{28} la grande festa

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[questa volta ho voluto mettere una canzona che secondo me ci stava bene (soprattutto in alcuni punti) ditemi che ne pensate]

Aonung pov:

Era la mattina del grande giorno, tutto il villaggio era su di giri in attesa di quella sera, perfino mia madre sembrava essersi scordata di ogni problema e si stava godendo i preparativi.

Tutto questo verrà rovinato.

Tolsi subito quei pensieri dalla mia testa, presi un paio di cose e uscii in fretta e furia dalla mia capanna in direzione Neteyam.
Lo trovai prevedibilmente ad aiutare chiunque avesse bisogno di un'aiuto, peccato che era circondato praticamente solo da ragazze!

A: "Neteyam!"

Lui si girò a guardarmi e un sorriso smagliante gli comparve in volto.
Restituì dolcemente le "pesanti" ceste alle loro proprietarie e corse verso di me.

Nt: "Aonung!"

Stava per fermarsi davanti a me ma io gli presi velocemente il polso e iniziai a correre portandomelo dietro. Mi fermai nel bel mezzo di un piccolo boschetto e ricevetti tutta la sua attenzione non appena mostrai la sacca che tenevo nascosta dietro la schiena.

Nt: "Cosa sono?"

A: "Adesso lo scopri. Chiudi un attimo gli occhi."

Mi guardò un po' stranito ma fece come gli dissi e si rilassò, io presi ciò che avevo precedentemente messo nella sacca e iniziai a metterglieli indosso.
Quando ebbi finito guardai soddisfatto il lavoro e gli feci riaprire gli occhi porgendogli un pezzo di specchio recuperato dalla barca dei demoni mentre ripulivamo il reef, noi metkayina non avevano nulla di simile.
Lui prese l'oggetto riflettente e si guardò per qualche secondo stupito.

Neteyam pov:

Presi il pezzo di specchio in mano e osservai il mio riflesso.
Magnifici gioielli mi decoravano come se fossi stato un tesoro.
Un fiore rosso acceso sbocciato in eterno incastrato in della leggera resina invisibile mi raccoglieva metà dei capelli facendoli ricadere sopra la treccia in maniera morbida e ordinata, lo stesso tipo di fiore decorava la mia treccia vicino alla punta, due lunghi e sottili orecchini senza buco sulla pelle formati da squame e piume ben intrecciate non so come fra loro erano saldamente appesi vicino alla punta delle mie orecchie senza appesantirle, scendendo ancora vidi una magnifica collana di liane della foresta intrecciate insieme a perle raccolte al reef e pietre luccicanti e preziose gialle come il sole quasi trasparenti come l'acqua.
Spostai il pezzo di specchio e guardai ciò che avevo alle braccia e al torace.
Corde intrecciate tra loro con piume dei più dolci colori mi coprivano quasi metà di ogni braccio partendo da poco più in giù della spalla, i polsi erano avvolti da una striscia di stoffa dal color sabbia decorata con motivi che riportavano al mare fino a metà dell'avambraccio, in vita avevo un intreccio di foglie verdi e brillanti cadenti a fili insieme a qualche alga color sabbia e delle strisce di stoffa del medesimo colore che partivano dai fianchi e si allungavano via via che si avvicinavano alla coda fatta eccezione per due nastri, che avevo già visto tra le mani di Tsireya qualche giorno prima, che cadevano lungo il terreno a partire da un magnifico fiocco sui fianchi.

A: "Ti... piacciono?"

Nt: "Se mi piacciono? Aonung sono stupendi! Ma cosa sono? Cioè sono gioielli e decorazioni di vari tipi, ma sono in qualche modo legati alla festa?"

A: "Bhe, diciamo di sì."

Arrossì distogliendo lo sguardo e io risi leggermente per poi avvicinarmi a lui e dargli un bacio a fior di labbra.

Nt: "Sono bellissimi, grazie."

Non esitò un secondo in più che mi prese per i fianchi avvicinandomi di più a se.

A: "Tra noi metkayina è tradizione, doniamo dei decori e dei gioielli fatti da noi alla nostra, o nostro, compagno. Così mostriamo il nostro rispetto e ammirazione verso l'altro..."

Nt: "E..."

A: "E faccio capire a chiunque che tu sei proprietà privata!"

Dopo quell'affermazione arrossì di nuovo e mi strinse di più a se avvicinando i nostri visi fino a farci sfiorare i nasi.

Nt: "Quindi io sarei di tua proprietà?"

A: "Se pensi che ti cederò a qualcuno ti sbagli di grosso."

Nt: "Innamorarmi di qualcuno che non sia tu? Non ci penso nemmeno!"

Appoggiai la mia fronte alla sua e chiusi gli occhi godendomi la sua stretta e il suo profumo.

Nt: "Ho paura..."

A: "Anche io... sappi che se muori non ti perdonerò mai!"

Nt: "Ahahaha, puoi stare tranquillo, ho intenzione di vivere con te ancora a lungo."

Riaprimmo gli occhi allontanando i nostri visi per poterci guardare bene in faccia.

Nt: "Sei pronto?"

A: "No."

Nt: "Allora vai, perché quando sarai pronto vuol dire che non avrai più paura di perdere nulla perché hai già perso tutto. Vai, e vedi di fare ritorno, perché io appartengo a te quanto tu a me, quindi vedi di tornare intero!"

Misi un finto broncio e gli morsi la punta del naso.

A: "Lo farò e, HEY! Guarda che non c'è bisogno di mordere."

Non gli diedi retta e mi fiondai sul suo collo lasciandogli non so quanto segni ben visibili fino all'attaccatura delle spalle.

A: "C-che diavolo fai! Se mio padre mi vede sono finito!"

Nt: "Lo so."

Finii il mio capolavoro e poi mi sfilai il copricollo che indossavo di solito è che copriva, di proposito, tutte le zone da me appena marchiate e lo avvicinai al suo collo. Gli tolsi la sua collana mettendogli la mia e rimettendo dopo la sua sopra Per poi tornare a guardarlo negli occhi.

Nt: "Ecco fatto, così anche tu hai qualcosa di mio e qualcosa fatto da me. Tu sei di mia proprietà, vedi di non scordartelo."

Lui mi guardò dolcemente e mi distrinse a se.

A: "Puoi stare tranquillo che non lo farò!"

Ricambiai la stretta legandomi a lui in un abbraccio caldo e rassicurante.

A: "Che ne dici di festeggiare un po' prima del caos?"

Nt: "Ma dobbiamo mettere in atto il piano."

A: "Ho già parlato con Tsireya, quando tutto questo caos sara finito dovrò ricordarmi di farle una statua. Avanti, godiamoci qualche momento insieme, tanto siamo già pronti, perché farci assalire dall'ansia?"

Nt: "Va bene, però quando sarà il momento devi andare, e senza esitare!"

A: "Lo farò, promesso."

Mi diede un leggero bacio sul naso e mi guardò.

A: "Allora, vieni?"

Nt: "Con piacere."

Dopo aver mangiato qualcosa come pranzo ci avviammo verso la zona dove si stavano tenendo i preparativi e le prove per quella sera, lì trovammo dei musicisti che stavano riprovando qualche pezzo vicino agli alberi. Aonung mi fece cenno di aspettare tra gli alberi alle loro spalle mentre lui andò da loro chiedendogli di provare qualche canzone in maniera intera come se fosse stata quella sera. Quando mi raggiunse iniziò una melodia che non avevo mai sentito, mi lasciai trasportare dalle note seguendo in maniera quasi istintiva i passi di Aonung. Un mix di passi di danza e movimenti dei tanti combattimenti fatti per allenarci prese il controllo dei nostri movimenti, mi venne da ridere solo a pensarci.

La musica durò a lungo così come l'armonia fra noi, fino a quando una voce oramai familiare ci chiamò degli auricolari che avevamo alle orecchie e ruppe la nostra gioia.

Ts: "Ragazzi è il momento! Sono arrivati i demoni. Tutti ai vostri posti, da adesso è guerra."

evviva sono tornata :D

~Night

oltre i confini dell'acqua e del cielo {neteyam x aonung}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora