"Allora sei diventata una cantante?" mi chiese Luke divertito "nono assolutamente, sono una fotografa e lo sai meglio di me" affermai ridendo "beh allora posso fare un giro per il centro commerciale in centro con la mia amica fotografa?" disse mettendo il suo braccio attorno al mio collo, "certo!".
Non ero più abituata alla folla di New York, Milano era sempre affollata certo, ma non come questa città americana. Avevo paura di perdermi e mi aggrappai al braccio di Luke. "Ora che ci penso non ti ho regalato niente per il tuo compleanno" sussurrò dietro di me mentre io guardavo le vetrine dei negozi "non c'é né bisogno, piuttosto vediamo di mangiare qualcosa sto morendo di fame!!" dissi prendendolo per il polso ed entrando nel mcdonald's.
"Pago io" "no Luke, aspetti signore" dissi cercando di dare i soldi al cassiere ma Luke era più alto di me e già aveva ricevuto lo scontrino, "non sei obbligato a pagarmi il pranzo, ho un lavoro adesso" spiegai mentre prendevamo posto "mi sei mancata Erica" mi bloccai, Luke era sempre stato stronzo, non con me, ma con le ragazze in generale. Sorrisi per ringraziarlo "anche tu Luke" affermai mentre iniziavamo a pranzare."Stai continuando gli studi?? Hai 28 anni!" rimasi sorpresa "lo so, ma voglio diventare un bravo avvocato" "luke non hai il look adatto.. Non ti ci vedo in giacca e cravatta" risi finendo le mie patatine "non c'entra il look, più che altro devo trasferirmi" tossii e bevvi un sorso di coca cola "cosa?? E me lo dici così? Non vendicarti per il fatto di Milano Luke..." "no Erica ascoltami, vengo con te... Cioé non con te, ma a milano. Non so se studierò lì o intraprenderò la carriera lì, anche se come stilista sono bravo..." rimasi stupita... Luke principalmente voleva fare lo stilista, e spesso mi aveva aiutato a vestirmi, ecco Perché non ce lo vedevo a fare l'avvocato. "Luke sono tua amica, e come tale ti dirò che Milano é la città perfetta per diventare stilista, lascia perdere l'avvocato! Non voglio un amico leccapiedi!" ridemmo insieme ed il cellulare mi squillò "scusami" presi il cellulare e risposi "Pronto?" e Luke iniziò a ridere sentendomi parlare in italiano "Mare tutto bene??" "Federico ciao! Si bene, da te?" "bene, da te sono le due mi pare" "si ahaha da te le otto, sto iniziando ad odiare il fuso orario giuro" affermai cercando di fermare Luke che mi stava facendo il solletico "basta ti prego!" gli dissi ridendo "mare? Con chi sei?" chiese divertito Federico "ah, scusami, sono con Luke al mcdonald's e sta un po' di confusione" "ah capisco, allora non ti disturbo, ci sentiamo, ciao" "ciao fed-" non mi diede il tempo di finire la frase che staccò la chiamata.
"Sei uno stronzo!!" gridai lanciando una patatina su Luke "eh no! Mo ti rovino" iniziai a camminare velocemente cercando di sfuggire a Luke che però mi raggiunse subito abbracciandomi. Non eravamo mai stati così intimi, e questo mi preoccupava, ma nonostante ciò ero contenta di essermi riavvicinata a lui.Il giorno dopo io Jenna e Luke ci organizzammo per fare joking nel solito parco. Il mio corpo fortunatamente non ne aveva necessariamente bisogno ma era per puro divertimento. Legai i capelli in una coda e mi avviai a casa di jenna.
"Non vieni?" "no Ame scusami ma ho il mal di gola e il raffreddore, forse ieri non dovevo fare il turno di notte" "va bene tranquilla, rimettiti!" dissi salutandola e avviandomi verso il parco, dove Luke mi stava aspettando.
"Ehi!" mi salutò da lontano alzando la mano destra, la maglia bianca faceva intravedere gli addominalo scolpiti, e in quel momento mi chiesi se non ero troppo normale per fare joking con lui.
"Jenna?" "oh, é malata, raffreddore, credo si sia beccata l'influenza" "povera..." "ma, raccontami come mai non state insieme? Vi vedo affiatati" chiesi mentre iniziammo a correre intorno al laghetto, "non é che non mi piace, e non ci siamo mai odiati, semplicemente non é il mio tipo, ed io non sono il suo, tu piuttosto, ieri non mi hai detto con chi hai parlato al telefono" sorrise imbarazzato "con Federico, il mio migliore amico"la bocca mi si fece amara, e cercai di non pensarci. "Qualcosa di più?" "No Luke! Ma come ti viene in mente, é fidanzato.." "ho capito... E non hai nessuno?" "no, non credo che io sia molto fortunata in amore" "Perché? Cavolo al liceo erano tutti ai tuoi piedi!" scherzò "beh al liceo! Ora invece mi capitano solo idioti..." "chi é che ti ha fatto del male Erica?" "un ragazzo circa due settimane fa, e smettila di chiamarmi Erica!" protestai avvicinandomi alla fontanella per bere. Ero completamente sudata e avevo paura di avere un pessimo odore.
Ci sedemmo su una panchina a riposarci "non sono abituata" dissi affannata mentre Luke si divertiva da matti a vedermi sfinita. Si avvicinò e mi abbracciò "Luke! Puzzo di sudore... Per favore é per il tuo bene" "ahaha non é vero, profumi di lampone, come fa a piacerti solo quel bagnoschiuma!!" "ehi! Non criticare il mio bagnoschiuma! Noi donne siamo fatte così" scoppiammo a ridere. Molti anziani ci guardavano e sorridevano, alcuni bambini correvano per giocare a nascondino, mi sembrava di essere stata via per così tanto tempo, ma Federico mi mancava e di certo sarei tornata a Milano...
"A che pensi?" Luke mi risvegliò dai miei pensieri "a niente" "sorridevi, mi sono perso qualcosa??" "nono, ahaha assolutamente" "sei così bella quando sorridi America" era una delle poche volte che mi chiamava America. Sorrise e avvicinò le sue labbra alle mie, stampandomi un bacio veloce.
"Luke.... Cosa significa?" "jenna lo sa, ci siamo lasciati Perché dopo la tua partenza pensavo che lei avrebbe potuto sostituirti, ma non funzionava. Mi ha perdonato, ma io sono innamorato di te da quando ci siamo conosciuti."Buonpomeriggio!!! E soprattutto buon week-and!! Questa settimana non finiva più!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, se é così votate e lasciate un commentino carino per farmelo sapere!!
Un bacioneeee!!❤
Fedez22†
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Io tua, tu mio. •Fedez•
Fanfiction"Da grandi ci sposeremo, così avremo tazzine vere e una casa vera." aveva affermato Federico una mattina mentre giocavamo a fare la famiglia. "che ne sai? abbiamo 9 anni.." avevo detto io mentre fingevo di versare il caffé in una tazzina senza il ma...