Un rumore particolarmente forte mi costringe a rimanere sveglia. Immagino che sia molto presto, ma purtroppo non riesco più a prendere sonno. Mi guardo intorno, alla ricerca di qualsiasi dettaglio che possa aiutarmi a capire dove mi trovo. Cerco di mettere i piedi a terra, solo che un peso notevole non mi permette di avere il pieno controllo del mio corpo.
<<Buongiorno.>>
Christian ha ancora gli occhi chiusi, ma comunque mi saluta calorosamente.
<<Cosa ci faccio qui?>>
Ho un ricordo sbiadito di ieri sera. Credo di aver bevuto parecchio, altrimenti non si spiega.
<<Non ricordi niente?>>
Mi chiede. Il suo sorrisetto impertinente non promette bene.
<<Raccontami tutto, stupido. Mi sto già sentendo male all'idea di aver fatto qualcosa con te.>>
Mento. In realtà, l'idea di aver passato la notte con lui è piacevole.
<<Ieri sera sei andata con i miei amici a ballare, mentre io sono rimasto a supervisionare la situazione. Dopo che mi si è avvicinata Carolina, tu hai iniziato a bere di tutto e di più.>>
Arrossisco. Avrebbe potuto risparmiarsi il dettaglio della sua fidanzata.
<<Mi sono avvicinato a te, ho cercato di aiutarti, ma non c'è stato verso. Ti sei strusciata addosso a me come una delle tante- cosa che non mi è dispiaciuta- e io ti ho portata in camera mia.>>
Sgrano gli occhi.
<<Abbiamo fatto cose?>>
Gli chiedo. Sono preoccupata. Spero di non aver rovinato la mia prima volta con un ragazzo di cui non sono innamorata.
<<Cosa intendi con cose, Iris?>>
Alzo gli occhi al cielo. Lo sa benissimo cosa intendo, dannazione.
<<Sei mezza nuda nel mio letto e non hai il coraggio di chiedermi se abbiamo scopato oppure no?>>
Mi copro il viso con le mani. Questo ragazzo è veramente insopportabile. Sarà anche più dolce di Carolina, ma è comunque una persona spregevole.
<<Non lo abbiamo fatto, Farfalla. Anche se non mi sarebbe dispiaciuto.>>
Lo fulmino con lo sguardo.
<<Sei fidanzato, Christian. Le cose che stai dicendo non fanno di te un uomo maturo e rispettoso.>>
Gli scappa una risata amara. Incrocia le mani dietro la testa e guarda il soffitto.
<<Tra me e Caro le cose non stanno andando bene. Abbiamo litigato molto ieri, e alla fine l'ho mandata via bruscamente.>>
Annuisco.
<<Non sono nessuno per intromettermi, però posso darti un consiglio se vuoi.>>
Lui sforza un sorriso e mi afferra la mano.
<<Vuoi darmi un consiglio sull'amore, Farfalla? Mi stai dicendo che sei esperta in materia?>>
Faccio un respiro profondo e mi laccio accarezzare la mano. Il suo tocco non mi da fastidio, anzi.
<<In realtà non sono mai stata fidanzata, però sono una lettrice di romanzi, quindi ne so più di te.>>
Scoppiamo a ridere come due bambini.
<<A parte gli scherzi...>>
Dico in un sussurro.
<<Se le cose tra voi non vanno, se tu non provi più niente per lei, devi dirglielo. Hai passato l'intera notte con me, e Carolina questo non lo sa. È ingiusto, capisci?>>
Annuisce.
<<Lo so, hai ragione. Devo trovare il coraggio di affrontare il problema.>>
Sforzo un sorriso. Sto veramente aiutando il ragazzo di Carolina? A quanto pare, sì.
<<Cosa intendevi con una delle tante, prima?>>
Chiedo tutto d'un fiato. Non so perché, ma queste parole mi sono rimaste impresse nella mente.
<<Non sei più speciale delle altre, Iris. Mille ragazze mi si sono strusciate addosso. Siete tutte uguali per me, è questo quello che intendo>>
Sgrano gli occhi. Cos'altro potevo aspettarmi da uno come lui?
<<Hai una bella faccia tosta, Christian Stefanelli.>>
Le guance mi si tingono di rosso a causa della rabbia. Mi alzo dal letto lasciandolo da solo, con gli occhi fuori dalle orbite. Indosso il vestito con cui sono andata alla festa e lego la felpa in vita.
<<Te la riporto indietro quando sarà completamente pulita.>>
E così me ne vado, senza permettergli di sminuirmi ancora un po'. Ho già fatto abbastanza figuracce. Inizio a camminare e dopo un quarto d'ora arrivo a casa mia. Apro la porta con la chiave di riserva e tiro un sospiro di sollievo quando vedo che mia mamma non c'è. Le mando un messaggio in cui le dico che non mi sento bene e che per oggi preferisco riposare un po'. Poi chiamo Francesca.
<<Mi spieghi cosa ti è preso ieri sera?>>
Mi chiede lei. Ha due occhiaie spaventose e i capelli disordinati.
<<Non lo so.>>
Le rispondo.
<<Iris... io credo che tu abbia una cotta per Christian. Ti sei letteralmente ubriacata per gelosia!>>
Sbadiglio e mi metto seduta sul letto.
<<Non ho le forze di controbattere, quindi credi in quello che vuoi.>>
Le scappa una risata.
<<Sei un caso perso.>>
Sforzo un sorriso e le mando un bacio volante. Finalmente un po' di relax.
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Voglio solo te// Christian Stefanelli
RomanceIris è in conflitto con se stessa, vittima di un passato tormentato. Trova conforto nel pattinaggio sul ghiaccio, che ha imparato ad amare grazie a sua nonna. Un giorno si imbatte in un ragazzo, bello e misterioso, ma talmente antipatico che la fa...