Capitolo 1

373 4 0
                                    

Rachel Maybank stava seduta sul cofano arrugginito del pick-up di JJ, nascosto tra gli alberi lungo la spiaggia isolata. La notte era calda e umida, l’aria impregnata di salsedine e del profumo del pino marittimo. Il silenzio era rotto solo dal rumore delle onde che si infrangevano sulla riva, ma la sua mente era altrove. Il suo cuore batteva più veloce del solito, una tensione che non riusciva a scacciare.

Rafe Cameron. Il solo pensiero del suo nome la faceva sentire in bilico tra attrazione e paura. Era tutto così sbagliato, ma il brivido che le dava la sua presenza era impossibile da ignorare. Essere la sorella di JJ significava vivere in un mondo di Pogues, di lealtà assoluta ai suoi amici e alla loro battaglia contro i Kooks. Ma Rafe non era solo un Kook qualsiasi. Era il fratello di Sarah, erede della ricchezza dei Cameron, e con una reputazione che avrebbe spaventato chiunque dotato di buon senso. Ma Rachel, contro ogni logica, non riusciva a stargli lontana.

Si voltò al suono di una macchina che si avvicinava. Era lui, come sempre in ritardo. La Range Rover nera si fermò a pochi metri da lei e Rafe scese, con quell’aria arrogante che non riusciva mai a togliersi di dosso. Indossava una felpa grigia con il cappuccio abbassato e i jeans consumati che sembravano fuori posto rispetto alla sua solita apparenza impeccabile. Ma per Rachel, vedere Rafe fuori dal suo mondo di lusso e corruzione era una delle poche cose che la faceva sentire a suo agio.

"Scusa per l’attesa," disse Rafe avvicinandosi, le mani infilate nelle tasche. Sembrava calmo, ma Rachel conosceva abbastanza bene quel tono da sapere che qualcosa non andava.

"Va tutto bene?" chiese, incrociando le braccia e cercando di mantenere la sua voce più stabile di quanto si sentisse.

Rafe esitò, i suoi occhi azzurri che si fissavano nel buio della notte prima di rispondere. "Sì, certo. Solo... problemi di famiglia. Nulla di cui preoccuparsi."

Rachel lo guardò con sospetto. Problemi di famiglia con i Cameron erano raramente "nulla di cui preoccuparsi." Ma non insistette. Con Rafe, sapeva che doveva accettare il silenzio, almeno finché non fosse stato lui a parlare.

"JJ sospetta qualcosa," disse Rachel dopo un attimo di silenzio. Si accarezzò i capelli nervosamente, guardando oltre Rafe, verso il mare nero. "Non so per quanto tempo riuscirò ancora a tenergli nascosto tutto questo."

Rafe sospirò e si avvicinò di più, fermandosi proprio davanti a lei. "Sai che non gliene importa. Per lui, io sono solo un altro Cameron, un altro Kook da odiare."

Rachel sapeva che aveva ragione. JJ non avrebbe mai accettato la loro relazione, non quando Rafe era coinvolto in ogni tipo di affare losco che esisteva sull’isola. Il fratello era sempre stato protettivo, troppo, a volte, ma Rachel capiva il suo punto di vista. Uscire con Rafe significava mettersi nei guai, e non solo con i Kooks. Rafe era pericoloso anche per sé stesso.

"Siamo davvero pazzi, vero?" sussurrò lei, abbassando lo sguardo. "Questo non ha senso. Io e te, le nostre vite... non potrebbero essere più diverse."

Rafe le prese delicatamente il viso tra le mani, costringendola a guardarlo negli occhi. "Rachel, non m'importa di quello che pensa JJ. Non mi interessa cosa pensano i Pogues, i Kooks, nessuno. Io sono qui, con te. E tu sei l’unica cosa che conta."

Rachel si lasciò andare al contatto, il calore delle sue mani contro la sua pelle le dava conforto, ma anche una strana sensazione di pericolo imminente. Era come camminare su un filo sottile, in equilibrio precario tra due mondi che non potevano mai convivere.

"Non so quanto a lungo potremo farlo," ammise Rachel. "Ma, per ora, non voglio smettere."

Rafe sorrise, un sorriso che conteneva tutta la sua complessità: tenerezza, rabbia, e una profonda oscurità. "Allora non lo faremo," disse, abbassando la voce. "Non smetteremo finché non saremo costretti."

E in quel momento, sotto il cielo stellato di Outer Banks, Rachel capì che stava giocando con il fuoco. Ma, per quanto pericoloso, non poteva fare a meno di avvicinarsi ancora di più.

Senza Preavviso. -RafeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora