Non potevo crederci. Avevo provato a cantare più volte a New York ma non mi avevano mai dato tanta importanza. Uscii di casa e mi avviai al bar. Vivian era già lì, anche Perché poi sarebbero subito partiti.
In quel momento stavo davvero iniziando a pensare di andare con Federico a Grugliasco. "Buongiorno" dissi andandomi a sedere vicino a Luca. C'erano Federico, Mattia Vivian e i musicisti. "Ahhh eccoti!!! Cameriere?? Un caffé per questo nuovo prodigio!" gridò Sopraman, "congratulazioni America, sul serio!" mi disse Luca guardando Federico che sorrideva passandomi la rivista "ti voglio ai miei concerti. Non solo per one last time. Se a Vivian sta bene, potete aiutare me e Sopra" disse serio, il cameriere mi portò il caffé ed io iniziai a far amalgamare lo zucchero nella bevanda calda. "Hem... Ragazzi... Io ho solo provato, il patto era di farlo solo una volta, e poi soffro d'ansia, il palco non sarebbe il mio spazio ideale.. É per questo che sto dietro l'obbiettivo della macchina fotografica" "ma i fans ti adorano!! Hanno intervistato queste ragazzine che erano nei negozi di musica per ascoltare questa canzone, per avere più notizie!" protestò Mattia "Sopraman ha ragione, Ame sei bravissima e poi hai anche studiato canto a New York!" aggiunse Vivian elettrizzata ma allo stesso tempo preoccupata per la mia scelta. Finii il caffé velocemente per non sembrare nervosa.
"Vieni" disse Fede alzandosi "facciamo un giro, tra un quarto d'ora devo partire" mi afferrò per un braccio e uscimmo dal bar. L'aria intorno a noi si era fatta più calda, il sole bollente di luglio mi sfiorò la pelle che iniziò a bagnarsi di sudore. Io e Federico iniziammo a passeggiare nei dintorni, ci sedemmo su una panchina e per tre minuti non spiccicammo parola, tempo che a me sembrò un' eternità. "Sai che dobbiamo parlare..." iniziò ed io annuii capendo a cosa si rivolgesse, "quella notte... Principalmente non so Perché l'ho fatto. Io amo giulia e non vorrei perderla, so che tu non la pensi come me, ma lei é una ragazza diversa dalle altre... Io e te, Mare, ne abbiamo passate di cotte e di crude da piccoli ed é per questo che ci siamo legati. Mi spiace di averti baciato, i-io non so cosa mi sia preso e ti chiedo scusa..." mi guardò negli occhi "h-hai.. Hai perfettamente ragione, lo so che é stato un errore" sorrisi falsamente e guardai un uccellino che era appena arrivato ai piedi di un albero. "Sono contento che non sei delusa, so come sei fatta, non ti illudi riguardo queste cose... E scusami se ti ho ignorato in questi giorni, é stato un periodo difficile..." guardò la punta delle sue puma e grattò i piedi sull'erba del parco, "non preoccuparti" non volevo dirgli questo. Volevo in qualche modo dirgli che non doveva comportarsi in questo modo, che se non amava non doveva illudere e che era uno stronzo di prima categoria. Io ero una ragazza, come tutte le altre, io ci avevo messo speranza, invece lui mi aveva appena sbattuto in piena faccia la realtà. Amava Giulia ed era giusto così.
Provai a dirglielo ma le parole mi morirono in gola e lui cambiò argomento. "Ora che mi hai perdonato scordiamoci tutto e vediamo di convincerti a cantare" disse, si come no, avrei dimenticato tutto sicuramente. Era stato come buttare tutto nel cesso. Mi aveva non solo ferita ma privata del mio orgoglio. Mi alzai di scatto "ehi va tutto bene?" mi guardò dal basso. Gli occhi iniziavano a pizzicarmi e sentivo l'amaro in bocca. Mi sfiorò la mano e le cosidette farfalle iniziarono a ballare nel mio stomaco. Non potevo essermi innamorata del mio migliore amico, anche se ormai Vivian e Denny lo avevano detto fin dal principio quando io nemmeno ci facevo caso. "Si va tutto bene, mi sono appena ricordata di essere allergica a queste piante, devo prendere un antistaminico. Riguardo domani probabilmente ci sarò. Buona fortuna per stasera." non gli diedi tempo di rispondere che mi allontanai portando le mani vicino al viso per cercare di calmare quel bruciore nato dal suo tocco.
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La sera, mi buttai sul divano con il pc per modificare alcune foto di Gué e Giulia. Dovevano essere pronte per la prossima settimana, ma non avevo niente da fare quindi meglio portarsi avanti il lavoro.
Il barra delle notifiché si illuminò di colpo, facendomi capire che qualcuno mi scriveva da facebook.
Libby D22: "America!! Hai ricevuto il mio regalo?? Spero di si!!"
Mia madre mi aveva inviato un pacco??
Un ricordo mi offuscò la mente, ma certo!! Vivian mi aveva portato la rivista e un pacco che avevo lasciato in cucina. Una volta trovato il pacco iniziai a scartarlo, c'era un biglietto con scritto "con amore, tua mamma" aprii la scatola bianca e un corpetto a cuore comparve davanti ai miei occhi. Spostai la carta e tirai fuori il vestito. Era blu notte, ricoperto di brillantini, la gonna era leggera e di tulle corto a metà coscia, un po' sopra al ginocchio. Lo poggiai leggermente sul mio corpo attenta a non rovinarlo e mi guardai allo specchio. Quel colore metteva in risalto la mia pelle chiara, e anche con i capelli in disordine e il trucco rovinato mi sentivo bellissima. Lo sistemai accuratamente nella scatola e trovai un altro pacchetto molto più piccolo dell'altro. "Da tua nonna Sharon che per il tuo ventiseiesimo compleanno ha provato a regalarti un paio di scarpe ma dovevo spedirlo dopo il regalo di tua madre e non mi andava!! Spero che ti piacerà comunque. Appena torni a New York ti compro dei tacchi bellissimi!!!!!" sempre pazza la mia nonnina, risi ed iniziai ad aprire il suo regalo. Era una collana abbinata certamente al vestito, un punto luce che pur essendo piccolo si notava tantissimo. Chiusi la scatola e presi il telefono.
"Mamma?" "America!! Che bello sentirti!!" "mamma grazie! Il vestito é perfetto! La collana poi ci va benissimo!" "allora lo hai ricevuto! Mi stavo seriamente preoccupando! Tutto bene come stai" "hem bene dai, un po' incasinata con il lavoro ma bene" "sono contenta! Ti passo la nonna, un bacio amore mio!" "ciao mamma" sorrisi.
"Nipote!! Finalmente ci pensi!!" "Nonna!! Non sai quanto mi mancate" "anche tu tesoro!! Non vieni?" "nonna non so, vedrò con il lavoro..." "America va tutto bene?" "si nonna Perché?" "non so, non é che la mia nipotina si é innamorata??" "COSA!? NONNA NO!" "a me sembra di si, chi é il fortunato??" "é fidanzato nonna..." "ah! Visto?? L'hai ammesso!" " no nonna non é vero!!" cercai di giustificarmi, avevo davvero ammesso di amare Federico?
La nonna parlava dall'altro capo del telefono ma io avevo già smesso di ascoltarla iniziando a pensare al discorso di stamattina. Qualcuno bussò alla porta e mi risvegliò dai miei pensieri "nipote mi stai ascoltando?" "no, cioé si nonna, stanno bussando alla porta, ci sentiamo, salutami la mamma, buonanotte" chiusi la telefonata e andai ad aprire.
"Rebecca! Che ci fai qui??" "nulla cioé sono tutti in tour e volevo divertirmi prima di ritornare a studiare! Ho portato le patatine!".
Ci buttammo sul divano e iniziammo a mangiare guardando delle stupide pubblicità "allora, domani parti anche tu?" mi chise riempendosi la bocca di cibo "non ne ho idea, sono le dieci di sera e non ho preparato niente, penso sia meglio che la 'ragazza sconosciuta con la voce da angelo' rimanga nascosta" dissi mimando le virgolette con le mani, "dici sul serio?? Sei una pazza squilibrata america!! Hai un opportunità unica!" cinguettò lanciandomi una patatina "oggi ho parlato con Federico..." mi guardò sorpresa, intuendo già il discorso. "Noi ci siamo baciati..." "era un obbligo America, e poi Giulia non lo verrà a sapere" "no Rebecca... Oltre all'obbligo...." "cosa?? Hai baciato fe-" la bloccai tappandole la bocca con le mani dato che aveva iniziato ad urlare "zitta! Non l'ho baciato io, mi ha baciato lui, prima che venisse giulia mi ha portato in piscina nel cuore della notte e mi ha baciato..." Rebecca restò in silenzio ed io che ormai non potevo più mentire continuai "con lui ho provato delle emozioni stranissime, cose che non avevo mai pensato di provare, le farfalle nello stomaco esistono davvero..." mi alzai dal divano e mi diressi nel corridoio per guardarmi allo specchio, Rebecca mi seguì, "quando ho cantato con lui, tremavo... Peggio di come quando dovevo superare un'esame, e sono certa che la mia voce era diversa... Avevo una grinta dentro, spinta da queste emozioni... Io non lo so Reb... Forse.... Forse Vivian e Denny avevano ragione, forse mi sono innamorata del mio migliore amico...." Rebecca mi abbracciò, capendo da subito che Federico amava Giulia e che questo non sarebbe cambiato. "America... Non so cosa dirti" "non puoi dire niente, mi sento in colpa! Lui stamattina mi ha detto che non mi ama che lui e Giulia sono fatti l'uno per l'altra ed ha ragione! Non posso tornare da New York dopo una vita e dirgli che lo amo! Per questo non voglio cantare domani, sarebbe umiliante..." "Ame.. Io penso che Federico nei tuoi confronti non prova solo amicizia, c'é qualcosa di più, e non Perché ti ha baciata, ma Perché ti guarda in modo diverso, durante la cena quando ti ha presentato a Giulia, lui guardava solo e soltanto te. Ora come ora non puoi non realizzare un tuo sogno. Magari avrà così da fare che non passerete insieme nemmeno mezz'ora a parte il concerto, giulia sarà dai suoi per un po', non fate guai, vedi che vi dimenticherete..."
"Quindi devo andarci?" sussurrai "certo!! E poi luca ha bisogno della sua fotografa!! Chissà magari incontri qualcuno" disse maliziosa, ed io sorrisi "mia madre mi ha regalato un vestito, devo metterlo in valigia per domani sera" dissi sicura "allora muoviamoci!! Ti aiuto a preparare tutto!" esclamò spingendomi in camera mia.America ha dichiarato di amare Federico, ma lui purtroppo ha occhi solo per Giulia. Rebecca che vorrebbe essere dalla parte della ragione -quindi che giulia e Federico devono stare insieme- é tentata dal fatto che vuole aiutare Mare. La nostra protagonista inoltre proverà a cantare insieme a Fedez Vivian e Sopraman. Speriamo bene!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!!
Un bacio❤
Fedez22†
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Io tua, tu mio. •Fedez•
Fanfiction"Da grandi ci sposeremo, così avremo tazzine vere e una casa vera." aveva affermato Federico una mattina mentre giocavamo a fare la famiglia. "che ne sai? abbiamo 9 anni.." avevo detto io mentre fingevo di versare il caffé in una tazzina senza il ma...