Capitolo 40

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Ciao Birbone! (mi affaccio con le orecchie basse)

State metabolizzando?

Questo capitolo è stato difficile da scrivere ... il dolore, la tristezza, la sofferenza sono sentimenti difficili da rendere vividi.

Ci ho provato ... fatemi sapere come me la sono cavata.

Non smettete di sostenermi anche se vi faccio soffrire

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BLUE

Lo avverto ora, l'immenso vuoto della perdita. Questo mostro che sarà il mio compagno in eterno.

Niente ha importanza intorno a me. Non parlo, non riesco a dormire, non mangio e bevo a forza.

Ho solo scritto al mio amico.

IO: NAK E' MORTO

Tre parole, tre arpie che incombono su di me. Lui ha letto ma non ha risposto. E' giusto così, il silenzio onora la memoria meglio di mille parole. Il vuoto è tutto quello che sento.

Quando i ragazzi sono arrivati in quel capannone abbandonato, hanno trovato solo un mare di sangue e nessuna traccia di essere umano. Né vivo, né morto.

Il mio unico fallimento è la fine di ogni cosa. Non capisco come sia potuto accadere.

So che dovrò chiamare Ferraro, fargli un primo rapporto, ma in questo momento mi è impossibile.

Sono passati due maledetti giorni, i ragazzi stanno cercando Corrado Bonfiglio per tutta la Sicilia. U Ventu è sparito, come una brezza appena accennata, privandomi anche del corpo dell'uomo che amo.

Sono un pessimo capo perché non sto tenendo le mani sul timone, vado alla deriva, non cerco il nemico. Oggi non mi importa che continui a respirare in qualche parte del mondo ma so che arriverà il momento in cui gli darò la caccia. Sarà l'unico cibo che la belva vorrà divorare.

Oggi lascio che siano i miei uomini ad occuparsi di tutto, dal mio rientro alla caserma, alla burocrazia per abbandonare la nostra copertura a Licata.

Carmen è in carcere, con l'accusa di aver aiutato il padre nei crimini, ma per il momento non abbiamo fatto trapelare la notizia. Se abbiamo ancora una possibilità di trovare Corrado Bonfiglio, dobbiamo agire con cautela, sparire come ha fatto lui.

Ho mandato Haze e Lotus a ripulire la villetta dei Bonfiglio. Haze avrà ancora tanto lavoro da fare sui dispositivi del criminale. Porterà tutto qui in caserma e ci lavoreremo insieme, quando sarò tornata in me.

Non ho voglia di alzare un dito per essere sinceri, a fatica compio le azioni quotidiane e provo solo a tirare avanti ancora un altro giorno.

Percepisco la preoccupazione di Shadow e Din che sono rimasti qui e non mi riconoscono più. Non sono più Blue la Leggenda.

Di mattina vago nel bosco intorno alla caserma. I ricordi sono lame affilate che straziano il mio cadavere già a terra. E' tra questi alberi che lui correva ogni mattina, ignaro del fatto che io fossi qui ad osservarlo.

Dal momento in cui è entrato nel mio ufficio anche l'aria intorno a me è cambiata. L'odore di buono ha coperto quello di stantio ed io ero così avvezza a vivere in quel buco oscuro che ho fatto finta di non sentire niente.

Ho flirtato con la paura anziché farlo con lui. 

Mi rendo conto di averlo amato ogni secondo. Ogni provocazione, ogni discussione, ogni sfida l'ho amata immensamente mentre fingevo di odiarla.

Missione Blue Abyss-Squadra Omega-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora