Capitolo 19

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Birbone ce l'avete un estintore a portata di mano?

No? ... procuratevelo!

Voglio proprio leggere i vostri commenti 😊

Come sempre vi lascio i miei contatti sui social----(ci troverete Blue e Naked così come me li sono immaginati)

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TikTok: @venusb57

@Messaggio per mia madre@

Mamma, so di averti detto che puoi leggere il mio romanzo ma ... credo di averci appena ripensato!

Ahahahah. Magari vai avanti veloce. Salta il capitolo. Anzi saltali tutti e vai direttamente all'epilogo. 😊



NAKED

Dopo una settimana di emozioni strabordanti ero riuscito a ritrovare un minimo di lucidità ma ora che sono qui mi sento nuovamente una furia maledetta. Busso alla porta come un indemoniato.

Mi apre Shadow e mi guarda con comprensione. Cristo che voglia di spaccargli il naso! Lo incenerisco con lo sguardo e lui capisce subito che deve sparire. Sta per uscire, io faccio il primo passo per entrare, mentre ci sfioriamo spalla a spalla, sussurra

«vacci piano Nak»

Col cazzo! Stavolta sono pieno fino all'orlo. Non gli rispondo, do una spallata alla porta per chiuderla e vado alla ricerca di lei.

E' davanti all'isola della cucina, intenta a tirare fuori la spesa dal sacchetto. Che bel quadretto da donna di casa! Nelle vene mi scorre il veleno!

Si volta velocemente con tutto il corpo appena mi sente arrivare. E' pure sorpresa! Come se si aspettasse che stessi buono da una parte mentre lei continua a fare cazzate!

Barricata nel suo bunker personale pensa di estraniarsi da me. Lo scortico con le unghie a sangue fino a disintegrarlo quel bunker! L'effetto sorpresa gli passa subito e con il suo solito aplomb del cazzo chiede

«cosa ci fai qui Nak?»

Non ha ancora capito che stavolta non vincerà, e se possibile, questa cosa mi fa incazzare ancora di più.

Ho tutti i muscoli del corpo in tensione ma schiudo i pugni e mi avvicino a lei. Passo dopo passo, sempre fissandola dritto negli occhi, perché ci legga tutto quello che ho dentro. Lo sa che sono incazzato nero. Sa che sono fuori di me.

Lei non si muove, mi aspetta con il viso privo di espressione, ma la vena sul suo collo pulsa sempre più velocemente.

E' inutile che combatti Piccola, sto arrivando e non ti salveranno gli anni di addestramento.

Le arrivo a ridosso, ho il viso abbassato e lei alzato per la nostra differenza di statura, non le lascio spazio vitale mentre la trapasso con lo sguardo infuriato.

Mi abbasso con il torso per poggiare le mani sul piano dell'isola e intrappolarla, allineo il viso al suo. Lei deglutisce, chiude gli occhi e fa un respiro profondo.

Qualcosa cambia in un attimo.

Ero pronto a sbraitare contro di lei e la sua ostinazione del cazzo invece faccio quello che mi dice l'istinto, accosto il naso al suo collo, respiro l'odore seducente che emana e lei ... trema. Tutta.

Resto immobile per nutrirmi di questo.

Dio, voglio essere il suo terremoto, scuotere la terra sotto i suoi piedi, vederla franare, e se dovesse trovare un appiglio, voglio frantumarlo e farla cadere. Poggio la mia guancia sulla sua, raspo la pelle morbida con la mia barba corta e con la bocca sul suo orecchio ringhio lentamente scandendo bene parola per parola

Missione Blue Abyss-Squadra Omega-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora