Capitolo 39

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Per pensare alla vite degli altri, ho letteralmente dimenticato di averne una anch'io. Mi sono sempre dedicata alle persone vicine a me, ho dato il massimo per renderle felici, mentre io mi sono sottovalutata.

Ho smesso di prendermi cura di me stessa, mi sono giudicata allo specchio come se la colpa fosse solo e soltanto mia...

Oggi, però, le cose sono cambiate. Sono corsa dall'altra parte del mondo a riprendermi quello che volevo, ma perché lo volevo io. E non potrei essere più orgogliosa di così.

È per questo esatto motivo, quindi, che in questo momento sto facendo una ramanzina a Christian.

<<Non posso negare che hai fatto tanto per me, perché sono la prima a dirlo. Il problema è che, più spesso di quanto pensassi, ho ignorato i miei bisogni e le mie abitudini per pensare a te.>>

Ammetto. Ci siamo appartati in un parco molto carino, un po' lontano dalla frenesia della città. La folta chioma di un albero ci ripara dalla pioggerella e rende l'atmosfera simile a quella di un film.

<<Hai perfettamente ragione, Farfalla. Mi dispiace tanto per il dolore che ti ho causato e spero di potermi far perdonare.>>

Mi scosta una ciocca di capelli dal viso, appoggiandola delicatamente dietro al mio orecchio. Sforzo un sorriso.

<<Io ti ho già perdonato, amore mio. Voglio solamente parlare a cuore aperto con te, perché il mio unico desiderio è quello di iniziare una relazione con a base rispetto e dialogo.>>

Dico in un sussurro. Gli accarezzo in modo dolce e quasi impercettibile il petto.

<<Sei troppo buona per questo mondo, Iris.>>

Mi scappa una risata divertita.

<<Lo sai che forse hai ragione? Ma non posso fare a meno di te...>>

Le mie guance si tingono di rosso.

<<Neanche io posso fare a meno di te, piccola peste. Sei letteralmente la persona più importante della mia vita. Se penso a tutto quello di cui mi sono privato per puro egoismo, ti giuro che mi viene voglia di spaccare tutto.>>

Christian mi stringe forte a sé, chiudendo gli occhi. La sua mano sulla mia spalla mi avvolge in un abbraccio protettivo, facendomi sentire amata e al sicuro.

<<In questi ultimi giorni ti ho pensata davvero tantissimo. Nel bel mezzo di uno spettacolo, ho chiamato Mattia in preda ad un attacco di panico.>>

Sgrano gli occhi.

<<Sei serio?>>

Annuisce. Infilo entrambe le mie mani nei suoi capelli e li massaggio teneramente.

<<È stato quello il momento in cui ho capito che non potevo rinunciare al nostro amore.>>

Mormora.

<<Non riesco neanche più a ballare, Farfalla, se non ci sei tu nella mia vita. Cosa mi hai fatto?>>

Trattengo una lacrima di commozione, poi mi avvinghio di più al suo corpo possente e caldo.

<<È la potenza dell'amore.>>

Lo punzecchio un po'. Adoro vedere la sua espressione infastidita.

<<Mi hai fatto il lavaggio del cervello. Ti sei impossessata della mia mente e della mia anima, rendendole letteralmente tue. Non riesco più a smettere di pensare a te, Iris. E so che può sembrare esagerato, però è vero. Il sentimento che mi lega a te non l'ho mai provato prima...>>

I miei occhi si riempiono di lacrime e emozioni contrastanti.

<<Devi sapere una cosa, Christian.>>

Faccio una piccola pausa, perché quello che sto per dire è molto brutto per me.

<<Mi sono presa una piccola pausa dal pattinaggio, una volta vinta la gara. Sono arrivata al punto di dire: è davvero questo che voglio fare fino al mio ultimo respiro?>>

Riesco a dire, tra un singhiozzo e l'altro.

<<Non so dirti se questo "blocco del pattinatore" sia dovuto alla tua distanza o ad altro, ma so solo che per il momento è tutto difficile.>>

La sua espressione è piena di sensi di colpa e sofferenza.

<<Ehi, stai tranquillo...>>

Gli accarezzo le guance.

<<È colpa mia, non è vero?>>

Mi chiede, ormai vittima di un pianto disperato.

<<In quest'ultimo periodo sono successe un sacco di cose, amore mio. È normale avere momenti no, e tu lo sai meglio di me. Insomma, sei un ballerino e dovresti saperlo.>>

Cerco di sdrammatizzare un po' la situazione.

<<Non parliamone adesso, va bene? L'importante è che adesso stiamo insieme.>>

Lo rassicuro.

<<Abbracciami, Iris. Ho bisogno di sentirti vicina.>>

Christian mi prende e mi attira verso di lui. Le sue labbra cercano le mie per un bacio appassionato, come se ogni momento senza di me fosse un'eternità.

All'improvviso, però, il leggero flusso di pioggia inizia a trasformarsi in un brutto temporale. Io e il mio fidanzato scoppiamo a ridere come due bambini. Lui mi prende in braccio e mi fa girare come se fossi una principessa.

Continuiamo a baciarci, senza preoccuparci di tutto il resto. Le persone ci passano accanto, ci guardano allibite. E io rido.

Rido perché sono con l'amore della mia vita.

Mi sono innamorata di Christian senza neanche accorgermene, poco a poco. Mi sono innamorata della persona che è con me e non necessariamente con gli altri. Del suo essere forte davanti a tutti e fragile con me. Mi sono innamorata dei suoi occhi quando mi guardano e io ci vedo riflessi i miei. Del suo sorriso quanto nota che lo sto guardando. Mi sono innamorata di lui all'improvviso e penso che sia stata la cosa migliore che potessi fare.

<<Ti amo, Farfalla.>>

Voglio solo te// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora