Capitolo 23

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In quel bagno è successo davvero di tutto.

Non solo ho dovuto sopportare Carolina e il suo bullismo persistente, ma anche la furia e la violenza di Kevin. Il cugino della mia migliore amica, un ragazzo di cui non avrei mai potuto dubitare.

Mi sento una stupida bambina ingenua sé penso a quello che ho dovuto sopportare. Come al solito, mi sono lasciata prendere letteralmente per il culo. E stavolta ci ho quasi rimesso la pelle.

<<Devi raccontarmi tutto quello che Kevin ti ha fatto. Ho bisogno di sapere se ti ha toccata e se si è permesso di picchiarti.>>

Christian è ancora molto agitato. Non ha preso molto bene la situazione e non riesce a calmarsi. Il problema è che sta facendo innervosire me.

<<Va bene, ma cerca di non dare in escandescenze. Ho bisogno di una persona che mi supporti in questo momento...>>

Il mio ragazzo annuisce e beve un intero bicchiere d'acqua fresca.

<<Non mi ha toccata nel senso che intendi tu. Probabilmente il suo scopo era quello, però ti basta sapere che non ha avuto il tempo di fare nulla di simile.>>

Per scaturire la tensione, mi acconcio i capelli in una lunga treccia. Devo fare qualcosa che può aiutarmi a superare questo brutto trauma.

<<L'unico problema è che è riuscito a picchiarmi. Per lo più lo ha fatto per tenermi ferma. Ho avuto tanta paura di morire in quel momento. Non so perché.>>

Faccio un profondo respiro e mi avvicino a lui.

<<Ho pensato subito a te, ai tuoi occhi color nocciola misti al verde, al tuo sorriso dolce e ai tuoi baci intensi. Ti ho visto nella mia mente e ti ho promesso che non avrei mollato. E così ho fatto.>>

Sforzo un sorriso. Mi lancio tra le sue braccia e mi sento subito al sicuro.

<<Ti faccio solo del male.>>

Dice. Lo fulmino con lo sguardo e gli asciugo una lacrima in modo tenero.

<<Lasciamoci quello che è accaduto alle spalle. Adesso Carolina e Kevin non sono più un nostro problema. Stanno per pagare per quello che ci hanno fatto. Quindi noi possiamo vivere al meglio la nostra storia.>>

L'espressione di Christian si addolcisce.

<<Quando mio padre se ne è andato di casa, io mi sono legata tantissimo a mia nonna. Ho riservato in lei una fiducia fuori dal comune, e ho fatto di tutto pur di renderla felice e orgogliosa di me. Lo sai perché ho riposto in lei tutto questo amore?>>

Lui mi risponde di no.

<<Perché stavo cercando in lei quello che mio padre non è mai stato in grado di darmi.>>

Lo bacio delicatamente sulle labbra e mi costringo a non perdere le staffe. Non può essere cambiato tutto in una sola notte.

<<Quando il cuore di mia nonna ha smesso di battere, io ho letteralmente smesso di vivere. Per anni sono andata in giro come se fossi uno zombie. Niente amici, niente feste, niente vacanze... da sola, in casa, tutto il santo giorno, a leggere romanzetti d'amore senza senso. Ma quando ti ho incontrato per la prima volta, Christian, io sono completamente rinata. Ho capito che esistere e basta è noioso e non ne vale la pena. Io voglio vivere, che è mille volte più bello, e riesco a farlo solo con te.>>

Dai miei occhi escono un migliaio di lacrime senza sosta. Avevo davvero voglia di dirgli tutte queste cose. Finalmente ho trovato il coraggio per farlo.

<<Mi stai per caso dicendo che mi ami, Farfalla?>>

Gli scappa una risata divertita. Arrossisco. Christian mi afferra il viso tra le mani e mi bacia con impeto.

<<Non ti sto chiedendo di dirmi niente. Le parole che ti ho appena sentito dire mi hanno fatto sentire meglio, anche se mi spaventano da morire. Ma adesso non ho voglia di rimuginarci su. Voglio solo stare con te, perché sapere che con me sei tornata a vivere, fa sentire vivo anche me.>>

E passiamo tutta la notte così, stretti l'uno all'altra. Ci spostiamo sul letto e cerchiamo di riposare un po'. Da domani, spero, le cose tra noi saranno diverse. E io non vedo l'ora di vivere senza nessuno che mi intralci la strada.

Voglio solo te// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora