"Sofi ti giuro, non so veramente come farti capire che sei il mio angelo".
Andrea continuava a ripeterle quanto le fosse grato da ormai un'ora, e Sofia sapeva che il corvino si stava sentendo in colpa per averle chiesto, di nuovo, di mentire a tutti.
"Andrè, te l'ho detto. Io sono contenta di aiutarti, però me l'hai promesso, stavolta sul serio. Domani, appena finite le prove, racconti tutto ai ragazzi. Non lo dico tanto per me, quanto per te. Non te fa bene tenerti tutto dentro, soprattutto na cosa bella come la pischella tua".
Giulia e Andrea infatti, avevano confermato la loro relazione da quasi un mese, eppure lui ancora non aveva detto niente ai suoi amici, con la scusa che la ragazza fosse ancora minorenne.
Scusa che da quel momento, non valeva più.
"Lo so Sofi, hai ragione. Lo farò, promesso. Senti ma... se la sono bevuta? La storia di Giacomo dico"
"A parte che se chiama Giuseppe. Comunque in teoria si, ma le conosco, soprattutto Ludo. Sa quando sto a dì na cazzata, anche se ha fatto finta di niente".
Andrea annuì per poi farle segno di scendere dalla macchina.
Erano arrivati alla villa dove la ragazza del corvino aveva scelto di festeggiare il suo compleanno, consigliata proprio dal suo attuale ragazzo.
Sofia mandó un messaggio sul gruppo delle ragazze, fingendo di essere stata recuperata dal suo falso appuntamento, e che stava bene, per poi avviarsi all'interno della villa, pronta a fare il terzo in comodo per tutta la serata."È arrivata sana e salva, se a qualcuno può interessare". Ludovica comunicò ai ragazzi presenti al bunker la situazione dell'amica, più che altro per tranquillizzare Pietro.
Da quando era arrivata, ormai un'ora, il biondo aveva spiccicato si e no tre frasi, ed era rimasto a guardare il pavimento fino a quel momento.
Ludovica aveva capito che c'era qualcosa che non andasse, e il suo istinto le diceva che si trattava della romana e del suo appuntamento.
La bionda ci aveva preso. Nel momento in cui disse quelle parole, Pietro le rivolse tutto il suo interesse, domandandole se lei sapesse chi era questo ragazzo misterioso.
"Ci ha fatto vedere delle foto, non è male e-" venne interrotta da Marco che le diede una gomitata giocosa.
Ludovica di tutta risposta gli fece una linguaccia, per poi riportare l'attenzione sul biondo di fronte a lei, volendolo tranquillizzare.
"Stavo dicendo, e non è il suo tipo. Troppo palestrato, riccio, nah, non ce la vedo. Però vabbè, finché se tratta de na cena...".
Pietro si consolò pensando al fatto che i ricci palestrati, cosa che lui di fatto non era, non fossero il tipo di ragazzo ideale della romana, ma non riusciva a farsi passare quella sensazione di gelosia che provava all'idea di Sofia con questo tipo.
Venne distratto da Jacopo, che gli propose una partita a Mario Kart.
Iniziò così un torneo all'ultimo sangue, che gli tolse per un po' dalla mente l'immagine della ragazza che si punzecchiava con qualcun altro che non fosse lui.Se gli amici pensavano che Sofia stesse passando una splendida serata, in compagnia di un bel riccio palestrato, stavano sbagliando alla grande.
Nel momento in cui lei e Andrea erano entrati nella villa, dopo le presentazioni con la ormai fidanzata del corvino, Sofia si era ritrovata da sola, a girovagare per la sala.
Si era piazzata accanto al buffet, mangiando di tutto, e fra un bicchiere di prosecco e l'altro era finita a conversare con la madre di Giulia, che teneva in braccio la sorellina di lei, Agata, di soli cinque anni.
Non era ubriaca, ma neanche sobria.
Dal prosecco era poi passata al vino, gentilmente offerto dalla signora Martina, mentre le raccontava di come fosse difficile per lei unire famiglia e lavoro, dato che doveva viaggiare molto.
Non che si stesse annoiando, anzi, Martina era una donna affascinante, ma voleva solo tornarsene a casa per mangiare il suo gelato guardando la replica della partita della Lazio.
Si, Andrea l'aveva costretta anche a perdersi la diretta della sua squadra del cuore.
In cambio la mora però aveva ottenuto la promessa che, alla prossima Firenze-Lazio, lui l'avrebbe accompagnata allo stadio, nel settore ospiti.
Poteva comunque ritenersi in parte soddisfatta.
Venne abbandonata dalla signora Martina e dalla piccola Agata al momento della torta dove, finalmente, poté rivedere il suo amico, che aveva passato la serata a fare la trottola al fianco della sua ragazza, che l'aveva presentato a tutti.
Sofia aveva capito che anche lui non c'era andato leggero con l'alcool, e solo in quel momento le sorse in mente una domanda fondamentale : come cazzo sarebbe tornata a casa?
Al momento delle foto con la famiglia, Sofia attirò l'attenzione di un andrea visibilmente ubriaco, per porgli il quesito dell'anno.
Lui di tutta risposta scoppiò a ridere, invitandola a dormire con lui e Giulia a casa di lei.
Per poco Sofia non si strozzò con la saliva, prima di cominciare ad inveire contro il corvino, maledicendolo per averla trascinata li senza pensare al fatto che avrebbe dovuto guidare lui al ritorno.
Si mise nell'area esterna a cercare un eventuale treno, ma essendo ormai notte, avevano smesso di passare da ore.
Per un momento pensò seriamente di accettare l'offerta di andrea, per poi darsi della deficiente da sola.
Ok l'amicizia, ma l'idea di sentire il corvino e la ragazza darsi da fare la faceva rabbrividire.
Tracannò alla goccia un bicchiere di champagne offerto agli invitati per la torta, e chiamò la prima persona che le era capitata fra le telefonate recenti.
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Dipingere la notte
Fanfiction"Il destino si prende gioco di noi" "E allora giochiamo,no?"