La serata era tranquilla al rifugio. L’aria salmastra dell’oceano entrava dalle finestre aperte, e il suono delle onde che si infrangevano contro la costa riempiva il silenzio. Rachel, JJ, Sarah, Pope e Kiara erano seduti intorno al fuoco, parlando sottovoce dei piani per il giorno successivo. Rafe era più in disparte, seduto su una vecchia sedia di legno vicino alla porta. Il suo sguardo vagava oltre il gruppo, fisso nel buio che avvolgeva la foresta.
Il rifugio, costruito con materiali recuperati e nascosto nella vegetazione, dava a tutti un senso di sicurezza, anche se sapevano che la minaccia era sempre dietro l'angolo. Da quando si erano messi contro Ward Cameron, il pericolo era diventato parte della loro vita quotidiana.
Mentre il gruppo parlava, Rachel non riusciva a scacciare una sensazione di inquietudine. Aveva la netta impressione che qualcosa fosse in agguato. Si avvicinò a Rafe, cercando di leggere il suo volto.
"Tutto bene?" gli chiese sottovoce, sedendosi accanto a lui.
Rafe annuì, anche se non sembrava del tutto convinto. "Solo un po’ di tensione. Mi sembra troppo tranquillo, non trovi?"
Rachel lo guardò, condividendo il suo sospetto. "Sì, lo penso anch'io."
Fu in quel momento che un rumore improvviso proveniente dall’esterno li fece scattare in piedi. Un fruscio tra gli alberi, seguito da passi pesanti che si avvicinavano al rifugio. JJ fu il primo a reagire, alzandosi rapidamente e facendo segno al gruppo di restare calmo.
"Ci siamo," disse, con il volto serio. "Restate tutti qui."
Pope e Kiara si guardarono preoccupati, mentre Sarah si avvicinò al fratello. "Rafe, che cosa pensi che stia succedendo?"
Prima che potesse rispondere, una figura scura apparve alla finestra. Fu un attimo, ma abbastanza per far sì che tutti si mettessero in allerta. JJ si mosse verso la porta, ma Rafe lo fermò con un gesto della mano. "Aspetta. Non sappiamo chi sia."
Un altro rumore, questa volta più vicino. Qualcuno stava cercando di entrare. Le finestre tremarono quando una mano colpì il vetro, ma non si ruppe. Era chiaro che non si trattava di un semplice visitatore. Rachel sentì il cuore accelerare, ma cercò di mantenere la calma. Sapevano che sarebbe potuto accadere, che sarebbero stati trovati prima o poi.
Rafe prese un respiro profondo, cercando di mantenere la voce bassa. "Dobbiamo uscire di qui. Non possiamo affrontarli direttamente."
JJ sembrava voler reagire diversamente, ma dopo un’occhiata a Sarah e Rachel, si arrese. "Ok, ma facciamo in fretta."
Pope e Kiara si alzarono in silenzio, pronti a muoversi. Il piano era chiaro: uscire dal retro e usare la vegetazione per nascondersi, sperando di allontanarsi prima che i nemici capissero dove fossero diretti. Rafe guidò il gruppo, tenendo sempre un occhio fuori dalla porta, mentre JJ si mise a chiudere la strada dietro di loro.
Mentre uscivano dal retro del rifugio, sentirono voci maschili provenire dall’entrata principale. Le parole erano confuse, ma il tono minaccioso era inequivocabile. Rachel afferrò la mano di Sarah, cercando di trasmetterle un po' di sicurezza. Le due si mossero velocemente tra gli alberi, seguendo gli altri verso una piccola radura nascosta più in alto lungo la collina.
Il gruppo si fermò per qualche secondo, nascosto tra la vegetazione. Sentivano i loro inseguitori muoversi dentro il rifugio, rumori di oggetti spostati e vetri che si rompevano. Il cuore di Rachel batteva forte, ma il gruppo rimase in silenzio. Sapevano che la loro unica possibilità era aspettare che i nemici perdessero le loro tracce.
Dopo diversi minuti che sembrarono ore, le voci all’interno del rifugio si fecero più distanti. I rumori cessarono, e lentamente, i nemici sembravano allontanarsi. Rafe guardò JJ, che annuì. Sembrava che, per ora, il pericolo fosse passato.
Rachel si accasciò contro un albero, tirando un sospiro di sollievo. "È finita?"
"Per ora," rispose JJ, ancora all’erta. "Ma dobbiamo trovare un nuovo nascondiglio. Questo non è più sicuro."
Il gruppo si guardò, sapendo che avevano scampato il pericolo, ma solo temporaneamente. Il rifugio, che fino a quel momento era stato il loro posto sicuro, ora non lo era più. Dovevano andarsene, e in fretta.
"Abbiamo bisogno di un nuovo piano," disse Pope, cercando di ragionare con calma.
Rafe si avvicinò a Rachel, lo sguardo preoccupato. "Non ti succederà niente, te lo prometto," disse a bassa voce.
Rachel annuì, ma sapeva che la promessa era fragile. Le cose stavano per diventare molto più complicate, e il loro viaggio era tutt'altro che finito.
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Senza Preavviso. -Rafe
RomanceRachel, cosa le accadrà ad Outer Banks? Beh la scelta migliore non è stata innamorarsi del "cattivo ragazzo" Rafe Cameron.