Capitolo 7

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Un rumore particolarmente forte mi costringe a rimanere sveglia. Immagino che sia molto presto, ma purtroppo non riesco più a prendere sonno. Mi guardo intorno, alla ricerca di qualsiasi dettaglio che possa aiutarmi a capire dove mi trovo. Cerco di mettere i piedi a terra, solo che un peso notevole non mi permette di avere il pieno controllo del mio corpo.

<<Buongiorno.>>

Christian ha ancora gli occhi chiusi, ma comunque mi saluta calorosamente.

<<Cosa ci faccio qui?>>

Ho un ricordo sbiadito di ieri sera. Credo di aver bevuto parecchio, altrimenti non si spiega.

<<Non ricordi niente?>>

Mi chiede. Il suo sorrisetto impertinente non promette bene.

<<Raccontami tutto, stupido. Mi sto già sentendo male all'idea di aver fatto qualcosa con te.>>

Mento. In realtà, l'idea di aver passato la notte con lui è piacevole.

<<Ieri sera sei andata con i miei amici a ballare, mentre io sono rimasto a supervisionare la situazione. Dopo che mi si è avvicinata Carolina, tu hai iniziato a bere di tutto e di più.>>

Arrossisco. Avrebbe potuto risparmiarsi il dettaglio della sua fidanzata.

<<Mi sono avvicinato a te, ho cercato di aiutarti, ma non c'è stato verso. Ti sei strusciata addosso a me come una delle tante- cosa che non mi è dispiaciuta- e io ti ho portata in camera mia.>>

Sgrano gli occhi.

<<Abbiamo fatto cose?>>

Gli chiedo. Sono preoccupata. Spero di non aver rovinato la mia prima volta con un ragazzo di cui non sono innamorata.

<<Cosa intendi con cose, Iris?>>

Alzo gli occhi al cielo. Lo sa benissimo cosa intendo, dannazione.

<<Sei mezza nuda nel mio letto e non hai il coraggio di chiedermi se abbiamo scopato oppure no?>>

Mi copro il viso con le mani. Questo ragazzo è veramente insopportabile. Sarà anche più dolce di Carolina, ma è comunque una persona spregevole.

<<Non lo abbiamo fatto, Farfalla. Anche se non mi sarebbe dispiaciuto.>>

Lo fulmino con lo sguardo.

<<Sei fidanzato, Christian. Le cose che stai dicendo non fanno di te un uomo maturo e rispettoso.>>

Gli scappa una risata amara. Incrocia le mani dietro la testa e guarda il soffitto.

<<Tra me e Caro le cose non stanno andando bene. Abbiamo litigato molto ieri, e alla fine l'ho mandata via bruscamente.>>

Annuisco.

<<Non sono nessuno per intromettermi, però posso darti un consiglio se vuoi.>>

Lui sforza un sorriso e mi afferra la mano.

<<Vuoi darmi un consiglio sull'amore, Farfalla? Mi stai dicendo che sei esperta in materia?>>

Faccio un respiro profondo e mi laccio accarezzare la mano. Il suo tocco non mi da fastidio, anzi.

<<In realtà non sono mai stata fidanzata, però sono una lettrice di romanzi, quindi ne so più di te.>>

Scoppiamo a ridere come due bambini.

<<A parte gli scherzi...>>

Dico in un sussurro.

<<Se le cose tra voi non vanno, se tu non provi più niente per lei, devi dirglielo. Hai passato l'intera notte con me, e Carolina questo non lo sa. È ingiusto, capisci?>>

Annuisce.

<<Lo so, hai ragione. Devo trovare il coraggio di affrontare il problema.>>

Sforzo un sorriso. Sto veramente aiutando il ragazzo di Carolina? A quanto pare, sì.

<<Cosa intendevi con una delle tante, prima?>>

Chiedo tutto d'un fiato. Non so perché, ma queste parole mi sono rimaste impresse nella mente.

<<Non sei più speciale delle altre, Iris. Mille ragazze mi si sono strusciate addosso. Siete tutte uguali per me, è questo quello che intendo>>

Sgrano gli occhi. Cos'altro potevo aspettarmi da uno come lui?

<<Hai una bella faccia tosta, Christian Stefanelli.>>

Le guance mi si tingono di rosso a causa della rabbia. Mi alzo dal letto lasciandolo da solo, con gli occhi fuori dalle orbite. Indosso il vestito con cui sono andata alla festa e lego la felpa in vita.

<<Te la riporto indietro quando sarà completamente pulita.>>

E così me ne vado, senza permettergli di sminuirmi ancora un po'. Ho già fatto abbastanza figuracce. Inizio a camminare e dopo un quarto d'ora arrivo a casa mia. Apro la porta con la chiave di riserva e tiro un sospiro di sollievo quando vedo che mia mamma non c'è. Le mando un messaggio in cui le dico che non mi sento bene e che per oggi preferisco riposare un po'. Poi chiamo Francesca.

<<Mi spieghi cosa ti è preso ieri sera?>>

Mi chiede lei. Ha due occhiaie spaventose e i capelli disordinati.

<<Non lo so.>>

Le rispondo.

<<Iris... io credo che tu abbia una cotta per Christian. Ti sei letteralmente ubriacata per gelosia!>>

Sbadiglio e mi metto seduta sul letto.

<<Non ho le forze di controbattere, quindi credi in quello che vuoi.>>

Le scappa una risata.

<<Sei un caso perso.>>

Sforzo un sorriso e le mando un bacio volante. Finalmente un po' di relax.

Voglio solo te// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora