19 Gennaio 2003
Il 19 Gennaio del 2003 persi un esempio che nella mia vita era stato troppo importante. Dopo scuola mia madre non mi era venuta a prendere. Così avevo aspettato un'ora sulle scale della scuola insieme a Fede. Dopo aver aspettato abbastanza, mi alzai stizzata e decisi di andare a casa del mio migliore amico. "Guarda che se tua madre passa non ti trova" "perché dovrei preoccuparmi che lei non mi trova quando sono io che non l'ho trovata?" detto questo Federico rimase in silenzio. Arrivati a casa di Fede la telefonai grazie a Tatiana che stranente era silenziosa. Squillò per molto e quando stavo per riattaccare rispose la voce di mia nonna Sharon. Ma.. La nonna era in america, come faceva ad avere il cellulare di mia madre? "Nonna??" "America tesoro scusami, non trovavo il telefono" "che ci fai al telefono?!" "america senti... Devo dirti una cosa..." "DOV'É MAMMA?? PAPÀ??" avevo urlato tanto da aver attirato l'attenzione non solo di Federico ma anche di Tatiana. "Hem.. Nipote... Libby é qui vicino a me. Ma.. Prometti che non urlerai.." "n-nonna..." "Giulio, tuo papà ha avuto un incidente.. Circa due ore fa, ora é in sala operatoria..." "p-papà? Il mio p-apà?" "si tesoro. Sono arrivata stamattina per farti una sorpresa dato che a Natale non ero venuta ma.. Tua madre é distrutta... Dove sei?" "....Da Federico......" "tesoro... Non sappiamo se ce la farà..." lì attaccati e scoppiai in lacrime. Tatiana corse da me, ma non sembrava sorpresa... La mamma molto probabilmente le aveva detto tutto, amiche come erano.. Fede era rimasto pietrificato. Corremmo in ospedale ma quando arrivai la nonna mi abbracciò tra le lacrime e lì capii. Papà, il mio eroe, il mio esempio, se n'era andato. Era andato via, e non mi aveva salutato definitivamente. La mamma giaceva addosso a Tatiana. I miei zii con la faccia sconvolta e stanca erano tutti intorno a mia madre. E Federico, che si sentiva estraneo a tutto questo, come mi sentivo io, era al mio fianco. Guardava le sue scarpe. E pianse. Pianse anche lui. Poco. Ma pianse. La sera decisi di dormire da Federico. Non mi andava di dormire senza sentire mio papà russare. Avevo smesso di piangere ed io e fede avevamo ricominciato a parlare normalmente. Quando però, mentre ero in bagno a lavarmi i denti, mi guardai allo specchio e ricominciai a piangere. Fede che probabilmente aveva sentito i singhiozzi, bussò "Mare?.." "..." "entro?" "...no...." "allora esci tu.." uscii e lo guardai. Gli occhi rossi e le lacrime salate rendevano le cose difficili. Ma Federico, il mio Federico, mi abbracciò. Forte. "Mare... Devi smettere di piangere... Per lui. Lo sai come funziona." "mi manca f-fé.." "manca a tutti.." rimanemmi fermi lì per dieci minuti. Quando poi andammo a letto, io non smettevo di piangere. Fede si sdraiò accanto a me e mi abbracciò dinuovo "piangi Mare, sfogati. É difficile lo so ma devi superarlo. Non oggi. Oggi sfogati."
Era andata così. A 13 anni avevo perso il mio adorato papà. Cosa che per un bel po' aveva reso le cose difficilissime. Mamma non riusciva a mandare avanti il lavoro e per un periodo fu licenziata. Poi trovò lavoro in un bar, ma pagava poco. Io lo sapevo. Mamma passava poco tempo a casa e la domenica dovevo pulirla io. A scuola avevo iniziato a mischiare scienze inglese e italiano. Fede andava meglio di me... L'esame lo diedi insicura e sotto stress ma uscii con 8 grazie al fatto che precedentemente nella mia vita avevo sempre studiato. Ora mi toccava la scelta del liceo. Una cosa difficile per un' adolescente. Quell'estate non andammo al mare. E chi ci voleva andare? Con la perdita di papà mi andava di fare pochissime cose. Mancava tantissimo. Passavo ore a pensarlo. Per paura di dimenticare la sua faccia, Le sue mani, la sua voce. Fede mi stava sempre accanto ed ora eravamo più uniti che mai. Ma la mia rovina si presentò il 1 settembre quando mia madre mi chiamò in cucina, dove trovai la nonna -che come sempre doveva trovarsi in america e non sul divano- dandomi una notizia che non mi sarei mai aspettata.Tadàà!! Ecco il 5° capitolo! Spero vi piaccia. Sto aggiornando due volte al giorno Perché la prossima settimana sarò impegnata! So che é un capitolo triste... Ma ci voleva "Perché é stupido chi pensa che non serva anche il dolore." cit lorenzo fragola. #buonanottecosì❤
un abbraccio gianniFedez22†
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Io tua, tu mio. •Fedez•
Fanfic"Da grandi ci sposeremo, così avremo tazzine vere e una casa vera." aveva affermato Federico una mattina mentre giocavamo a fare la famiglia. "che ne sai? abbiamo 9 anni.." avevo detto io mentre fingevo di versare il caffé in una tazzina senza il ma...