Fase 8

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Eijirou era in camera e faceva avanti ed indietro cercando di ignorare la busta di plastica dove, pochi minuti prima, aveva ficcato la sua vecchia felpa...

Si era pentito immediatamente di quello che aveva fatto ma non tanto per il fatto che fosse entrato in camera sua (e che cazzo...era comunque casa sua no?)... Ma più che altro per il fatto che lui stesso aveva buttato quella felpa....
Qual'era il problema se l'avesse presa quell'altro?

Eijirou non riusciva nemmeno a pronunciare il suo nome....
Gli dava fastidio la sua presenza in casa...gli dava fastidio il fatto che suo padre si mostrasse così accomodante con lui....gli dava fastidio averlo visto con Inko, in giardino, pochi minuti prima ad abbracciarsi...

Sapeva che era sua madre... sapeva che il rapporto di quell'altro, con Inko, era un rapporto a cui lui non avrebbe mai potuto nemmeno aspirare....

Ma nonostante questo rivoleva quei pochi momenti di pace, dopo un anno di merda, che era riuscito a passare solo al suo fianco...
Quella donna lo capiva...rimaneva al suo fianco, a volte anche solo in silenzio, e lui si sentiva al sicuro...
Il che era assurdo dato che, in teoria, avrebbe dovuto essere lui quello che faceva sentire al sicuro tutti....e prima era così...

"Non ti rendi
nemmeno conto
di quanto tu
sia speciale Ei..."

L'alpha chiuse gli occhi, mettendosi le mani nei capelli, e guardò il gancio dove avrebbe dovuto esserci il suo sacco da boxe....

La felpa giaceva ancora, nella busta di plastica, sopra il suo letto...e la tentazione di aprirla, e sentire il suo odore, era fortissima...

Ma lui.....lui non poteva farlo...

"Non c'è nessuno
con un odore come
il tuo Ei...
Sai di Natale..
Sai di noi..."

Un ringhio scaturì dalla sua gola e, con uno scatto, si alzò dal letto dirigendosi verso il muro...

Era ancora lì....forse un po' impolverata...ma sarebbe sempre rimasta lì...

"Perdonami"

Eijirou si girò di scatto, afferrando il sacchetto, ed uscì fuori dalla sua stanza dirigendosi verso il garage...

Prese un casco dalla mensola, logicamente quello rosso fuoco, e salì sulla sua moto dopo averlo indossato....

La felpa fu aperta, e legata al sedile, per poi partire a tutta velocità non scegliendo nemmeno una destinazione...

L'unica cosa che importava, in quel momento, era che quell'odore di cioccolato e menta si disperdesse nell'aria...proprio come il suo proprietario....

Nel frattempo Izuku era infuriato....
Capiva che quella felpa non gli appartenesse ed era deciso a restituirla non appena aveva parlato con sua madre...

Ma il fatto che fosse entrato in camera sua, senza il suo consenso, non gli andava giù per niente

Chi si credeva di essere?
Ok...quella era casa sua ..
Ok...il fatto di averlo lì gli aveva stravolto gli equilibri...
Ok che era uno stramaledetto Alpha e che il suo odore non fosse percepibile nella sua stessa casa...

Ma che cazzo c'entrava lui?
Non ti stanno bene le regole?
Strappati i cerotti e dalla finita no?
Oppure mettiti a pisciare, sollevando una gamba come i cani, e marchia il tuo territorio!!!..

Che c'entrava lui se suo padre si era innamorato di sua madre e viceversa?
Che c'entrava se sua madre, almeno agli inizi, gli aveva mentito?

Izuku non aveva scelto nulla di tutto ciò che gli stava succedendo.... proprio come quel maledetto Alpha ...
Ma lui non si metteva mica a battere i piedi in quel modo!!!

Cioè...si...era probabile che non avesse battuto i piedi solo per non fare figure di merda, ma in ogni caso...non lo aveva fatto....

Il verdino camminò avanti ed indietro, nella sua stanza, ed era infuriato...

Pienamente, e completamente, infuriato...

Tanto che, non capendone nemmeno il motivo dato che era solo una cavolo di felpa e per giunta vecchia, appena sentì la moto partire ...fece qualcosa che, razionalizzazione parlando, non avrebbe mai fatto...

Le sue gambe si mossero da sole e, prima ancora di accorgersene, era già davanti alla stanza del rosso...

Ed abbassava la maniglia di camera sua...

Le ginocchia gli cedettero in un istante , provocando un profondo tonfo, quando l'odore dell'Alpha lo investì in pieno...

Era forte ..pungente...pieno di un dolore, ed una disperazione, che gli fecero serrare la gola e strabuzzare gli occhi...

Era disgustoso...troppo forte...troppo soffocante....

Era buono...quello si...ma un buono fastidioso..che gli stringeva la gola...

E sembrava bruciare nelle sue vene...aprirle...avvolgerle....irretirle....

Un mugolio uscì dalla sua gola ed i suoi occhi scattarono velocemente per la stanza...

Guantoni...CD...stereo ...chitarra...

Quando trovarono ,ciò che non sapeva nemmeno di star cercando, Izuku si trascinò in avanti stringendosi una mano sul ventre....

Cercò di trattenere il respiro, almeno se ne convinse con la mente, mentre in realtà continuava ad inspirare a pieni polmoni...

Le iridi verdi scattarono ancora una volta, verso il letto, e la saliva si accumulò nella sua bocca...

Era tanta ...troppa...troppa saliva che sembrava rispondere ad un odore troppo forte ...troppo pesante .. troppo buono...disgustosamente e nauseantemente buono....

Le sue gambe tornarono indietro, quasi correndo, e si rifionfò nella sua camera appoggiandosi con le spalle alla porta...

Con il cuore in gola....e la sua canottiera in mano...

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