Voglio solo te// Christian Stefanelli

Capitolo 5

Sto facendo merenda nella mia pasticceria preferita. Ho ordinato un paio di biscotti al pistacchio, giusto per rimanere in forma. Francesca mi sta raccontando della sua ultima vacanza in Sardegna, dove per la prima volta ha frequentato un ragazzo più grande di lei.

Non sono molto brava a socializzare con le persone, soprattutto quando mi parlano di queste cose. L'amore è così lontano da me e dal mio essere.

<<Abbiamo fatto un sacco di videochiamate, però le cose non sono andate bene. Alla fine abbiamo deciso di rimanere amici.>>

Annuisco.

<<Se è destino, avrete modo di ritrovarvi.>>

Le dico.

<<Tu sei mai stata fidanzata?>>

Sgrano gli occhi. Per un attimo penso di dirle una piccola bugia.

<<Sono una ragazza difficile. Ho poca fiducia nei confronti degli uomini per colpa di mio padre.>>

Spiego. I suoi occhi brillano di curiosità.

<<Ha abbandonato me e mia madre per un'altra donna. Adesso è sposato con lei e ha due bambine bellissime. Questo ha definitivamente cambiato il nostro rapporto.>>

Arrossisco. Non mi piace parlare di argomenti come questo. Di solito preferisco ascoltare gli altri. So riconoscere, però, che l'amicizia con Franci è molto importante per me. Tra di noi non devono esserci segreti.

<<Mi dispiace moltissimo, Iris. Sei una ragazza speciale e spero che troverai la persona giusta per te.>>

Sforzo un sorriso. Tutto d'un tratto qualcuno mi copre il viso con le mani, impedendomi di vedere.

<<Chi sono?>>

Un brivido mi percorre la spina dorsale. Conosco molto bene questa voce.

<<Christian Stefanelli.>>

Mi trattengo una risata. Lo sento sbruffare e mi giro per guardarlo meglio. Indossa un paio di pantaloni chiari e una maglietta bianca. È un outfit molto semplice, ma gli sta molto bene.

<<Ti piace quello che vedi?>>

Sgrano gli occhi.

<<La crostata che hanno appena sfornato sembra buonissima, in effetti.>>

Mento. Francesca, però, non sembra essere dalla mia parte.

<<A te non piace la crostata, Iris.>>

La fulmino con lo sguardo. Christian ride e si siede accanto a me.

<<Come stai?>>

Mi chiede. I suoi occhi, oggi più verdi del solito, mi scrutano attentamente il viso.

<<Abbastanza bene, in effetti. Tu come stai? Hai risolto con la tua fidanzata?>>

Gli rispondo. In realtà non mi interessa di Carolina, però non posso fare finta di niente.

<<Diciamo di sì. Non sono qui per parlare di questo, ma comunque.>>

Annuisco. La mia amica, in tutto questo, ci guarda con un sorriso impertinente. Ok, da oggi non ho più un'amica.

<<Di cosa vuoi parlare?>>

Gli chiede lei, visibilmente interessata.

<<Io e i miei amici abbiamo organizzato una festa bellissima. Mi farebbe piacere invitare Iris, che se vuol venire può portare anche te.>>

Le risponde lui. Mangio un pezzo del mio biscotto e mi fingo disinteressata. In realtà, il mio cuore sta battendo forte nel petto. Una festa?

<<A me piacerebbe tantissimo... a te, Iris?>>

Mi chiede Franci.

<<È un pensiero molto carino, ma non credo che a Carolina faccia piacere avermi intorno.>>

Christian aggrotta le sopracciglia e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

<<Non avevi detto che eravate amiche?>>

Faccio un lungo respiro.

<<Lo siamo, però in questi ultimi giorni sono successe un sacco di cose e...>>

Mi impedisce di finire la frase.

<<Non mi interessa di quello che dice Carolina. La festa l'ho organizzata io, e si terrà a casa mia. Invito chi voglio, lei non ha il diritto di mettersi in mezzo.>>

Gli sorrido. Chri è veramente un ragazzo d'oro. Non capisco come sia finito nelle mani di quella bulletta.

<<E va bene, ci saremo.>>

Facciamo questo piccolo, ma grande sforzo. In fondo, gli devo un favore. Mi ha protetto tante volte dalla sua fidanzata, quindi in qualche modo devo mostrargli la mia gratitudine.

<<Mi devo segnare il tuo numero, almeno posso mandarti tutte le informazioni.>>

Glielo dico e lui mi salva tra i suoi contatti.

<<Adesso devo andare, i miei amici mi stanno aspettando. Ci vediamo, ragazze.>>

Si alza di scatto e ci saluta gentilmente. Prima di andarsene ufficialmente, però, mi si avvicina a mi sussurra qualcosa.

<<Ciao, Farfalla.>>