Christian è sempre riuscito a tirare fuori il meglio di me, ed è per questo motivo che ho paura di perderlo.
Non vedo l'ora di vedere la sua reazione a quello che sto per chiedergli di fare.
Sto per dimostrargli che non sono più la ragazza ingenua che ha conosciuto. Mi ha plasmato spaventosamente, a quanto pare, ma sono molto più sicura di me stessa, adesso.
Sfrontata al punto giusto e coraggiosa a dir poco.
<<Puoi rispondere a qualche mia domanda?>>
Gli chiedo. Scoppia a ridere di gusto. Mi siedo a cavalcioni sulle sue gambe e lo fulmino con lo sguardo.
<<Sono piuttosto seria, Christian.>>
Incrocio le braccia al petto. Non ho intenzione di farmi prendere in giro da lui. Appoggio la testa sul suo torace e chiudo gli occhi, ignorando i soliti sorrisetti ridicoli con cui cerca di scalfirmi.
<<Preferiresti essere tradito e non saperlo mai o tradire e non essere mai scoperto?>>
<<Non lo so... forse essere tradito e non saperlo mai. I sensi di colpa, in caso contrario, mi mangerebbero vivo.>>
Annuisco.
<<Preferiresti avere una rottura del rapporto improvvisa o lenta e prolungata?>>
Questa domanda, sfortunatamente, mi fa stare più male del previsto. È proprio ciò che è successo a noi, a causa sua.
<<Ti direi "improvvisa", ma l'ho sperimentata in quest'ultimo periodo e ho sofferto come un cane.>>
Sforzo un sorriso. È bruttissimo da dire, ma sono contenta di sentirgli dire una cosa del genere. Se ha sofferto per la fine della nostra relazione, significa che ci tiene veramente a me.
<<Amore mio, dovresti smetterla di seguire i trend che vanno di moda tra gli adolescenti.>>
Dice lui, tutto d'un tratto. Mi morde lentamente il collo, facendomi rabbrividire.
<<Sto solo cercando di conoscerti meglio, Christian. È una cosa così bizzarra?>>
I miei occhi si riempiono di lacrime, senza una vera e propria ragione.
<<No, in realtà è una cosa molto bella. Hai altre domande da pormi?>>
Annuisco. A volte mi chiedo se Christian abbia un disturbo di bipolarità o cose di questo tipo.
<<Preferiresti avere una relazione con una persona che ti ignora per giorni o una che ti sta costantemente addosso?>>
<<Una ragazza che mi sta costantemente addosso, a pensarci, sarebbe proprio l'ideale per uno come me.>>
Mi scappa una risata isterica. La penso esattamente come lui.
<<Ti farebbe rimettere la testa a posto.>>
Lo punzecchio un po'. Amo provocarlo in questo modo, perché la maggior parte delle volte riesco a scaturire in lui una reazione un po' più... spontanea.
<<Sono sicuro di essere abbastanza intelligente, monella che non sei altro. Anche se a volte lo dimostro nella maniera sbagliata.>>
Mi sdraio letteralmente sul suo petto e mi faccio cullare dai nostri respiri sincronizzati.
<<Mi piace rispondere a questo tipo di domande. Puoi continuare fino a quando ti pare.>>
Insiste. Roteo gli occhi verso il cielo. Ok, ha davvero qualche rotella che gira al contrario.
<<Se ti rimanesse solo un giorno da vivere, lo diresti a qualcuno?>>
Ci pensa qualche minuto prima di rispondermi. Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e sorride.
<<A tutti tranne che a te.>>
Mi mordo il labbro inferiore per la frustrazione. Non è proprio la risposta che mi aspettavo di ricevere.
<<Non te lo direi per farti soffrire un giorno di meno, Iris.>>
Una lacrima mi riga il volto. È una delle cose più belle che mi abbiano mai detto. Ma non lo ammetterò mai e poi mai nella vita.
<<Sei uno stronzo.>>
Cerco di nascondere il viso nell'incavo nel suo collo. Odio farmi vedere così fragile e vulnerabile. Beh, non erano proprio questi i piani all'inizio!
<<Se potessi cambiare solo una cosa del tuo passato, quale sarebbe?>>
Non appena gli faccio questa domanda, mi aiuta a stendermi sul letto. Mi bacia passionalmente e con forza. La sua bocca mi fa impazzire: stuzzica ogni mio punto più sensibile. Il collo, le labbra, l'orecchio, la pancia...
<<Ti porterei via con me, Iris. Ti chiederei di passare il resto della nostra vita insieme, felici e contenti.>>
Sgrano gli occhi.
<<Lo pensi davvero?>>
Annuisce.
<<Certo, che lo penso davvero. La mia vita non è più la stessa di una volta. Mi manchi così tanto che a volte devo trattenere le lacrime perfino quando mi esibisco a teatro.>>
Continua a baciami con impeto. Ci metto tutto l'impegno del mondo per stargli dietro, ma è improponibile per una ragazza come me. Non ho mai baciato nessuno, oltre lui. E sono ancora abbastanza inesperta.
<<Domani, Iris, io me ne andrò di nuovo. Ti lascerò completamente da sola, perché non ho ancora il coraggio di chiederti di venire con me. Qui hai tutta la tua vita: tua madre, i tuoi migliori amici, la scuola, il pattinaggio...>>
Lui scrolla le spalle e si massaggia la nuca imbarazzato.
<<Quindi hai intenzione di lasciarmi un'altra volta?>>
Gli chiedo, sforzandomi di rimanere calma, anche se non riesco a ignorare il guizzo di orgoglio che provo vedendo le sue sopracciglia alzarsi verso l'alto.
<<Iris...>>
Soffoco i singhiozzi. Ho il respiro affannato.
<<Non so cos'altro dirti.>>
Mormora. Annuisco.
<<Posso farti un'ultima domanda, per favore?>>
Provo a implorarlo. Non mi risponde, neanche mi guarda. Ma io non ho intenzione di mollare proprio adesso.
<<Se potessi dire "ti amo" a una sola persona in questo momento, a chi lo diresti?>>
Ho bisogno di conoscere la sua risposta. Solo sentendoglielo dire, posso capire cosa fare.
<<A te, Farfalla. Solo e soltanto a te.>>
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Voglio solo te// Christian Stefanelli
Lãng mạnIris è in conflitto con se stessa, vittima di un passato tormentato. Trova conforto nel pattinaggio sul ghiaccio, che ha imparato ad amare grazie a sua nonna. Un giorno si imbatte in un ragazzo, bello e misterioso, ma talmente antipatico che la fa...