Capitolo 4

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Ciao Birboni! Questo capitolo avrà all'interno diversi POV (sempre dei due protagonisti).

Come sempre vi chiedo di interagire con me attraverso i commenti a margine testo /o a fondo capitolo. Se avete domande fatele pure, vi risponderò appena riesco.

Se vi piace ciò che leggete mettete la stellina Birboni!

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NAKED

La vedo incamminarsi a passo svelto per raggiungere Shadow mentre lo chiama. Non mi sono sfuggiti i diversi sguardi di intesa tra i due, né tantomeno il fatto che lui, a differenza di tutti noi, conoscesse il nome anagrafico di lei.

Tutto questo mi disturba, non fatico ad ammetterlo perché non mi piace girare intorno alle cose e sono onesto con me stesso. Non posso dire invece di capirne a fondo il motivo. Sento dell'attrazione fisica per lei, e allora? Non sono mai stato un tipo geloso, figuriamoci di una donna che non ho neanche sfiorato con un dito.

C'è stato un passato tra loro due? Non lo escluderei. Posso dire però con certezza, che non mi piacerebbe sapere che continua ancora oggi. Nel mio immaginario lei non ha un uomo. Se lo avesse sarebbe meno acida. Se avesse uno come me poi sarebbe docile come una micetta.

Mentre camminano affiancati, parlottando pochi metri davanti a me, combatto contro questo fastidio che mi striscia addosso e mi pizzica la pelle. Le ondeggia la coda castana e riesco a vederle la pelle liscia della nuca. Questa donna mi scatena un fervore assurdo, sembro un bambino alle elementari, vorrei arpionarle la coda e tirarla indietro verso di me fino a sentire le sue spalle sbattere contro il mio petto. Mi piacerebbe passare il tempo a farle i dispetti e vedere il suo viso arricciarsi per l'ira.

Che cazzo si staranno dicendo? Mi girano i coglioni, ma non allungo il passo per sentirli, invece le perforo la schiena con lo sguardo accigliato.

Non è tanto la loro vicinanza fisica a darmi noia, quanto più il fatto che dimostrano un certo grado di confidenza, il fatto che lui sappia qualcosa di lei che io ancora non so. Sa iddio perché ho questa smania di sapere più cose possibili su di lei. Il mistero, che le aleggia intorno come un condor su un cadavere, mi prende all'amo inesorabilmente.

Non entrano nell'edificio, si fermano a parlare poco davanti, nello spiazzo, sotto all' enorme albero che la fa da padrone. Io tiro dritto dentro per raggiungere l'abitazione assegnatami. E' questo che vorrei fare? No. Vorrei andare lì e baciare quelle labbra stupende senza un filo di trucco che possa ungere le mie, chiedere al bellino dagli occhi blu di farsi un giro e poi tartassarla fino a che non mi racconta pure che shampoo usa e perché. Ma non faccio nulla di tutto questo, nossignore.

Per oggi faccio il bravo e vado a schiarirmi le idee in stanza.

BLUE

L'intento di Robert, con il suo intervento, era chiarire ai suoi compagni che non sono un 'fake'. Tutti loro in fondo si saranno chiesti se è possibile che, una donna come me, giovane e affatto corpulenta, possa aver portato a termine tutte le missioni che mi si attribuiscono.

Non ho bisogno di dimostrare nulla così lo avvicino dopo la riunione per farglielo presente.

«Essendo testimone diretto di una tua impresa, volevo solo far capire agli altri che sei vera!»

«Sembro finta?»

«Sembri disumana. Ma io so che non lo sei»

Ohh se lo sono! Quando cresci in un certo modo, tutto ciò che ci rende umani, pian piano scema fino a scomparire. Sono più vicina all'essere una macchina.

Missione Blue Abyss-Squadra Omega-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora