{32} l'ora della rivincita

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Aonung pov:

Grazie alle trappole piazzate da noi ragazzi riuscimmo a respingere i demoni e unirci con gli altri guerrieri per organizzarci, era un'organizzazione un po' improvvisata ma sembrava funzionare.
Gli adulti (Jake, Neytiri, papà e qualche altro capo villaggio) si misero a discutere sul da farsi, sembravano tutti pendere dalle labbra di Jake, l'unico che capiva appieno i demoni, anche i miei amici erano molto attenti alla discussione e ogni tanto si aggiungevano per spiegare delle parti del nostro piano.
Restai accanto a loro senza mai ascoltarli davvero per non so quanto fissando il vuoto, la mia mente continuava a tornare a Neteyam, a come mi aveva trovato, aveva provato a liberarmi, aveva lottato, e la sua espressione mentre precipitava verso il mare quasi privo di sensi.
Chiusi gli occhi cercando di allontanare quei pensieri dalla mia mente, ma fu tutto inutile, li riaprii piano sperando di riuscire a concentrarmi sul discorso che stava avvenendo in quel momento ma la mia attenzione fu subito interrotta da Sole che, grazie a qualche colpetto col muso sulla mia spalla, mi fece notare mia madre, poco distante da me, che assisteva silenziosamente alla scena da dietro una spalla di mio padre.
Li per lì non capii subito perché fossi così interessato a fissare mia madre ma poi mi accorsi che aveva una mano sulla pancia e faceva respiri lunghi e profondi, a quel punto mi fu tutto chiaro.

Tra poco dovrà nascere... CAZZO! Proprio ora no!

Scattai subito sull'attenti ma il mio buon senso mi fece paralizzare prima di fiondarmi verso di lei a tutta velocità. Mi guardai velocemente intorno cercando qualsiasi cosa potesse aiutarmi in quel momento e il mio sguardo si fermò su qualcosa, o meglio, su un qualcuno!
Era una mossa estremamente e completamente suicida?
Assolutamente si!
Avevo altre soluzioni o del tempo per cercarne altre?
Assolutamente no!
Scossi violentemente la testa, spensi il cervello e agii.
Feci il giro del gruppo per non dare troppo fastidio e mi avvicinai velocemente a Neytiri prendendola silenziosamente in disparte, anche se rischiai un pugno in faccia non da poco, non so come la mia faccia da pesce sia riuscita ad evitarsi un bel livido.
Ci allontanammo di qualche metro e lei si infuriò.

Ny: "Che c'è!"

A: "Senti lo so che questo probabilmente non è il momento migliore per..."

La guardai in faccia e un brivido mi percorse tutta la schiena.

A: "...ok, non è per niente il momento migliore ma tu sei l'unica che credo abbastanza esperta da potermi aiutare. Sei una guerriera e una madre quindi sei l'unica che in questo momento possa aiutare mia madre, credo che manchi poco..."

Parlai così velocemente che per poco non mi strozzai con la saliva però riuscii comunque a formulare qualcosa di senso compiuto.

Neytiri si girò a guardare mia madre e, per mia fortuna, comprese al volo il significato della mia richiesta, nessuno altre a noi si era accorto di ciò poco ma sicuro, apparte papà naturalmente che però aveva la testa completamente altrove.

Si fermò a pensarci su qualche momento, il suo sguardo si spostava dalla runione accanto a noi, mia madre, la nave dei demoni, che si stavano riorganizzando, e un punto apparentemente indefinito e casuale verso il mare, però io sapevo dove stava guardando.

Neteyam.

Quello è la direzione che aveva preso Payakan con Neteyam.

Tornai a guardare Neytiri e lei sembrò finalmente essersi decisa a darmi una risposta.

Ny: "Ad una condizione..."

A: "Dimmi."

Ny: "Voi ragazzi dovrete stare lontani... a qualunque costo."

oltre i confini dell'acqua e del cielo {neteyam x aonung}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora