Capitolo 28

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Io e Christian abbiamo deciso di guardare l'unico film disponibile: un film romantico. Ci siamo tenuti per mano durante l'intera serata, ma non abbiamo parlato molto. Non appena siamo usciti dal cinema, lui mi ha riaccompagnata a casa. Ha aspettato che chiudessi la porta e poi se ne è andato di corsa.

Sono davvero sconvolta. Se penso a quanto è successo a casa del nostro amico di Mattia, mi viene da vomitare. Non so neanche io come ho fatto a perdonare il suo comportamento da stronzo.

L'ho visto un po' giù di morale. I suoi occhi celano un sacco di emozioni contrastanti. È impossibile non notare la sofferenza che lui tende a nascondere. Io, particolarmente, non ci riesco proprio. E questo mi rende parecchio vulnerabile. Una vittima facile da catturare.

È da quando ho messo piede in casa che sono seduta sul divano. Sto morendo di freddo e ho bisogno di riposare, ma non riesco neanche a muovermi.

All'improvviso, qualcuno bussa alla porta. È notte fonda e tendenzialmente non dovrei fidarmi di nessuno... ma qualcosa, dentro di me, mi spinge ad aprire. Mi ritrovo davanti a Christian, di cui non riesco a riconoscere lo sguardo.

<<Iris...>>

I miei occhi sono rossi e gonfi. Ho versato un sacco di lacrime in queste ultime ore.

<<Ti senti bene?>>

Mi chiede lui.

<<Ho solo un po' di mal di testa. Non sei tenuto a preoccuparti per me, tranquillo.>>

Dico. Il mio avvertimento suona più come una minaccia. Non riesco a smettere di pensare a quello che è successo a casa di Mattia.

<<Mi preoccupo solo per te, che è diverso. Ti penso costantemente e ho paura di vederti soffrire.>>

Mi scappa una risata isterica.

<<Non riesco a crederci.>>

Torno in salotto e lo aspetto con ansia. Sento la porta chiudersi delicatamente e dei passi leggeri farsi sempre più vicini.

<<Spiegami perché sei tornato indietro. Ti sei pentito di non avermi salutato neanche con un misero abbraccio? O forse hai intenzione di chiudere la nostra relazione ancor prima di iniziarla ufficialmente?>>

Incrocio le dita dietro la schiena. Ho bisogno che il destino sia dalla mia parte, in questo momento. Non voglio perdere Christian.

<<Sono tornato indietro perché ho deciso di raccontarti tutta la verità.>>

Sgrano gli occhi. Fingo di non essere rimasta colpita, ma non sono poi così brava a mentire.

<<Lo sapevo che c'era qualcosa che non andava.>>

Dico.

<<Stai zitta e lasciami parlare. Lo hai voluto tu, Iris.>>

Annuisco. Stavolta ha ragione.

<<Quando eravamo in Sardegna, mi è arrivata una chiamata totalmente inaspettata. La compagnia NOTRE DAME DE PARIS mi ha offerto la possibilità di entrare a far parte del musical che girerà la Cina e l'Europa.>>

Rimango senza parole. Si è allontanato da me per questo motivo?

<<Beh, è una cosa fantastica!>>

Voglio solo te// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora