Fase 11

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Aveva esagerato...

Questo pensò Eijirou quando, rientrando in camera, sbatté la porta dietro di sé....

L'alpha al suo interno sembrava volerlo divorare e farlo a pezzi mentre lui, guardando la parete, si strinse le ciocche rosse tra le mani e si sedette sul letto

Forse non è
finita qui per te

La testa del rosso si scosse, per scacciare via quelle immagini troppo dolorose, e si stese sul letto accendendo lo stereo a tutto volume...

No...non aveva esagerato...

Quell'altro aveva esagerato...
Lui ed il suo stupido sorriso... lui e la sua stupida voce ...lui e quel modo di fare strano....lui e quel cazzo di cucchiaio di argento che continuava a sparire nella sua bocca

Troverai
un'altra persona
Eijirou...

Il cavallo dei pantaloni tirava come un dannato e sentiva solo la necessità di uscire e sfogarsi col primo che capitava...

O almeno...

Razionalmente parlando voleva sfogarsi con uno qualsiasi ma, nella sua testa, era ben chiaro il percorso che avrebbe dovuto fare

Diritto...

Sinistra...

Uno..

Due...

Porta ...

Se lo immaginava li, chiuso in mezzo ai suoi poster, magari a prendere a pugni qualcosa...incazzato da morire...

E non avrebbe avuto tutti i torti ad esserlo...quello che gli aveva detto era stato decisamente crudele...ma non aveva mentito...lui non lo voleva in quella casa...lui non voleva che toccasse le sue cose...lui non voleva giocare alla famigliola felice con quell'altro Omega...non dopo che....

Un'altro viso apparve davanti ai suoi occhi e , finalmente, il suo Alpha sembrò placarsi

Adoro stare con te..
È come essere
in un paradiso
fatto di Natale

Una lacrima cadde al suolo ed immediatamente i suoi occhi saettarono verso la parete...

Era ancora lì....era sempre stata lì....e non sarebbe mai andata via...

Sentì un flebile odore di menta ed, inconsapevolmente, allungò una mano ai piedi del letto...

La stoffa rossa, e logora, passò tra le sue dita prima che scivolasse vicino al suo naso e lui inspirasse a fondo...

Era flebile...troppo...troppo flebile per poter anche solo scatenare una reazione in lui...

Ma c'era....
C'era ancora un po' dell'odore di quell'altro che sembrava essersi insinuato tra le cuciture della stoffa...

Era buono...era fresco...sembrava riuscire a scivolare dentro il suo stomaco e distenderlo....distendere i nervi...calmare il suo cuore

Fidati di me
Riuscirai
a vivere ancora
Eijirou

La stoffa venne strizzata con forza, come a volerla spremere, ed un'altra piccola zaffata di profumo venne fuori...

Il suo Alpha sembrò gongolare ed immediatamente i suoi occhi si socchiusero ...non guardando più la parete....

La mano con cui non sorreggeva la stoffa scivolò in basso...
I bottoni dei jeans saltarono, uno dopo l'altro, con una lentezza esasperante...
Rivide quel cucchiaio sparire tra quelle labbra carnose ed , inconsciamente, inarcò appena il bacino....
L'odore di menta e cioccolato diventava sempre più debole ed, allungando l'altra mano tenendosi la felpa sotto il collo, aprì il cassetto del comodino e tirò fuori i cerotti usati...

Maledì per l'ennesima volta quel sentore di chimico che lo fece ringhiare ma, la sua parte razionale, ringraziò per quel blocco ... per quel freno che lui stesso si era autoimposto...

Strofinò i cerotti sulla felpa, avendo cura di non esagerare, e la riportò al naso inspirando a fondo....

La mano si strinse, immaginandolo davanti a lui, ed un gemito lasciò le sue labbra mentre iniziava a muoverla...

Era dolce...era buono...era sbagliato....

Era talmente sbagliato che sentiva quasi dolore mentre cercava disperatamente di trattenersi....
Ma la sua natura ringhiò con forza e dopo qualche secondo quel movimento ritmico riprese con più forza...con più velocità...sempre di più....ancora...ancora....

La bocca dell'Alpha si aprì, per far spazio ai canini che stavano premendo dietro alle labbra, e la sua schiena continuò ad arcuarsi mentre sentiva il corpo andare a fuoco

E:"...si...cazzo...si..."

La lingua passò sulla stoffa e raccolse qualche sentore di quel profumo...
Il nodo iniziò a formarsi alla base del suo membro e ringhiò con forza cercando di imbrigliare il suo Alpha

"Sono solo poche porte..."

I denti aguzzi segnarono il suo labbro, facendolo sanguinare, e disperato girò il viso verso la parete...

Seguì le linee di quell'oggetto ed il suo cuore sembrò creparsi nel petto

E:" no..."

La mano si fermò immediatamente, nonostante il dolore e l'insoddisfazione, ed Eijirou ricostrinse la sua erezione nei jeans

E:" non posso farlo.."

Scese dal letto, quasi cadendo, e si inginocchiò di fronte alla parete

E:" perdonami..."

La musica finì e lo vide rimanere fermo, inchinato di fronte a quel bianco, mentre cercava di contenersi...

E dalla finestra aperta provenne un suono...
Un suono che lo fece ringhiare e mordersi ancora di più le labbra a sangue..

Perché la camera di Izuku era insonorizzata... è vero...

Ma la sua finestra era rimasta aperta ...

Ed il suo gemito lo fece ringhiare...con tutto il fiato che aveva in gola

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