Capitolo 38

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Birbone mie !

Siamo arrivate alla resa dei conti, state per avere il nome ufficiale di U Ventu!

Vi lascio alla lettura di questo capitolo che per me è stato ... sofferto (non so se sia la parola adatta per definirlo) ... se ho fatto bene quel che andava fatto starete soffrendo insieme a me.

Fatemi sapere con i vostri commenti come state ... commento a fine capitolo

Un abbraccio virtuale!

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BLUE

Salgo due gradini alla volta e arrivo nell'ufficio di Haze, dove tutti i ragazzi sono ad attendermi.

Tutti tranne lui. Ho bisogno di lui adesso. Sento bruciarmi il sangue nelle vene. Lo avverto scorrere, è una sensazione raccapricciante.

Sui loro volti scorgo un misto tra confusione e prontezza. Shadow ha colto la gravità della mia voce al telefono.

«So chi è U Ventu» affermo e si levano i loro sospiri come fosse uno solo. Haze crolla seduto sulla sua sedia da ufficio e pende dalle mie labbra, le quali non fanno quel nome, invece domandano

«dov'è Nak?»

«Non lo sappiamo, al telefono non risponde, gli ho mandato un messaggio» risponde Shadow «arriverà tra poco penso»

Pensa? Vorrei prenderlo per la maglia e sbatterlo al muro, intimandogli di non parlare più di lui con questa leggerezza.

«Lui non ritarda» affermo rabbiosa contro Shadow, come se fosse stata una sua responsabilità portare qui l'uomo che anche da assente mi manda al manicomio. Dove cazzo sta?

«Allora?» domanda Din già pronto all'azione. Sposta il peso da un piede all'altro e serra i pugni.

Sto per aprire bocca ma suona il mio cellulare, lo prendo velocemente pensando di sentire la voce cavernosa del Nudo, invece sul display leggo 'numero sconosciuto'. Accetto la chiamata mettendo il viva voce. Rispondo ma non parlo. Lo fa lui.

«Dì al tuo piccolo hacker di proiettare su un bello schermo la videochiamata che ti farò»

E riaggancia. Haze è già con le mani sulla tastiera. Mi siedo alla sua destra e appoggio il telefonino al fianco dello schermo del Pc. Quando squilla di nuovo il telefonino, appare lui.

U Ventu. Con i suoi occhi di brace e un sorrisino velenoso.

«Ciao Barbara. Perdonami cara se ti chiamo così, non so il tuo vero nome, vuoi rimediare?»

No, pezzo di merda non voglio sentire il mio vero nome sulla tua bocca.

Sento sulla mia pelle la sorpresa e lo sdegno dei miei uomini. Sono fuori dalla sua visuale, in piedi ai lati della stanza, tesi e pronti a schizzare fuori di qui. L'unico che vede è Haze.

«Oh che brutta cosa la maleducazione! Scusami piccolo hacker, ciao anche a te! Ciao a tutti!» alza la voce e cantilena «so che siete lì ragazzoni!»

Non si muovono. Sono tre statue con il volto scuro e terrificante. Dov'è Nak? La sua assenza corrode i miei organi interni.

«Corrado. Dove sei?»

La mia voce esce calma e misurata, anni di esperienza riescono a nascondere il magma che si avviluppa nel mio stomaco. Mi risponde ridendo.

«Scusate non c'è un vero negoziatore? Credevo di meritarne uno bravo dopotutto»

Missione Blue Abyss-Squadra Omega-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora