poseidone?>>
Ed accadde in un attimo: i battiti del cuore divennero più veloci, lo stomaco fece una capriola e le guance si fecero calde. Si schiarí la gola e assunse un'aria innocente e confusa. <<Puoi ripetere, per favore?>>
