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make me your Aphrodite make me your one and only, but don't make me your enemy...
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ᴜɴ ᴜᴏᴍᴏ ᴇ ᴜɴᴀ ᴅᴏɴɴᴀ sᴇᴅᴇᴠᴀɴᴏ sᴜ ᴜɴ ᴅɪᴠᴀɴᴏ.L'uomo parlava agitando le mani. La voce era lontana e preoccupata.
Tre bambini si rincorrevano per casa, ridendo a crepapelle. Si arrampicavano ovunque senza paura di farsi male.
La voce dell'uomo si fece più chiara. <<Ti prego, mia cara. Devi venire negli Inferi. Non m'importa di quello che penserà Persefone! Laggiù posso tenerti al sicuro.>>
<<No, amore mio>> disse la donna. <<Crescere i bambini nella terra dei morti? Mai.>>
<<Maria, ascoltami>> disse lui, facendosi più vicino. <<La guerra in Europa mi ha rivolto contro gli altri dei. È stata pronunciata una profezia. I miei figli non sono più al sicuro. Poseidone e Zeus mi hanno obbligato a un patto. Nessuno di noi dovrà avere altri figli semidivini.>>
<<Ma tu hai già Heaven, Bianca e Nico, Ade>> disse Maria. <<Di certo non puoi...>>
<<Zeus non permetterà loro di vivere. Potrebbe distruggerli. Gli Inferi sono un posto sicuro per loro e per te. È il loro mondo.>>
<<Zeus è un idiota, amore. Non toccherà i bambini finché ci sei tu.>>
Ade lanciò un'occhiata nervosa al soffitto. <<Maria, avrei dovuto consegnare i bambini settimane fa, la sua ira potrebbe aumentare e farvi male.>>
<<Tu sei un dio. Ci potreggerai. Non porterò i bambini negli Inferi. So che è il loro mondo ma è troppo presto, sono ancora piccoli e Nico ha paura del buio.>>
Ade le prese le mani. <<Allora, c'è un'altra soluzione. Io porto i bambini in un posto nel deserto, dove il tempo si è fermato, e saranno al sicuro. Io e te andremo negli Inferi. Ti costruirò un palazzo in riva allo Stige.>>
Maria sorrise. <<Sei un uomo generoso, amore mio. Dovrebbero vederti come ti vedo io e come ti vedono i bambini.>>
Lanciò uno sguardo e li vide mentre volavano in cucina. Nico aveva le braccia aperte e rideva.
<<Sono i miei unici figli>> proseguí Maria guardando Ade. <<Gli dei non faranno loro davvero male.>>
<<Non conosci la mia famiglia. Ti prego, Maria, non posso perderti.>>
Maria fece scivolare le dita sulle labbra di Ade. <<Non mi perderai.>>