{18} decisioni e rivelazioni

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Aonung pov:

Eravamo rimasti tutti scioccati dalle notizie dateci, anche se noi non potevamo sapere appieno cosa provassero loro.
Vedere perfino Lo'ak in quelle condizioni mi fece capire quanto il tradimento di quel demone fosse stato doloroso per loro.

Nella mia mente iniziarono a scorrere una serie immensa di pensieri negativi, di situazioni che potevo solo immaginare in qualche incubo e che loro avevano dovuto sopportare più di una volta, mi resi conto in modo estremamente profondo del divario di esperienza fra noi e loro e di quanto avessero sofferto senza mostrarlo a nessuno.
Mi girai a guardare Jake, Neytiri e Dakota, Neytiri non era sorpresa, anzi, sembrava proprio che avesse l'aria di chi avrebbe voluto dire un bel "ve lo avevo detto" in modo estremamente spudorato a tutti i presenti, Jake sembrava abbattuto e Dakota era impassibile, mi soffermai a guardarla.

Sei cresciuta con loro, come fai ad essere così impassibile?

Lei stessa ci ha detto che solitamente vive da sola nella foresta.

Perchè tutta questa solitudine e di punto in bianco vuoi aiutare?

Non erano affari miei.

La tua vera famiglia qual'è? Perché non sei con loro o non li cerchi?

Perché mi stavo interessando a quelle cose?

Non è affar mio.

Lo sarebbe diventato

Non dire niente, non è il momento.

Oh si invece se lo era.

A: "Perché ti ostini così tanto ad aiutare i Sully e non stai con la tua famiglia?"

Tutti si girarono a guardarmi ma il mio sguardo rimase fisso su Dakota. Lei non mosse un solo muscolo.

D: "Non è affar tuo."

A: "Hai paura?"

Si pietrificò sul posto. Si alzò di scatto e mi venne incontro con passo deciso e terrificante, la coda lunga e sottile frustava l'aria e le orecchie erano premute contro la testa, aveva lo sguardo di chi avrebbe tranquillamente ucciso qualcuno senza pensarci due volte.

D: "Ti ho detto che non sono affari tuoi."

A: "Non mi fai paura."

D: "Smettila di insistere."

A: "Altrimenti che fai, piangi?"

Non avrei dovuto dirlo

In un solo secondo, se non meno, la sua mano mi si strinse intorno alla gola sollevandomi leggermente e diminuendo di molto il passaggio dell'aria per i miei polmoni. Cercai di liberarmi, invano, e per farmi stare definitivamente fermo mi premetto il coltello contro una guancia.

Nt: "Dakota, ti prego non farlo..."

D: "Io non ho bisogno di nessuno."

Mi posò a terra e mise a posto il coltello senza mai smettere di guardarmi.

D: "Dopo aver visto le mie diversità si sono tolti la vita, sono cresciuta da sola e so badare a me stessa."

J: "Dakota conosce molto bene la foresta perchè ci è cresciuta così come Neytiri, sono loro che dirigono gli assalti."

Appena Jake smise di parlare un omatikaya entrò nel laboratorio, si guardò un attimo attorno e poi parlò.

X: "Guerrieri e ikran sono pronti, le squadre di terra sono già partite, prima di completare l'avvicinamento aspettiamo suoi ordini."

oltre i confini dell'acqua e del cielo {neteyam x aonung}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora