• ᴀᴛᴛᴏ ᴘʀɪᴍᴏ ➳ ᴅᴏᴅɪᴄɪ •

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bad thoughts inside my mind

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bad thoughts
inside my mind...

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ᴅᴏʀᴍɪʀᴇ ɴᴏɴ ᴇʀᴀ ᴜɴᴀ ᴄᴏsᴀ ᴄʜᴇ ᴀᴅ ʜᴇᴀᴠᴇɴ ʀɪᴜsᴄɪssᴇ ʙᴇɴᴇ. Percy, a differenza sua, dormiva come un ghiro.

Heaven osservò il volto rilassato e la bocca socchiusa, da cui usciva un rivoltino di saliva. Erano stesi sul prato mentre il sole sorgeva in lontananza.

Rimase a guardarlo senza muoversi. Per qualche strano motivo non voleva disturbarlo. Osservò i lineamenti giovani e forti, le fossette agli angoli della bocca, le labbra lucide e probabilmente molto morbide.

Come poteva un ragazzo così bello essere una minaccia per lei? Come poteva un ragazzo dall'animo così puro essere cattivo?

Heaven si stupì quando Percy rimase con lei tutto il tempo. Le aveva dato una spalla su cui piangere, l'aveva abbracciata e protetta dal suo stesso passato. Non l'aveva lasciata da sola.

<<Heaven...>> mormorò nel sonno, avvicinandosi di più.

Lei si sentí andare a fuoco. Aveva stretto le braccia intorno alla sua vita e nascosto la testa nel suo seno.

Imprecò mentalmente e trattenne il fiato. Troppo contatto fisico. Era troppo troppo troppo vicino. Era troppo carino.

Heaven, no! -, si disse. È il figlio di Poseidone. È già troppo se siamo amici. No, non siamo amici. È così che lui deve credere.

Sbuffò e posò la testa sul prato, guardando i colori del cielo: arancione, rosa e azzurro. Doveva ammettere che era meraviglioso.

Lanciò un altro sguardo a Percy poi si schiaffeggiò mentalmente, tornando a guardare il cielo. Poteva scacciarlo, anche ucciderlo, ma non ne aveva voglia.

Sembrava dormire così bene che fu contenta per lui. Almeno qualcuno riusciva a dormire.

Guardò il braccio ferito e, il fatto che ricordò, le procurò una pugnalata al cuore. Ancora una volta sua madre non aveva risposto. Sua madre la ignorava. Sua madre non voleva avere nulla a che fare con lei.

Asciugò una lacrima scivolata via e sospirò per non scoppiare a piangere. Si strappò la benda e mise a paragone le due cicatrici: la seconda era più grande. La toccò con le dita e tornò indietro nel tempo...

<<Perché non mi risponde?>> chiese un'Heaven di dodici anni.

<<Forse non vuole parlare con lei, principessa>> rispose Minosse.

<<È mia madre! Non può ignorarmi!>> Sentí le lacrime cadere e le asciugò subito. <<C'è bisogno di più sangue...>>

Riprese il coltellino, bagnato da un liquido scarlatto, e tagliò più in profondità la pelle. Emise un gemito di dolore e strinse i denti.

ᴛʜᴇ ʜᴇᴀᴠᴇɴ ɪɴ ᴛʜᴇ ᴜɴᴅᴇʀᴡᴏʀʟᴅ ||ᴘᴇʀᴄʏ ᴊᴀᴄᴋsᴏɴ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora