Capitolo 30

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È finalmente arrivato il momento di festeggiare il compleanno di Mattia.

Francesca, la sua fidanzatina, è davvero molto agitata. Ha indossato un vestito particolarmente eccentrico per attirare la sua attenzione. Il problema è che ha paura di non piacergli.

<<Amore mio, sei la ragazza più bella che io abbia mai visto in vita mia.>>

Dice lui. Mi allontano per lasciargli il loro spazio. Non appena arrivo al banco degli antipasti, prendo un tramezzino con il prosciutto cotto.

Lo mangio in compagnia di Albe, che nel frattempo mi ha raggiunta per chiacchierare di tutto e di più.

Devo dire che la nostra amicizia ha preso una piega totalmente inaspettata.

Ci siamo avvicinati tanto e sono contenta di aver conosciuto ogni sfaccettatura del suo difficile carattere.

<<A Mattia è piaciuto molto il regalo che abbiamo scelto per lui.>>

Sforzo un sorriso.

<<È tutto merito mio.>>

Ci scappa una risata divertita. Tutto d'un tratto sento il festeggiato gridare come un forsennato. Individuo il motivo di così tanta felicità.

Christian, in tutta la sua misteriosa bellezza, è in piedi davanti alla porta aperta del locale. Sgrano gli occhi.

I nostri sguardi si incontrano per qualche minuto. Lui mi scruta dalla testa ai piedi, facendo una smorfia contrariata.

Ha qualche problema nell'accettare che non sono più la stessa ragazza di cui si è fintamente innamorato tempo fa?

Mi dispiace ma non posso farci niente. Ho deciso di dimagrire per facilitare il mio lavoro e quello di Tommaso, il mio amato partner di pattinaggio.

Il mio look, di conseguenza, ha subìto un cambiamento radicale. I vestiti colorati che mi sono sempre imposta ad indossare, sono stati sostituiti da abiti scuri e più alla moda.

<<Cosa cazzo ci fa lui qui?>>

Albe mi circonda il busto con il braccio destro. Sta cercando di farmi capire che non può più scalfirmi la sua inaspettata presenza.

<<Non preoccuparti di Christian. Hai fatto tanto per sentirti meglio con te stessa. Lui non ha più il diritto di contestare le tue azioni.>>

Annuisco.

<<Sto bene. Ho solo bisogno di ballare un pochino per sciogliere la tensione di questi ultimi giorni. Vuoi aggiungerti a me?>>

Gli faccio l'occhiolino. Albe capisce a che gioco voglio giocare, e particolarmente interessato a questa situazione, asseconda le mie idee.

Ci dirigiamo verso il centro della sala. Gli altri invitati stanno ballando tutti insieme. La musica è talmente alta che non riesco nemmeno a sentire le voci che si sovrappongono ogni secondo che passa.

<<Deve capire con chi ha a che fare.>>

Dico in un sussurro. Muovo il bacino a ritmo di musica. Albe mi afferra per i fianchi e prova a stare al mio passo. I suoi movimenti sono davvero molto delicati. Mi sento particolarmente a mio agio. Non c'è nessun briciolo di malizia nel suo tocco. È solo un amico che mi sta aiutando a farmi valere.

<<Ci sta fulminando con lo sguardo.>>

Interviene Albe. Sorrido. Non appena finisce la canzone, ci abbracciamo ridendo a squarciagola e andiamo a bere qualcosa per rinfrescarci.

<<Vado a prendere un po' d'aria. Qui dentro si muore di caldo.>>

Annuisce. Mi allontano da lui e vado a sedermi un po' fuori.

<<Non ci hai messo tanto a sostituirmi.>>

Sgrano gli occhi. Una voce fin troppo familiare mi risveglia dai miei pensieri. Ha anche il coraggio di venirmi a parlare come se nulla fosse?

<<Vedi di scomparire dalla mia vita una volta per tutte, Christian.>>

Dico, bruscamente. Ma lui mi trascina via, in un angolo un po' più appartato. Non cerco neanche di dimenarmi... tanto scappare non ha più senso.

<<Mi spieghi cosa cazzo stai facendo?>>

Mi scappa una risata divertita. Lo guardo dal basso verso l'alto. Il problema è che non appena se ne accorge mi strappa il bicchiere di birra dalle mani e lo scaraventa lontanissimo.

<<Sei uno stronzo!>>

Gli punto un dito contro.

<<Ti stai comportando di conseguenza a quello che è successo tra noi? Sei cambiata per quello che ti ho fatto?>>

<<Se te lo dicessi cambierebbe qualcosa?>>

Il suo sguardo si fa sempre più duro.

<<Hai idea di come mi sento io ogni giorno all'idea di averti persa? Pensi davvero che a me non freghi nulla di quello che c'è stato tra noi?>>

Annuisco.

<<Sei scappato non appena ho ammesso di amarti, Christian.>>

I miei occhi si riempiono di lacrime.

<<L'ho fatto per il tuo bene!>>

<<No, l'hai fatto esclusivamente per il tuo, perché sei egoista! Avremmo potuto trovare una soluzione ai nostri problemi, ma tu hai preferito scappare senza prima provare ad affrontarli.>>

Lo accuso.

<<Non ti riconosco più...>>

Dice con disprezzo.

<<Sei dimagrita così tanto che non sembri più la stessa. Eri già bellissima, perché lo hai fatto?>>

<<Perché ho preferito passare al pattinaggio di coppia... mi apre molte più porte. E poi posso anche andare alle olimpiadi, se riesco a dare il meglio di me.>>

Sgrana gli occhi.

<<Pattinaggio di coppia?>>

Non devo sentirmi in colpa, non devo sentirmi in colpa, non devo sentirmi in colpa...

<<Sì.>>

Improvvisamente mi lascia andare. Perché sembra così sconvolto?

<<V-vado da Mattia. Tu sei libera di tornare a strusciarti sul cazzo di Alberto... fai quello che meglio credi.>>

Voglio solo te// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora