Capitolo 15

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Christian

Le sue labbra morbide e calde si posano sulle mie con una delicatezza che mi fa impazzire. Ci metto davvero poco a perdere il controllo, infatti le chiedo subito il permesso per far scontrare le nostre lingue. Approfondisco il bacio in modo vertiginoso. Una serie di lunghi e tortuosi brividi mi fa sentire impotente. Iris, la ragazza che mi ha fottuto il cuore, mi segue impacciatamente. E io non posso fare a meno che scoppiare a ridere.

<<Mi stai prendendo in giro?>>

Appoggio la fronte sulla sua e continuo a sorridere come se fossi un pazzo.

<<Assolutamente no, Farfalla. Sto semplicemente pensando ai nostri amici che ci aspettano di là, inconsapevoli di quello che sta accadendo qui dentro.>>

Iris sgrana gli occhi e si perde tra i suoi mille pensieri.

<<Mi sento in colpa.>>

Aggrotto le sopracciglia, la guardo perplesso e con il cuore che ancora batte forte dentro la cassa toracica.

<<Per quale motivo?>>

Una ciocca di capelli le ricade sul viso. Quando lei sta per sistemarseli, io sposto la mano in avanti per farlo al posto suo.

<<Noi siamo qui a baciarci come se nulla fosse, mentre nell'altra stanza ci sono la tua fidanzata e il mio accompagnatore.>>

Una lacrima le riga il volto. Un essere umano può essere così ingenuo e così speciale allo stesso tempo?

<<Iris, guardami negli occhi e ascoltami attentamente.>>

Le afferro la mano e la stringo il più forte possibile.

<<Io non sono innamorato di Carolina. Il giorno in cui sono venuto a portarti la merenda l'ho contattata per mettere un punto definitivo alla nostra storia, ma quella stronza mi ha minacciato e costretto a stare con lei.>>

Annuisce.

<E il ragazzo con cui sei venuta alla festa, beh, lui è semplicemente... un coglione.>>

In realtà, mi sto trattenendo dallo spaccargli la faccia.

<<Perché? A me sembra molto simpatico. Poi ti ho detto che non ci stiamo frequentando veramente.>>

Non lo metto in dubbio. Ma anche se ho ballato con un'altra ragazza per tutta la sera, la mia attenzione è sempre rimasta su Iris.

<<Ti ha guardato il culo tutto il cazzo di tempo.>>

Nel suo sguardo appare una scintilla di orgoglio.

<<Cosa c'è di male? Anche tu ti sei mangiato con gli occhi la tua fidanzatina.>>

Vedo che si morde il labbro, intenzionata a reprimere una risata divertita.

<<A quanto pare non sei stata abbastanza attenta.>>

Le lecco languidamente il collo, facendola tremare tutta.

<<Ho guardato te per tutto il tempo, Farfalla.>>

Continuo a stuzzicarla per capire quali sono i suoi punti deboli.

<<E cosa hai pensato?>>

Mi chiede lei, con voce spezzata.

<<A quanto avrei voluto tagliare il cazzo a Liam e->>

Iris mi interrompe prima che possa finire di rispondere alla sua domanda.

<<Si chiama Kevin.>>

Mi corregge, sogghignando. Le mordo il lobo dell'orecchio ridendo insieme a lei, e quanto pare questo sembra piacerle parecchio.

<<E a quanto mi sarebbe piaciuto essere al suo posto, per strapparti questo vestitino da dosso e farti mia, davanti a tutti.>>

Adesso, Iris, non ride più.

<<Sei uno stronzo.>>

Si alza cautamente, facendo attenzione al suo ginocchio infortunato. Non mi scappa la smorfia di dolore che fa subito dopo. Mi alzo in piedi anch'io e la sostengo con entrambe le braccia.

<<Stai bene?>>

Annuisce.

<<S-sto benissimo, Christian, non preoccuparti per me.>>

Sforzo un sorriso.

<<Dopo quello che è appena successo mi dici di non preoccuparmi per te?>>

Le scappa una risata isterica. Me la stringo forte al petto e le accarezzo i capelli dolcemente.

<<Dobbiamo tornare di là, i ragazzi potrebbero insospettirsi.>>

Quando arriviamo in salotto, ci dividiamo con un sorriso timido. Lei torna da Francesca e dal suo amico Ryan, mentre io raggiungo Mattia e gli altri, onde evitare di dover rimanere solo con Caro.

<<Dove siete stati tu e Iris fino ad ora?>>

Mi chiede Alex, facendomi l'occhiolino.

<<Io in bagno, lei non lo so e non voglio saperlo.>>

Rispondo. La più grande cazzata che io abbia mai detto in tutta la mia vita.

<<Certo, e io sono il figlio della regina Elisabetta (pace all'anima sua).>>

Interviene Albe. Scoppiamo tutti in una fragorosa risata.

<<Poi ci racconti.>>

Mattia mi circonda il collo con una spalla, e sposta l'attenzione su altro. Io, invece, di tanto in tanto rivolgo un'occhiata complice alla ragazza che si è impossessata della mia mente, e penso a tutte le cose che non vedo l'ora di poter fare insieme a lei.

Voglio solo te// Christian StefanelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora