Capitolo 36

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Birbone eccomi di nuovo con un altro capitolo breve ... tic tac le lancette scorrono ... scopriamo Blue cosa sta facendo.

Grazie per il sostegno Birbone!

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BLUE

Cerco la maledetta chiave.

«Dov'è? Dove l'hai messa?»

Guardo Carmen svenuta a terra e legata ad opera mia. Pondero l'idea di forzare la serratura e faccio per uscire dalla stanza a cercare gli attrezzi giusti, ma incontro lo sguardo della donna sul dipinto appeso nella camera.

E' la stessa donna raffigurata nel quadro in salone, solo che qui è triste. Si trova appoggiata con i gomiti ad una balaustra e in mano ha un libro, tiene l'indice tra le pagine per non perdere il segno.

Pensa come il nemico.

Stacco il quadro dalla parete e la trovo. Una piccola feritoia, simile a quelle delle torri dei vecchi castelli, dentro c'è una chiave. La prendo, sfilo il coltello che ho nel calzino di spugna e finalmente apro la botola. 

Non c'è il buio pesto che mi aspettavo, una luce bluastra dal fondo illumina le scale strette. Le percorro, lentamente, una dopo l'altra, in assoluto silenzio.

Lo scenario che si para davanti ai miei occhi mi lascia a bocca aperta. Ed è difficile lasciare me a bocca aperta, l'ultimo che ci è riuscito è stato il Nudo.

E' un'unica grande stanza, con un lungo tavolone appoggiato alla parete e una sedia da ufficio lasciata girata di lato. Non ci sono finestre, solo luce artificiale.

Il tavolo è pieno di tastiere e congegni, mentre alla parte sono appesi otto grossi schermi tutti accesi.

Mi avvicino lentamente ad essi, inspirando un profumo femminile elegante, di sapone sofisticato, che pervade la stanza.

I quattro schermi alle due estremità mostrano immagini di microcamere. Due di essi alternano in continuazione scenari, riconosco diversi posti della città di Licata. Uno mostra immagini dell'abitazione, il giardino, poi le scale all'ingresso, a seguire il salone, una camera, le mura di cinta, la camera sopra di me con la botola aperta, sono in tempo reale.

Mi abbasso sull'ultimo schermo, ha la data dell'altro ieri, vedo Anita che parla con una ragazza al bancone principale della biblioteca, poi scompare dalla visuale ed appare la sala lettura, di seguito un corridoio vuoto con gli scaffali dei libri e ancora a seguire tutti gli altri corridoi che oramai conosco come le mie tasche. La biblioteca!

Cazzo! Prendo il telefono e chiamo Shadow mentre esco da quel sotterraneo.

«All'officina, tutti. Subito»

Attacco il telefono e corro fuori di qui.


@@@Spazio autrice@@@

Adesso avete capito chi è U Ventu Birbone mie?

Pronte per scoprire cosa accadrà?

Non so se lo siete.




Missione Blue Abyss-Squadra Omega-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora