Senza Preavviso. -Rafe

Capitolo 20

I giorni che seguirono la rivelazione della gravidanza di Rachel furono un miscuglio di emozioni e tensioni latenti. Nessuno del gruppo sospettava nulla, ma la tensione tra lei e Rafe era palpabile. Ogni sguardo, ogni parola scambiata sembrava portare con sé il peso di un segreto troppo grande da tenere nascosto a lungo.

Il gruppo continuava a spostarsi di rifugio in rifugio, cercando di evitare i nemici che ancora li braccavano. Le fughe, i piani per la sopravvivenza, e l'ansia di essere scoperti dominavano ogni momento della loro vita. Eppure, per Rachel, tutto ciò passava in secondo piano rispetto alla consapevolezza di quello che stava accadendo dentro di lei.

Una sera, mentre il sole tramontava e i colori dorati del cielo si riflettevano sull'acqua calma dell'oceano, Rachel si ritirò lontano dal gruppo. Aveva bisogno di tempo per pensare, per mettere a fuoco quello che sarebbe venuto dopo. Seduta su una scogliera, osservava le onde che si infrangevano contro le rocce sottostanti, cercando di trovare una risposta alle domande che la tormentavano.

Non aveva ancora detto nulla a JJ, e l'idea la faceva tremare. Sapeva quanto suo fratello potesse essere protettivo, quanto potesse perdere il controllo se avesse scoperto che era incinta, per di più del figlio di Rafe. Si chiese come avrebbe reagito: avrebbe cercato di allontanarla da Rafe? Avrebbe provato a proteggerla come sempre, o si sarebbe sentito tradito dal suo segreto?

In lontananza, sentì dei passi. Non si voltò, sapeva già chi stava venendo verso di lei.

"Rachel," disse Rafe con voce bassa, avvicinandosi e sedendosi accanto a lei. Anche lui sembrava perso nei suoi pensieri.

Rimasero in silenzio per qualche minuto, guardando l'orizzonte. Le onde continuavano il loro incessante moto, come a ricordare che il tempo non si fermava mai, che la vita andava avanti anche in mezzo al caos.

"Non possiamo continuare così," disse Rachel finalmente, rompendo il silenzio. "Non possiamo tenere questo segreto per sempre."

Rafe annuì, stringendo le labbra. "Lo so. Ma non so come dirlo a JJ. Lo conosci, sai come può reagire."

Rachel sospirò, sentendosi sopraffatta. "Lo so. Ma prima o poi dovrà scoprirlo. E preferisco che lo senta da noi piuttosto che da qualcun altro."

Rafe si voltò verso di lei, prendendole la mano. "Hai ragione," disse con voce seria. "Dobbiamo dirglielo, ma voglio assicurarmi che tu sia al sicuro, prima di tutto."

Rachel lo guardò negli occhi, trovando conforto in quel gesto. Sapeva che, nonostante tutto quello che stavano passando, Rafe si preoccupava davvero per lei. Non era perfetto, e nemmeno la loro situazione lo era, ma c'era una parte di lui che stava cercando di fare la cosa giusta.

"Pensi che ci riusciremo?" chiese Rachel, quasi in un sussurro. "Pensi che riusciremo a trovare un modo per farcela?"

Rafe si prese qualche istante prima di rispondere. "Non lo so," ammise onestamente. "Ma so che non ti lascerò affrontare tutto questo da sola. Qualunque cosa accada, siamo insieme."

Rachel annuì, stringendogli la mano con più forza. Sentiva ancora la paura, l'incertezza di ciò che sarebbe venuto dopo, ma per la prima volta da quando aveva scoperto di essere incinta, sentiva anche una piccola scintilla di speranza. Non importava quanto difficile fosse la situazione: avevano una possibilità, e avrebbero lottato per questo.

Mentre si alzavano per tornare dagli altri, un rumore tra gli alberi li fece fermare. Rafe si girò immediatamente, mettendosi in allerta.

"Che diavolo è stato?" mormorò, guardando verso la vegetazione.

Rachel sentì il cuore accelerare di nuovo. L'idea di essere scoperti, di essere vulnerabili in quel momento così delicato, la terrorizzava. Ma Rafe le fece cenno di restare calma, avvicinandosi lentamente al rumore.

Dopo qualche secondo, emerse JJ, con il volto scuro. Aveva sentito. Le braccia incrociate, lo sguardo fisso su di loro, non lasciavano spazio a dubbi.

"Sapete," disse JJ, la voce tesa. "Sarebbe meglio che cominciaste a dirmi la verità."