Stavano camminando nel bosco da ore, cercando un nuovo rifugio dopo la tragedia con Cleo. Il silenzio tra loro era pesante, ogni passo carico di tensione. Ma mentre avanzavano, Rafe iniziò a rallentare.
All'inizio, Rachel pensò che fosse solo stanchezza. Tutti erano esausti, emotivamente e fisicamente. Ma poi notò il suo respiro affannoso, il modo in cui stringeva il braccio destro contro il fianco. Lo osservò più da vicino e vide il sudore che gli colava dalla fronte, il volto pallido. Qualcosa non andava.
“Rafe, sei ok?” chiese preoccupata, affrettando il passo per raggiungerlo.
Rafe scosse la testa, cercando di minimizzare. “Sto bene, non preoccuparti.”
Ma Rachel non era convinta. Si avvicinò ancora di più e, quando gli toccò il braccio, lo sentì irrigidirsi dal dolore. Lui si allontanò bruscamente, ma non abbastanza in fretta da nascondere la macchia di sangue che stava imbrattando la sua maglietta, proprio sotto il fianco.
“Rafe!” gridò Rachel, bloccandosi. Il panico la prese immediatamente. “Stai sanguinando! Da quanto stai così?”
Gli altri si fermarono di colpo, girandosi verso di loro. John B e JJ corsero subito accanto a Rachel, e fu allora che Rafe crollò sulle ginocchia, incapace di nascondere il dolore. Rachel si inginocchiò accanto a lui, cercando di capire quanto fosse grave la ferita.
Rafe grugnì, il viso contorto dalla sofferenza. “Non volevo preoccuparti... non era così grave, all’inizio...” la sua voce si spezzò mentre si portava una mano al fianco, premendo sulla ferita che ora sembrava molto più seria di quanto avesse lasciato intendere.
“Non è solo un graffio, Rafe,” disse JJ, con una voce dura ma preoccupata. “Dovevi dircelo subito.”
Rachel strappò un pezzo della sua maglietta e iniziò a tamponare il sangue, che continuava a sgorgare. Sentì il battito accelerato, la paura crescere dentro di lei. “Dobbiamo fermare l’emorragia,” mormorò, il cervello che correva freneticamente per trovare una soluzione. “C’è un kit di pronto soccorso nello zaino di John B, vero?”
John B annuì velocemente, tirando fuori il kit e passandolo a Rachel. Ma mentre cercava di medicare Rafe, la gravità della situazione divenne evidente: il taglio era profondo, troppo per essere trattato con semplici bende. Doveva averlo fatto durante l’attacco o mentre fuggivano, ma ora la ferita stava peggiorando.
Rafe si contorceva dal dolore, ma non diceva una parola. Rachel lo osservò, il cuore spezzato nel vedere quanto stesse soffrendo. Sapeva quanto Rafe odiava mostrarsi debole, soprattutto davanti a lei. Ma in quel momento non importava nulla tranne una cosa: dovevano salvarlo.
“Dobbiamo trovare un riparo, e subito,” disse Sarah, che fino a quel momento era rimasta in silenzio. “Non possiamo restare qui, non con lui in questo stato.”
JJ annuì. “C’è un vecchio capanno da caccia non lontano da qui. Lo usano raramente, potrebbe essere sicuro per un po’. Lì potremo curarlo meglio.”
Rachel guardò Rafe, il volto pallido che la fissava con occhi stanchi ma ancora determinati. “Resisti, per favore,” sussurrò, stringendogli la mano. “Non ti lasceremo andare. Non adesso.”
Con l’aiuto di JJ e John B, riuscirono a sollevare Rafe e a fargli percorrere il breve tratto di strada che li separava dal capanno. Ogni passo sembrava una tortura per lui, e Rachel sentiva il terrore crescere dentro di sé. Ogni istante contava.
Finalmente, dopo quello che sembrò un’eternità, raggiunsero il capanno. Era piccolo e decrepito, ma almeno offriva un riparo sicuro per la notte. Deposero Rafe su un vecchio materasso, mentre Rachel si mise subito al lavoro per medicare la ferita al meglio delle sue capacità.
Le mani di Rachel tremavano mentre cercava di pulire la ferita. Nonostante la gravità della situazione, Rafe trovò la forza di prendere la mano di Rachel. I loro occhi si incontrarono, e per un momento sembrava che tutto il resto fosse svanito.
“Ti amo, Rachel,” sussurrò, la sua voce debole ma sincera.
Rachel sentì le lacrime premere dietro i suoi occhi, ma si costrinse a non piangere. “Non dire una parola,” disse con un sorriso triste. “Non è finita. Devi restare con me. Devi combattere.”
Rafe sorrise debolmente, chiudendo gli occhi mentre il dolore lo travolgeva di nuovo.
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Senza Preavviso. -Rafe
RomantikRachel, cosa le accadrà ad Outer Banks? Beh la scelta migliore non è stata innamorarsi del "cattivo ragazzo" Rafe Cameron.