Capitolo 25

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In questi giorni Christian è parecchio scostante. Cerca di starmi il più lontano possibile e inventa mille scuse ogni volta che gli chiedo di trascorrere un po' di tempo insieme.

Si comporta in questo modo da quando siamo tornati dalla Sardegna.

Nel frattempo sono anche tornata a scuola, quindi per me è un problema bello grosso. Non riesco a concentrarmi sul recupero delle lezioni che ho perso nell'ultimo periodo e rischio di perdere l'anno.

Francesca, al contrario, è molto felice di come sta proseguendo la sua vita. La sua frequentazione con Mattia sta andando molto bene e sono sicura che manca poco al fidanzamento ufficiale. Gli occhi non mentono mai.

Ogni tanto si ferma a pensare a quello che è successo con suo cugino, il famoso Kevin. Mi chiede ripetutamente scusa e io la mando a quel paese.

In questo momento sono a casa mia, e sto leggendo un articolo su Internet che parla di due ragazzi che sono stati arrestati durante una manifestazione di protesta contro la violenza sulle donne.

Chiudo subito il computer portatile e mi dirigo in salotto. Bevo un sorso di caffè caldo e guardo attentamente il paesaggio attraverso la finestra. Ormai è inverno inoltrato.

All'improvviso qualcuno suona il campanello. Per un attimo spero con tutta me stessa che sia Christian, intenzionato a chiedermi scusa per essersi allontanato così bruscamente. Ma quando apro la porta, mi ritrovo la mia migliore amica davanti.

Le dico di accomodarsi sul divano e le offro un po' di caffè con il latte. Lei riesce a berlo solo in questo modo.

<<Come mai sei qui?>>

Le chiedo.

<<Io e Mattia abbiamo deciso di andare al luna park. Ci farebbe piacere se tu venissi con noi.>>

Sforzo un sorriso.

<<Non voglio essere la terza incomoda.>>

Francesca aggrotta le sopracciglia.

<<Tra le due, quella fidanzata sei tu. Non puoi chiamare Christian?>>

Mi scappa una risata isterica. In effetti, il suo discorso ha senso. Il problema è che il mio ragazzo mi sta evitando come la peste.

<<Lui è... occupato. Ma posso provare a mandargli un messaggio.>>

Prendo il telefono e cerco di non lasciami sopraffare dall'ansia. Lo invito a venire con noi e gli mando anche la posizione. Come se non vivessimo nella stessa città.

<<Vado a prepararmi.>>

Torno in camera mia, indosso un semplice jeans scuro con un maglione bello pesante. Ci abbino un paio di stivaletti senza tacco, prendo la borsa e torno di sotto.

<<Sono pronta.>>

La mia amica mi afferra la mano e mi trascina via, all'interno del veicolo dove ci aspetta Mattia.

<<Ciao biondino.>>

Dico, saltando sui sedili posteriori. Allaccio la cintura e controllo se Christian ha risposto al mio messaggio. No, ovviamente.

Voglio solo te// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora