Fase 20

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I:" lasciami..."

La voce di Izuku era un sussurro a malapena udibile....
Vide la moto allontanarsi, a tutta velocità, e stranamente la macchina dell'omega prese lo stesso identico percorso...

Sentiva le braccia di Shouto addosso....sentiva che non voleva fargli male o forzarlo a fare nulla...

Ma , nello stesso momento,non riuscì a mantenere a bada l'omega che dentro di sé continuava a scalpitare ed a graffiare il suo torace....

I:" lasciami ti ho detto..."

Shouto allargò un po' le braccia ma ,non appena Izuku iniziò ad allontanarsi, strinse di nuovo la presa posando il viso sui suoi capelli

S:" Midoriya...hai bisogno di bere qualcosa e calmarti... Non ti preoccupare se è già finito l'orario scolastico.... Ora entriamo e ti siedi un po'...e poi, se vorrai, ti accompagno a casa...o potresti venire a casa mia se ti va..."

I pugni del verdino si chiusero, facendo diventare le nocche quasi bianche, e tirò uno strattone più forte

I:" lasciami Todoroki kun...."

Il bicolore sorrise, accarezzandogli un polso, per poi afferrargli il mento per fargli girare il viso verso di lui

S:" sul serio Midoriya...non mi causa nessun dist...."

L'omega si dibatté come un dannato, valutando anche l'idea di tirargli una testata, finché non riuscì ad essere faccia a faccia con lui

I:" TU NON SEI IL MIO ALPHA!!! "

Il bicolore aprì immediatamente le braccia, permettendogli di liberarsi, e lo vide chinarsi quasi in due con una mano stretta sul petto

S:" Midoriya...andiamo dentro..."
Gli occhi del verdino, pieni di lacrime, lo guardarono infuriato

I:" che cosa ne sai tu eh? Che cosa ne sai di cosa ho bisogno o cosa devo fare? Chi ti dà il diritto di dirmi cosa devo fare?"

S:" cercavo solo di proteggerti..."

I:" mi conosci da appena quattro ore...sei poco meno di un estraneo per me e pensi sul serio che salirei nella tua macchina? Che ti permetterei di portarmi a casa o, cosa ancora più assurda, io possa accettare di venire a casa tua? Cosa credevi eh? Che potessi approfittarti del giovane Omega indifeso???"

Shouto fece un passo indietro, socchiudendo le iridi spaiate, e lo guardò profondamente offeso

S:" ho solo cercato di essere gentile Midoriya..."

Izuku si passò una mano sul viso, asciugandosi sudore e lacrime, e fece un paio di passi indietro

I:" m-mi dispiace...mi dispiace ma...m-ma io non posso...i-io...io devo andare...i-io..."

Le gambe del verdino si mossero ancora, continuando a retrocedere, e Shouto allungò una mano

S:" lascia almeno che ti accompagni!! Non puoi tornare a casa a piedi Midoriya!!!"

Altri due passi, con il battito cardiaco che ormai sembrava impazzire, ed Izuku si distanziò ancora di più continuando a stringere il tessuto della maglia, e la pelle del suo torace, tra le dita...

Il respiro arrivava a tratti , nella sua gola, e si ritrovò ad ansimare sbarrando gli occhi

I:" c-che...c-che cosa sta...che cosa ...."

Shouto si avvicinò cautamente a lui, cercando di non muoversi troppo velocemente, ed allungò una mano a sfiorare la sua spalla

S:" è il rigetto Midoriya....lui...lui ti sta rifiutando come Omega....e ...e la tua natura sta...sta soffrendo per questo..."

Izuku sbarrò gli occhi, guardandosi intorno senza in realtà vedere nulla, ed iniziò a fare no con la testa

I:" n-no...pe-perche...lui..l-lui non ...n-non mi conosce neanche...l-lui...lui non mi conosce... pe-perche lo sta...i-io...i-io devo andare...io..."

Il corpo del verdino fece una scatto, iniziando a correre, ma Shouto lo afferrò da una spalla fino ad avvolgerlo tra le sue braccia

S:" LUI HA GIÀ UN OMEGA!!! È GIÀ STATO MARCHIATO MIDORIYA!!! È... è già stato marchiato...."

Le labbra di Izuku si aprirono, in un urlo muto che non riusciva ad uscire dalla sua gola, e le gambe cedettero mentre guardava la strada in cui si era allontanato...

Shouto lo tenne stretto, quasi a volerlo spezzare tra le sue braccia, mentre cercava disperatamente di fargli riprendere fiato

S:" Hey...Hey respira... è l'omega a reagire così...respira Midoriya...shhhh..."

Il suono di un respiro che torna con forza nei polmoni, simile a quando si sta soffocando, risuonò nel cortile scolastico....

E con le labbra quasi cianotiche, ed il corpo che tremava convulsamente, Izuku iniziò nuovamente a scalciare finché non riuscì a liberarsi dalla sua presa...

Sentì l'urlo di Shouto, che chiamava il suo nome per farlo fermare, ma iniziò a correre a perdifiato...

Le strade si susseguirono ,una dietro l'altra, ma i suoi occhi non vedevano nulla...
Né le case che iniziavano ad apparire, alla sua destra, ne le macchine che sfrecciavano al suo fianco...

Continuò a correre, sentendo i polmoni bruciare ormai in fiamme, finché non si ritrovò vicino ad un'area di sosta...

Dove una moto rossa era accasciata a terra....

Una jeep era parcheggiata, poco distante, e due ragazzi si abbracciavano teneramente....

Le mani di Eijirou erano posate sulla schiena del biondo...
Quelle del biondo erano posate sul torace dell'Alpha....ed avevano entrambi gli occhi chiusi....

Le loro labbra si muovevano...ma Izuku non riuscì a capire nulla finché, improvvisamente, il viso di Eijirou si alzò....ed i suoi occhi puntarono verso di lui

E:" è meglio così ...."

Izuku si portò una mano sulla bocca, retrocedendo di qualche passo, e vide l'Alpha risalire sulla moto....seguito, poco dopo, dall'omega biondo....

Si sedette sul marciapiede e si afferrò la testa tra le mani...in preda al dolore peggiore della sua vita....

Non si accorse di nulla....

Non si accorse che Katsuki, notandolo dallo specchietto retrovisore, alzò il cellulare...

Non si accorse che si nascose, dietro ad altre macchine, finché non vide arrivare chi aveva chiamato....

Non si accorse di nulla Izuku...

Se non di sue braccia che lo sollevarono ,da terra, e lo tennero stretto per qualche secondo...prima di farlo salire sulla moto, davanti, e sentire qualcuno che si sedeva dietro di lui

"....torni a casa con me?"

Izuku annuì, posando la testa sul suo torace, ed Eijirou avvolse le sue braccia attorno a lui per prendere il manubrio...

Ed avvolto dal suo calore, sentendo il rombo del motore, chiuse gli occhi stringendosi a lui....

Sapendo che , in nessun modo, sarebbe riuscito a sentire né il suo cuore battere in quel modo... né tantomeno le fusa che, per la prima volta, uscirono dalla sua gola

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