IV

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Agosto 2000

Era l'estate tra la prima e la seconda media, quando mi vennero per la prima volta le mestruazioni. Avevo avuto per un'intera settimana dolori per tutto il corpo e un leggero mal di testa. Mia madre diceva che era normale e che stavo crescendo. Il mio corpo stava cambiando e anche le cose tra me e Federico. Ora avevo vergogna di farmi vedere mezza nuda da lui, e Fede invece era diventato più alto di me. Non ero mai stata altissima, ma media, e per un bel periodo ero alta quanto lui.
Quella mattina però nella nostra piazzetta il negozio di fumetti aveva lo sconto del 50% e quindi Fede aveva perso due ore al telefono con me per convincermi ad andare a comprare i fumetti. Ed io che non sapevo dirgli di no (o almeno fino ad un certo punto) avevo accettato di andare in quel negozio, fare la fila sotto il sole di agosto, guadagnarmi spintoni, e comprare un maledetto fumetto. Intanto i dolori non si calmavano, e mia madre era uscita per fare la spesa. Mio padre invece era seduto su divano a guardare il televisore. "Ehi, Amy!!,esci?" "papà non chiamarmi Amy, il mio nome é America.." dissi sbuffando mentre bevevo un bicchiere d'acqua. "Ti senti poco bene?" "sempre dolori.." "stai crescendo.." "lo so!" sbottai e me ne uscii di casa. Ero di malumore contro la mia volontà. In strada faceva caldo, e i bambini delle case erano in giardino a giocare spruzzandosi l'acqua addosso. Fuori casa di Federico vidi Silvia che usciva dal cancelletto e si diresse verso il parco. Aumentai il passo e corsi a Casa sua. "Buongiorno Mare, andiamo?" "che ci faceva Silvia qui?" "é venuta a chiedermi se volevo giocare con lei" "vabbe".
Arrivati in piazza rimasi sbalordita dalla fila che c'era fuori al negozio. "Oddio che fila!" "uffa..." povero fede voleva davvero i suoi fumetti. Ci mettemmo in fila e lui iniziò a spiegarmi cosa voleva comprare e le storie dei vari fumetti. Io lo ascoltavo ma all'improvviso iniziai a sudare e il caldo che sentivo prima si raddoppiò di colpo. Poi i dolori alla pancia si fecero sempre più strani e atroci, finché di botto sentii come se qualcuno mi avesse rovesciato un piatto di minestra calda nei pantaloni. Mi bloccai, e guardai Federico, lui però era intento a guardare la fila avanti a noi. "Fede io torno a casa. Non ce la faccio più." "ma come?? Dai siamo arrivati!" "no! Devo andare" e corsi a casa. Fortunatamente papà era uscito ed ero sola. Mi cambiai e dopo un po' rientrò mia madre. "Mà.." "America, ti sono venute?" annuii, "auguri amore mio" AUGURI!?!? IO ERO STATA MALISSIMO E LEI MI FACEVA GLI AUGURI?? mistero...
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Febbraio 2001

Io e Fede iniziavamo a cambiare, spesso dalla sua bocca uscivano parole cattive, e volgari. Sua mamma non gli diceva niente, o almeno quando lo sentiva. Io non volevo diventare come gli altri e gridare quelle parole. Alcune non ne conoscevo il significato, altre sapevo che erano brutte. Ma un giorno Federico ed io litigammo proprio per questo. "Cazzo! Non si carica internet!" "non c'é bisogno che gridi quelle parole. Se non vuole andare, non và" "tu sta zitta Mare... Sei una palla" rimasi in silenzio ma lui ricominciò a sparare parolacce "non sentirti figo solo Perché dici queste parole" "oh ma la finisci?? Vaffanculo Mare!" non mi aveva mai mandato a Fanculo... Non mi aveva mai detto quelle cose brutte. Spesso solo agli altri che lo sfottevano... Ma.. Mai a me. Gli occhi pizzicavano, ma non volevo piangere, così me ne andai da casa sua, in silenzio. Dopo quel giorno Federico si scusò ed io "crescendo" insieme agli altri avevo iniziato a dirle anche io, ma con fede solo per scherzo. Se questo voleva dire crescere...
Una domenica mattina ero in bagno e mi stavo pettinando quei lunghi capelli castani, quando bussò il campanello. Dopo un po' mi ritrovai Federico davanti. "Buingiorno!" "Mare devo farti vedere una cosa bellissima!!" "cosa?? Vieni sediamoci sul letto" cacciò dalla tasca un fazzoletto e lo aprì. Dentro c'era un bullone credo.. O un anello troppo piccolo. Non seppi spiegarlo. "Hem.. Tutto qui?" dissi guardandolo interrigativo "come tutto qui!? É un dilatatore! Ed é bellissimo!" "dilatatore?" "si! É una specie di orecchino che ti allarga i lobi" "che schifo!" "ma come che schifo! É bellissimo! Da grande me li farò allargare" "ahah tu sei matto" "questo però lo tieni tu" "ma non voglio un orecchino così!" "hai una catenina?" 'si aspetta" aprii il cassetto della scrivania e presi una catenina d'argento che doveva appartenere a chissà quale altra collana. "Tieni" gliela porsi e lui ne fece una collana. Il dilatatore era un ciondolo ed era davvero figo. "Wow.." dissi mentre me la metteva. "Mi piace un sacco."

Ecco un altro capitolo!! Spero vi piaccia!! Votate e commentate! Un baciooo❤
Fedez22†

Io tua, tu mio. •Fedez•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora