VII

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Il giorno dopo mi svegliai con una faccia orribile. Non avevo dormito molto. Avevo paura della reazione di Federico e parliamici chiaro, non del fatto che ci sarebbe rimasto male, ma del fatto che magari non se ne sarebbe fregato proprio. Scesi giù a fare colazione "buongiorno Amy" "giorno mamma, non chiamarmi Amy, lo sai già" "mh.. Svegliata storta?" "e secondo te!?" la guardai con il massimo del disprezzo, ma quando mi servì la colazione mi sentii in colpa. Lo faceva soprattutto per me. Dopo fatto colazione mi avviai a casa di Federico. Lo trovai in giardino con le cuffie nelle orecchie. "Ehi Mare!" disse vedendomi davanti al suo cancello "giorno anche a te" si tolse le cuffie e mi venne incontro "mamma mi ha detto che ieri sei venuta, mi dispiace ero in giro con Silvia..." "ah no, non preoccuparti... Hem.. Possiamo parlare?" "dimmi pure" "non qui" mi guardò interrogativo e poi rispose "certo."
Andammo in camera sua e ci sedemmo sulle sedie davanti la scrivania.. "Dimmi tutto" "Fede... Non é semplice..." gli occhi iniziavano a pizzicarmi "sai che mamma non trova lavoro no?" "si.. E mi spiace tantissimo" "beh... Ha preso una decisione con mia nonna...dobbiamo... Dobbiamo... Trasferirci" lì scoppiai in lacrime "dove?!?" "A casa di nonna... In A-america..." "COSA!?!? ED IO NON ESISTO!?" "si che esisti fede... Non l'ho deciso io... Siamo come fratelli ma mia mamma non vuole sentire ragioni!!" "quando?" "hem....." "QUANDO VE NE ANDATE!? ANZI! QUANDO TE NE VAI!?" "per la fine di questo mese.." "cazzo!" "ti giuro io volevo fare l'artistico con te! Ci sentiremo sempre! Ti spedirò ogni giorno e-mail lunghe km!" "...non sarà lo stesso..." sussurrò alla fine, uscendo dalla sua camera sbattendo la porta. Sentii di sotto Tatiana urlare "Federico!!!" "non rompere i coglioni anche tu mamma!!" fu la sua risposta. Strinsi il bracciale con la F di Federico che avevo dal mio ottavo compleanno e la collana che mi aveva fatto con il suo dilatatore e feci scendere le lacrime che si erano formate nei miei occhi azzurri. Mi alzai asciugandomi e andai via salutando Tatiana e ringraziandola per aver mantenuto il segreto.

Da quel pomeriggio non vidii e né sentii Federico. Lo chiamai più volte ma rispondeva o Tatiana o Franco. Qualche volta ero andata a casa sua ma proprio quando arrivavo io lui era impegnato con il padre oppure era a casa di amici. Mi evitava. Intanto i giorni passavano e la partenza era vicina. La mia casa era praticamente vuota e mancava una settimana dal lasciare l'italia ed ad andare nel paese natale di mia madre. Lei si stava godendo tutti gli attimi che ci restavano. La nonna telefonava spesso che avvisare che gli ultimi pacchi spediti erano arrivati e che la mia camera era quasi pronta. Mi avevano accettato alla North e il primo ottobre avrei iniziato la scuola, anche se con molto ritardo. Federico era andato all'artistico e grazie a Tatiana avevo saputo che se la stava cavando, e sperava che avrebbe continuato almeno fino a 16 anni.
Federico si presentò a casa mia imbarazzato. Forse lo aveva mandato tatiana, o forse era venuto a salutarmi.. Non so. "Posso entrare?" "si certo" lo feci entrare e ci sedemmo in cucina sulle due uniche sedie rimaste. Era il 24 novembre. "Domani te ne vai allora..." "non ho scelta" dissi senza guardarlo. "Mi dispiace Mare... Il mio comportamento é stato stupido e immaturo.." "te ne sei accorto solo adesso??" "ti chiedo scusa..." "ti perdono" dissi abbracciandolo forte. "Sai che amo i tatuaggi no? Ho fatto qualche schizzo quando sono andato a prendere l'appuntamento per farmelo.." "te ne vuoi fare uno a 14 anni?!?" "sisi, comunque ti volevo dare questo disegno. Come regalo di addio... O magari un arrivederci." lo aprii e trovai due mani che formavano l'infinito "é bellissimo!" "grazie, tienilo e ogni tanto scrivimi eh" "sempre fede" parlammo poi del più e del meno senza nominare più il viaggio. Dopo un po' mamma comprò la pizza e Federico mangiò con noi. Verso le dieci si fece venire a prendere "allora ci si rivede Mare.." "a presto Federico" dissi, ma sapevo che non era affatto vero, "speriamo" salutò mia madre con un abbraccio e la ringraziò di tutto. Poi si avvicinò a me, mi prese la mano e mi diede un bacio sulla guancia. Cosa che non era mai successa, nemmeno ai compleanni. Mi sarebbe mancato tantissimo. Mi ero separata dalla mia metà.

Mi scuso Perché ho cambiato la data di partenza, perché se no combaciava col compleanno del nostro idolo e non stava bene. Ringrazio chi legge e auguro una buona serata!! Vi avviso che poi la storia si farà molto più interessante Perché questo é SOLO L'INIZIO carissimi Gianni! Spero vi piaccia.
Votate e commentateee❤
Un bacio!
Fedez22†

Io tua, tu mio. •Fedez•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora