DISORDINE

874 30 0
                                    

SETTEMBRE 2023

Era terrorizzata. Ecco la parola giusta era proprio terrorizzata.
Si stava preparando al trasferimento da ormai un anno, eppure aveva una paura cane.
Ripassò a mente il programma della giornata mentre aspettava che arrivasse il suo treno.
Da quel giorno la sua vita sarebbe inevitabilmente cambiata.
Aveva accettato un posto di lavoro ad Empoli come barista mentre finiva i suoi studi.
Era al secondo anno di scienze della formazione primaria all'università di Firenze e solo l'anno precedente aveva deciso di trasferirsi più vicino all'università per seguire le lezioni, piuttosto che farsi il mazzo da sola rimanendo a Roma.
L'opportunità le era stata data dalla sua ormai sorella acquisita Ludovica, che l'aveva avvisata del posto libero al bar di suo zio, e le aveva assicurato un posto nella stanza degli ospiti della sua dimora empolese.
Data l'aria stretta che ormai respirava da un po' a Roma, aveva colto la palla al balzo, lasciandosi alle spalle persone che l'avevano solo ferita.
" il treno per Empoli è in arrivò al binario 5 " la voce meccanica della stazione Termini la risvegliò dal suo flusso di coscienza, dunque decise di scrivere alla sua amica che stava partendo.

Arrivò alla stazione empolese in due ore, durante le quali aveva ascoltato in loop la canzone che ormai le faceva da colonna sonora nella vita, "Disordine".
All'uscita trovò ad attenderla con un cartello su cui vi era scritto "BENVENUTA SCEMA" la sua amica, e subito si corsero incontro per salutarsi.
Non si vedevano da un mese a causa degli impegni della romana che fra il trasloco e altri pensieri non aveva avuto un attimo libero.
"Amore tu non hai idea di quanto me sei mancata, stavo a morì aspettando sto giorno".
Sofia sorrise all'accento Romano dell'amica che, nonostante vivesse in Toscana già da un anno e passa, non aveva perso.
"Amore anche tu, sbrighiamoci che sto a fa la colla, ma non faceva fresco in Toscana una volta?" .
Ludovica ridacchiò all'uscita dell'amica. In effetti per essere inizio settembre, l'aria era ancora calda, in ricordo dell'estate che piano piano stava sfumando.
Caricarono i bagagli della ragazza in macchina e su diressero verso la dimora che da quel momento sarebbe diventata la sua casa.
Chiacchierarono di tutto, come ai vecchi tempi, e non si interruppero neanche una volta a casa,a anzi.
Si piazzarono sul divano e, in compagnia delle loro tanto amate heets, si aggiornarono sugli ultimi avvenimenti.
"Quindi non l'hai più sentito?"
Sofia sbuffò. Sapeva che l'amica prima o poi glielo avrebbe chiesto.
"No amo. Da quando abbiamo screziato sotto casa sua mi ha pure smessa di seguire sui social. L'unica cosa che so è che a breve ha il provino per amici, ma solo perché ne abbiamo parlato tempo fa".
"Vabbè, te posso dì? Meglio che non vi seguiate più, così non devi più vede la faccia sua."
Sofia rise. Alla sua amica il ragazzo in questione non le era mai andato a genio, e al momento non poteva darle torto.
Negli anni passati era stato l'unico che le aveva fatto provare quel qualcosa in piu, e insieme erano stati anche bene. Solo che col tempo lei si era accorta che aveva confuso una forte connessione mentale con l'amore, e lui non l'aveva presa bene.
Ma era acqua passata, per quanto non si fosse del tutto lasciata alle spalle quella storia, ora doveva concentrarsi sul presente, e sul futuro prossimo. Sperava solo di potersi godere al massimo l'avventura Toscana.

Dipingere la notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora