Quella mattina mi alzai prestissimo. Io e Fede avevamo dormito nel mio letto, ma distanti. Mi ero alzata silenziosamente per non farlo svegliare, e in 20 minuti ero pronta per uscire. Avevo deciso di stare lontana da Federico. Soprattutto dopo quel pensiero perfettamente strano che mi aveva offuscato la mente ieri notte. Presi Gioia con me e la portai al parco. Sopra Milano, come sempre, era calata la nebbia. L'erba bagnata dalla rugiada umidiva le zampette della mia gattina, che a sua volta mi bagnava quando la prendevo in braccio. Chiamai Matteo ma non rispondeva. Navigai sui vari social e contattai Jenna.
Io: heiiii
Jen: wowo! Ti sei fatta sentire!
Io: scusami. Brutto periodo
Jen: come mai??? Qualcosa con Federico?
Io: come lo sai!?
Jen: lo sanno tutti, ma non parlo, sennò ti incazzi e te la prendi con me..
Io: ieri ho immaginato un suo bacio
Jen: oh...
Io:ora mi sento in colpa, Matteo é un così bravo ragazzo... Sono una persona orribile..
Jen: tesoro é stata pura immaginazione, mica un vero bacio!! Dai su col morale
Io:dici?? Dormiamo pure nello stesso letto Perché casa sua é k.o per via dei tubi dell'acqua...
Jen: giulia?? Lo sa???
Io:credo di si!! Cioé... Non lo so, Matteo lo ha saputo ieri e... Si é stizzato..
Jen: vedi di non fare guai...Posai il telefono in tasca "ehi sacco di pulci! Andiamo a mangiare qualcosa?" dissi riferendomi a Gioia che stava scavando.
Erano le 7 e mezza quando entrai in un bar con Gioia nascosta nella borsa. "Un cappuccino e un cornetto al cioccolato bianco" presi posto a tavola e iniziai a mangiare. Il bar era vuoto e mi ricordai della prova di chirurgia di Matteo. "Che ne dici?? Andiamo a dargli il buongiorno?" sussurrai alla peste che emise un piccolo miagolio. Finii la colazione e comprai due cornetti per Matteo. Cercai di ricordarmi dove fosse casa sua e dopo aver guardato vari citofoni riuscii a trovare il suo.
Casa sua non aveva un cancello, era una di quelle casette a piano terra con un grande portone. Alcuni alberi circondavano la dimora e un laghetto con 2 papere si trovava poco più in là da un gruppo di cespugli che a prima vista sembravano spinosi. Tutto questo probabilmente era lavoro di sua madre, Perché da come mi aveva raccontato matteo, la madre amava la biologia e tutto ciò che c'entrava con la natura. Bussai due volte e attesi. Bussai di nuovo e sentii un vago "arrivo!!" e una risatina. La porta si spalancò e vidi Matteo in mutande con i capelli spettinati e vagamente sudato. "Buongiorno scusami non pensavo dormissi ancora" dissi imbarazzata, lui però più che imbarazzato sembrava preoccupato, "va tutto bene Matt?" chiesi, "matteo vieniiiii" sentii una voce femminile provenire dall' interno, e un'espressione interrogativa comparve sulla faccia, ma si trasformò in rabbia quando una ragazza bionda e rifatta uscì dalla sua stanza con addosso un accappatoio "ciao carina, cosa c'é?" mi chiese appoggiando la testa sulla spalla di Matteo. Ingoiai inutilmente e quando le lacrime cercavano di uscire dai miei occhi, mi trattenni per non dargli soddisfazione, "chi é lei?" chiesi così piano che nemmeno io riuscii a sentirmi "America posso spiegarti tutto" mi rispose cercando di prendermi il polso "non toccarmi! Non ho bisogno di spiegazioni,bella la lezione di chirurgia vero? O dovrei dire ginecologia?" mi girai di spalle e me ne andai lasciandolo sulla porta. Buttai la busta con la colazione in un cestino per l'immondizia e mi accorsi che stavo piangendo solo quando una lacrima salata cadde sulla mia t-shirt. "Miao" "tranquilla gioia, passerà".
Ritornai al parco e questa volta mi nascosi dietro un albero, dove spesso giocavo da piccola. Non potevo crederci. Ed io che mi ero sentita in colpa per aver immaginato di baciare un altro, lui invece se la spassava con una presa a caso nei locali qui vicino. Il parco non era più deserto. Alcuni bambini giocavano e dondolavano sulle altalene. La città iniziava a farsi più caotica e le macchine avevano iniziato a formare il solito traffico metropolitano. Controllai l'ora: 10:26. La batteria del mio iphone al 3% minacciava di spegnersi. Mi asciugai le lacrime e mi arrivò una chiamata di Federico. La ignorai e buttai il cellulare nella borsa. Non potevo dargli retta. Sarei impazzita prima o poi. "É tuo???" chiese una bambina indicando il gattino "oh, si, si chiama Gioia" "che bel nome!! Pure io mi voglio chiamare Gioia!" "Perché? Come ti chiami?" chiesi curiosa "Bella, e tu??" "io mi chiamo America piacere" mi diede la sua piccola manina e sorrise. Aveva i capelli rossi e gli occhi di un verde smeraldo, e il suo nome era davvero azzeccato, era davvero bella. "Quanti anni hai??" "sette e mezzo tu sei molto più grande!" "si ne ho 26". A quel punto dietro di noi apparve un ombra "fedez!" esclamò Bella "tu sei quello che canta!!" lui sorrise e annuì "ti dispiace lasciarmi sola con questa fuggitiva?" disse alla bambina che fece sí con la testa e corse a giocare con gli altri. "Posso?" indicò il posto libero vicino a me, "si..."
Prese Gioia fra le sue braccia e si sedette al mio fianco. "Perché piangevi?" "non piangevo" "si invece, guarda Gioia era testimone!!" scherzò "sono andata da Matteo e l'ho trovato con un'altra..." mi guardò negli occhi "lo sapevo che non ti meritava, giuro che gli spacco la faccia" disse abbracciandomi "lascialo perdere... Domani andremo con Rebecca e ti farò divertire così tanto che mi chiederai di non romperti più" aggiunse, "é uno stronzo! Figlio di puttana!!" gridai piangendo ma lui mi tappò la bocca, "é un figlio di puttana okay ma non urlare" sussurrò "gli daremo una lezione più in là okay?"
"Grazie fede.. Ci sei sempre" "si Mare, ma devi dirmi Perché stamattina te ne sei andata, e Perché non hai risposto al cellulare" dichiarò serio "volevo andare da Matteo... E poi si é scaricato il cellulare" mentii. Lui mi strinse ancora di più come quella volta che papà morì. Mi aveva consolata e tirata su di morale. Una lacrima scese una dopo l'altra, bagnando la sua maglietta. Avvicinò il suo viso al mio e con il pollice asciugò l'ultima delle tante lacrime. E in quel momento, baciarlo non mi sembrava più tanto strano.Scusate il ritardo, dovevo pubblicarlo stamattina ma mi hanno interrotto 288273828182 volte. Come vedete Matteo é uscito dalla vita di Mare, o almeno sembra così. Spero vi sia piaciuto
Ciauuu❤❤
Fedez22†
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Io tua, tu mio. •Fedez•
Fanfiction"Da grandi ci sposeremo, così avremo tazzine vere e una casa vera." aveva affermato Federico una mattina mentre giocavamo a fare la famiglia. "che ne sai? abbiamo 9 anni.." avevo detto io mentre fingevo di versare il caffé in una tazzina senza il ma...