III

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Ottobre 1998

Un anno dopo circa, tra me e Fede non era cambiato proprio niente. Intanto nel nostro quartiere erano arrivati dei nuovi amici e si divertivano a sfotterci, gridando, quando noi passavamo insieme, fidanzatini! Fidanzatini!. A Fede dava fastidio e spesso lo dovevo trattenere per non far accadere una rissa. Invece a me non faceva né caldo né freddo. Mi importava solo di giocare e di proseguire per la mia strada. Quell'anno però era l'ultimo che passavamo alle elementari, e presto avremmo cambiato scuola. Sempre insieme però. Fede aveva appena scoperto un nuovo tipo di musica ed ora era l'unica che ascoltava: il punk. A me non piaceva molto, ed inoltre non avevo bisogno di ascoltarla. A me piaceva leggere, capire, cercare di immaginarmi in un libro, in un racconto o magari in un' altra realtà. Quell'estate eravamo riusciti ad andare al mare insieme, e alla fine i nostri genitori ci avevano ringraziato Perché anche loro si erano diverititi da matti. Mio papà, Giulio e mia mamma, Libby ci avevano comperato un gelato pieno di panna e ne avevano poi approfittato per farci delle foto. Quel pomeriggio di ottobre, io e Federico stavamo sdraiati sull'erba a guardare le nuvole, che ormai erano sempre più scure e grige. "Fede? Secondo te pioverà?" "Credo proprio di sí" "dobbiamo rientrare allora, rischiamo di bagnarci" "restiamo un altro po' e poi ce ne andiamo" così mi girai sulla pancia e guardai il campetto di fronte a me. Una decina di ragazzini della nostra età, era intenta a giocare a calcio, tutti sporchi di fango ed erba. "Fede?" "si?" "Perché tu non giochi a calcio?" "non mi piace sporcarmi in quel modo" "ma tu non guardi nemmeno le partite" "te l'ho detto Mare, non mi piace."
Provavo ad immaginare un Federico che giocava con loro, ma forse non giocava Perché quei ragazzini lo prendevano sempre in giro per la sua statura, o per il fatto che giocava sempre con me.
"Andiamo a giocare a casa mia?" avevo detto mentre mi alzavo da terra "e a cosa?" "boh.. Alla famiglia! Possiamo usare anche l'acqua per fare finta che é il thé!" "siii! Io porto le figurine e facciamo finta che sono i soldi!! Dobbiamo essere ricchi!".
Dopo un'ora, eravamo a casa mia e stavamo giocando. "Fede io faccio la mamma e lavoro, voglio cantare e fare la fotografa." "si tanto canti bene, io faccio il benzinaio" "okay, come chiamiamo nostro figlio?" "Non lo so, se é un maschio Alex" "e se é una femmina Scarlett" avevo dichiarato contenta di quel nome. Noi in quello che dicevamo ci credevamo proprio.
"Mare, noi due da grandi ci sposeremo, così avremo tazzine vere, e una casa vera" aveva affermato mentre giocavamo, "che ne sai? Abbiamo 9 anni..." avevo detto io mentre fingevo di versare il caffé in una tazzina senza il manico. "Semplice Mare, é tutto più bello quando giochiamo insieme, ed io voglio una vita bella."

Ma buonaseraaaa!!! Ecco il 3° capitolo. La storia é solo all'inizio eh!! Tra un po' cresceranno e magari vi ritroverete con i personaggi. Spero che vi piaccia anche perché é un po' diversa dall'altra ff che ho scritto. Inoltre se avete consigli ditemi tutto. Se vi piace votate e se per favore mi fate trovare qualche commentino mi farà più che piacere!! Un abbraccio gianni!❤

Fedez22†

Io tua, tu mio. •Fedez•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora