MANICHE LARGHE

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Nessuno di loro riuscì a trattenere la gioia.
Jacopo finse di svenire sul palco, mentre i ragazzi, increduli, sorridevano come non mai.
Ce l'avevano fatta.
Avrebbero partecipato al loro primo Sanremo. Con i big della musica italiana.
Loro, un collettivo empolese, sul palco dell'Ariston.
Sofia non riuscì a resistere. Abbracciata a Ludovica, scoppiò a piangere di gioia. E l'amica con lei. In quei mesi quei sei ragazzi erano riusciti ad entrare nel suo cuore, e non poteva non essere fiera di loro.
Huda e Ginevra, anche loro commosse, si unirono all'abbraccio, prima di essere travolte da un uragano di gioia, chiamato bnkr44.
Andrea saltò addosso a Sofia, prendendola in braccio e facendola girare, ridendo incredulo.
Sofia, una volta scesa, non ebbe occhi che per Pietro.
Quest'ultimo le arrivò di fronte con gli occhi che luccicavano, e a Sofia venne spontaneo.
Si, le venne spontaneo prendere il biondo per la felpa e baciarlo come se fosse l'unica cosa giusta da fare.
Pietro, felicemente sconvolto dal gesto della romana, se la tirò addosso, ricambiando il bacio.
Lei di tutta risposta sgranò gli occhi, staccandosi di colpo. Non riusciva a credere di averlo fatto.
"Oddio scusa Piè, non... mi è venuto spontaneo, scusa veramente" dire che era rossa in faccia era dire poco.
Pietro sorrise, felice.
"Non scusarti, fallo ancora" E Sofia implose. Era come se dentro di lei si stesse svolgendo una guerra di farfalle che, feroci, la stavano mandando in visibilio.
"Non vorrei interrompere questo momento stucchevole, ma è ora di tornare in hotel e cambiarvi. È fondamentale, essendo anche fra i big ora, la vostra presenza all'after party"
"Dai mamma Ghera che palle che sei, li hai messi in imbarazzo così" Marco fece scoppiare a ridere tutti, soprattutto Andrea che continuava a lanciare sguardi a Sofia di chi la sapeva lunga, accompagnato dalle ragazze, mettendola ancora di più in soggezione.
Pietro alzò gli occhi al cielo e sorridendole, si avvicinò a Jacopo per tornare in hotel.
Ciò che successe una volta entrata in camera, Sofia doveva aspettarselo.
Neanche il tempo di levarsi i quindici strati di maglioni che aveva addosso, che Ludovica, Huda e Ginevra cominciarono a tartassarla di domande.
"Raga ve lo giuro, non so che mi è preso. L'ho visto e, niente l'ho baciato. Me sta a fotte il cervello, e la cosa che mi spaventa è che il mio pensiero da quando ho messo piede sul van è solo lui"
"Sofi, ci credo. Siete cotti l'uno dell'altra, è normale che sia il tuo chiodo fisso. Guarda Ludo! Per quanto faccia finta di niente, anche lei non appena ha visto Marco gli è saltata addosso"
"Huda, io ti amo e lo sai, ma fatte i cazzi tuoi. E poi ao, qua stavamo a parla di Sofi" Ludovica fece finta di essersi offesa, ma sapeva benissimo che l'amica aveva ragione. Che la bionda fosse sotto un treno era palese, come che Pietro e Sofia fossero destinati.
"Girls, io vi dico, siamo qui, insieme, per festeggiare. Godiamoci la serata senza farci gli interrogatori a vicenda perché diciamocelo, è palese che non appena Sofi guarderà il caro Pietro non capirà più nulla, idem Ludo e Hudina, anche noi lo sai. Siamo giovani ed innamorate, soo divertiamoci cazzo" le tre ragazze guardarono Ginevra con tanto d'occhi.
"Scusa ma da quando sei una guru di vita?" Scoppiarono tutte a ridere e, con la gioia dentro il cuore, si prepararono per la serata.
Vennero richiamate sull'attenti da Duccio, spedito in camera di Ludovica e Sofia dove si erano riunite per prepararsi.
"Bellezze, è ora di andare" e insieme si diressero nella hall, dove gli altri le attendevano.
Sofia si diresse verso Andrea, notando che fosse in videochiamata con la fidanzata, e gli rubò il telefono.
"Ciao Giuliè, come stai? Non te preoccupa, te lo controllo io sto scemo" Andrea, basito dall'amica cercò di recuperare il suo telefono, invano.
Da quando aveva detto ai ragazzi della sua relazione, erano andati un paio di volte a Firenze per ballare, permettendo così al corvino di passare le serate con Giulia, e Sofia l'aveva presa sotto la sua ala protettiva, tanto che ogni tanto si erano scritte per sfogarsi l'una con l'altra.
"Grazie Sofi, mi fido ma non farlo bere troppo, mi raccomando. Piuttosto... qualcuno mi ha raccontato una cosa mooolto interessante su di te e un certo-"
"E questo è il momento in cui ti saluto cucciola. Andrè comunque fai tanto il grosso ma sei più pettegolo de me, tacci tua" e restituì il telefono al corvino. Lui di risposta le fece una linguaccia, per poi tornare a parlare con Giulia e salutarla.
Una volta sul van, Sofia non poté fare a meno di sorridere fra se e se.
Si era accorta che Pietro non le aveva tolto gli occhi di dosso da quando aveva raggiunto gli altri, nonostante non si fossero ancora rivolti parola.
Arrivati al locale, si sbrigarono ad entrare. Ok che avevano i cappotti, ma erano ormai le due inoltrate, e le basse temperature della notte cominciavano a farsi sentire.
Huda trascinò subito le ragazze al bancone, ricordando loro la frase filosofica di Ginevra, prendendo in giro l'amica.
Cominciarono a bere e dopo neanche un'ora, erano già tutte ubriache, ma felici come non mai.
Ludovica e Jacopo, che avevano forse bevuto un po' troppo, continuavano a girare per la discoteca presentandosi a tutti i partecipanti di Sanremo giovani, e lanciando complimenti a destra e a manca, inseguiti da un Gherardo versione mamma orsa, che cercava di placarli.
Sofia osservava divertita la scena dal bancone, con accanto Duccio che non la smetteva di prenderli in giro.
"Ti lascio al tuo moroso, ti sta mangiando con gli occhi. Ah e, ringraziami dopo, ho già accennato a Marco di prendersi Ludovica in camera, così puoi divertirti quanto vuoi stanotte" e facendole un occhiolino, raggiunse Dario e gli altri in pista, che ballavano sconnessi dal mondo.
"Perché sei tutta rossa?" Pietro cercò di non ridere vedendo la faccia sconvolta di Sofia.
"Niente niente" cercò di evitare il suo sguardo per evitare di diventare ancora più rossa.
Mentalmente stava ringraziando Duccio, ma al tempo stesso solo all'idea di poter passare la notte col biondo, che in teoria condivideva la camera con Marco, sentiva il cuore esploderle.
"Un uccellino mi ha detto che ci tocca dividere la camera stasera"
"Vedo che la cosa ti diverte" a Sofia non era sfuggito il sorrisino con cui Pietro aveva pronunciato la frase.
"Non mi sembra che a te dia fastidio, anzi" Pietro ormai era ad un centimetro dal viso della romana.
"Se ti dicessi di andare ora, mi prenderesti pe na matta?" Sofia gli sussurrò le parole all'orecchio. Ormai l'imbarazzo aveva lasciato posto al desiderio, e nulla l'avrebbe fermata.
"Non cominciare a provocarmi Sofi, ti avverto"
"Sennò che fai?" Pietro non le rispose neanche.
La prese per mano e, dopo aver avvertito Ghera che sarebbero tornati in hotel, la trascinò fuori praticamente correndo.
I due risero, felici, per tutto il tragitto. Nessuno dei due stava facendo caso al freddo, a ciò che era intorno a loro, continuando a correre verso l'hotel, spensierati.
Sofia non ebbe neanche il tempo di mettere le chiavi nella serratura che il biondo le stava già togliendo il cappotto, per poi baciarla con una foga tale che a confronto, le farfalle che Sofia aveva provato fino a quel momento non erano nulla.
Si persero l'uno nell'altra, per ore. Entrambi sentivano di stare nel posto giusto, e di stare bene.
Si addormentarono con il sorriso sulle labbra, consci che quella notte, più delle precedenti, era stata piena di un qualcosa che entrambi ancora avevano paura di definire.
Nonostante ciò però, erano felici.

SPAZIO AUTRICE
Vi butto là due capitoli perché non so se riuscirò a pubblicare prima di sabato, ma ci tenevo particolarmente a questa parte della storia.
Credo che sia bellissima l'evoluzione e il successo che stanno ricevendo i ragazzi nell'ultimo periodo, e volevo concentrarmi un po' su l'inizio della loro esperienza a Sanremo, in particolare Sanremo giovani perché penso che stia stupendo come moltissime persone hanno avuto modo di conoscerli attraverso la loro partecipazione.
Detto ciò, amo loro e voi che leggete le boiate che creo in queste storie.
Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo,
Lov u❤️‍🩹

Dipingere la notte Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora