Fase 12

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Il sudore scorreva lento, sul corpo del verdino, che cercava letteralmente di trascinarsi fino al letto...

Mancava ancora molto...troppo...troppo tempo dal suo futuro calore

I:"...cazzo..."

Lo aveva avuto una settimana prima....per questo il trasloco era stato fatto in fretta e furia non appena gli era passato...
Non volevano rischiare, nonostante i soppressori e le ventole, che percependo l'odore di un Alpha gli si scatenasse prima....

No ...non era in calore eppure, nonostante questo, il dolore al ventre gli si propagò immediatamente lasciandolo ad ansimare sul pavimento di fianco al letto...

Gli occhi si strizzarono, quando un nuovo crampo sembrò tagliargli il ventre in due, e fu costretto nuovamente a portare la canottiera sotto il naso...
I:"...mmmh...a...al...."

Le parole del rosso, appena pronunciate a tavola, gli fecero riprendere coscienza e riuscì , con uno sforzo sovraumano, a gattonare fino al letto per poi sdraiarcisi sopra...

I:"....cazzo...fa male...."

Una mano andò a stringersi il tessuto della t-shirt, ormai zuppa di sudore, mentre con l'altra cercava di premere la canottiera sopra il suo naso...inspirando a fondo...cercando di raccogliere ogni goccia, di quell'odore, che però non poteva nemmeno volere....

La sua testa sembrava sul punto di esplodere...gli girava...sentiva la nausea bloccargli la gola ed un dolore sordo, mai nemmeno immaginato, stritolargli il cuore

Avrebbe voluto piangere...
Avrebbe voluto urlare a squarciagola per quel rifiuto...

Ma perché faceva così maledettamente male?

Izuku era abituato agli estremi...aveva vissuto tutta la sua vita diviso tra le attenzioni morbose e schifose di alcuni Alpha...all'essere completamente ignorato e schifato da altri di loro...

Gliene era mai fregato qualcosa?
No...

Non sentiva minimamente né la voglia, ne tantomeno la pazienza, di inseguire uno di quei palloni gonfiati convinti che il mondo gli appartenesse ...non ne aveva bisogno...

Durante il calore gestiva il tutto grazie ad internet ed alla fantasia...
Non aveva bisogno di un Alpha..
Non aveva bisogno del suo odore..
Non aveva bisogno di coccole e tenerezza e né, tantomeno, di qualcuno che lo legasse o lo marchiasse...

Volevano dominare il mondo?
Fanculo...che stessero lontani da lui...

Allora perché?
Perché faceva così male?

"È un vero onore averti in famiglia... Inko"

Le parole del rosso rimbombavano nella sua testa...

Ancora...ed ancora...ed ancora...

"Non toccare la mia roba"

"Sei piccolo"

"Sei un Omega...ed io sono un Alpha"

Alpha.....bella parola con cui riempirsi la bocca...
Ma a cosa serviva essere un Alpha se poi dovevi fare schifo in quel modo?
Se ignori che un ragazzino sia troppo piccolo?
Se tocchi la sua mamma davanti a lui?

Un'altro crampo ed i piccoli canini penetrarono nella carne tenera delle labbra pur di non urlare...

La mano si ancorò alle lenzuola, quasi strappandole, ed il bacino si inarcò in alto...
Se continuava così.... non sarebbe arrivato al giorno dopo...

La destra corse immediatamente a strapparsi di dosso il cerotto dal collo, e quello ai polsi, mentre con la sinistra afferrò il suo membro....

E la razionalità...si spense completamente...

L'omega aveva preso pieno possesso del suo corpo e si girò a pancia in giù sul letto iniziando a strusciarsi sulle lenzuola....

Gli occhi verdi si socchiusero, mentre annusava a pieni polmoni la canotta, e con la sinistra andò indietro fino alle sue natiche....

L'odore di cannella e mele riempiva le sue narici e, lentamente, iniziò a darsi piacere cercando di soffocare i gemiti...

Si era reso conto che la finestra fosse aperta ma rassicurato dal fatto che la musica fosse a tutto volume...non se ne curò...

Le mani scattavano velocemente, mentre sentiva il suo corpo andare a fuoco, e la sua mente gli riportava sempre le stesse immagini...

Quel sorriso...
Quegli occhi...

Lui era stato nella sua stanza...
Fu proprio in mezzo a quelle pareti che lo immaginò, ancora con quella canottiera addosso, che camminava verso di lui

I:"...mmmm...dio....t-ti...ti prego..."

Il piacere era enorme...
Riusciva quasi a percepire la consistenza dei suoi muscoli sotto le mani...
Vedeva quei denti sbucare fuori, da sotto quel sorriso, ed un'altra ondata di piacere lo fece gemere più forte

I:"...si...si così...a...al..."

Si morsicò la lingua, pur di non pronunciare quel nome, e strinse più forte la canotta sotto la sua bocca mentre le dita scattavano velocemente

I:"... si...ca-cazzo... si...a-ancora..."

Lo vide piegarsi sopra di lui, con i capelli rossi ad incorniciargli il viso, e sentì l'orgasmo risalire la sua carne...

I:"...a-al...al-alpha..."

La voce era bassa, ed a malapena udibile, mentre l'orgasmo gli spezzava il fiato in gola...

Cacciò un forte gemito rendendosi conto, troppo tardi, che la musica si era fermata...

E mentre lo sperma colava, tra le sue dita, nella sua mente tornarono le sue parole

"Sarà un onore averti in famiglia...Inko..."

E fu allora che capì, mentre l'omega sembrava lacerargli l'anima, il perché di quella reazione e di quel dolore...

Perché per la prima volta si era dato piacere pensando a qualcuno...
Per la prima volta era venuto con l'odore di un alpha...

Per la prima volta aveva ceduto, alla sua natura, senza riuscire a controllarla ..
Ed il male che sentiva era dato proprio da quell'alpha che lo aveva portato ad impazzire...

Ed al rigetto che stava attuando...verso il suo Omega

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