Adoro le altalene. Mi sono sempre piaciute. Da piccola ci passavo intere giornate sopra. Andavo in alto, come se toccassi il cielo con un dito e poi tornavo giù, senza distogliere lo sguardo dalle nuvole che mi osservavano. Mi sentivo a mio agio nel mio piccolo magico mondo.
La guardavo dondolarsi serena. I suoi lunghi capelli così simili ai miei si spostavano velocemente da una parte all'altra. Rideva e allungava la manina verso il cielo. Mi avvicinai sorridendo e mi sedetti sull'altalena "per adulti" accanto a lei.
Lei smise di dondolarsi e mi guardò. I suoi occhi verdi mi sorrisero, dolci e teneri come solo quelli dei bambini possono esserlo.
"Posso..?" Chiese titubante, con la sua vocina acuta.
Io le sorrisi "Certo, tesoro"
Lily si avvicinò e posò le dita delicate sulla mia pancia, accarezzandola lentamente. Poggiò l'orecchio sinistro e proprio in quel momento il mio secondo figlio di cinque mesi la salutò con un leggero colpetto sul ventre. Lily rise e bussò piano, come se fosse un gioco. È normale, a quattro anni ogni piccola cosa è un gioco. Ed è giusto e bello così.
"È un maschietto, sai?"
Ero appena tornata dall'ecografia che mi avrebbe detto il sesso della creaturina che mi cresceva dentro. Michael era stato felice di sapere che era un maschio "Con lui sarà più semplice!" Rideva, ma si vedeva che era solo molto emozionato e faceva battute stupide.
Lily ci pensò un po' su e poi esplose.
"Un fratellino tutto per me!"
Io sorrisi "Sì tesoro, un bel fratellino"
Lei rise soddisfatta e io la baciai dolcemente sulla fronte. La sua risata mi contagiò e ci ritrovammo a ridere senza motivo.
"Ehi voi due, abbiamo visite!"
Michael uscì nel giardino e ci richiamò. Era rimasto lo stesso, con quella spruzzata di lentiggini sul viso che lo faceva sembrare ancora un bambino ma la barba che tradiva la sua vera età. Sorrideva e io lo amavo. Lo amavo ancora e non avrei mai smesso, ormai lo sapevo.
"Papino!" Urlò Lily lanciandosi tra le braccia del padre.
"Principessa mia!"
Sorrisi vedendoli così affiatati e mi avvicinai. Michael mi baciò e mi avvolse con un braccio.
"Tutto bene, amore mio?"
"Sì, apparte il fatto che sono di nuovo incinta e mi sento di nuovo un elefante obeso"
Lui mi baciò di nuovo, in un modo a mio parere troppo poco casto per la presenza di Lily.
"Sei bellissima come sempre!"
Lily allungò le mani verso il mio viso fino a che non mi accarezzò.
"È vero, mamma! Tu sei sempre bella"
"Grazie, amore mio!" Risposi lasciandole un lungo bacio sulla guancia.
"Ehi! E al padre, niente?" Michael rimise a terra Lily, si mise sulle ginocchia e aspettò allungando il collo che lo baciassimo entrambe.
Io e Lily ci guardammo complici e, facendo prima finta di baciarlo sulle guance, lo riempimmo di solletico.
"Oh no..basta..non vale!" Replicava fra le risate, sia sue che nostre.
"Ci sono degli ospiti..in soggiorno..dai.."
Ci fermammo e sorridemmo guardando Michael disteso a terra.
"Va bene, ti sei salvato, ma solo per questa volta!"Arrivata in soggiorno non feci in tempo a parlare che già due braccia mi stringevano.
"Sto morendo dalla curiosità! È maschio? È un'altra femminuccia? Cristo, non tenermi sulle spine! Oddio, scusa, ti sto assillando!"
Scoppiai a ridere. Abby non è mai così travolgente ma evidentemente l'emozione ha (appunto) travolto anche lei.
I suoi capelli biondi erano più corti e ordinati di prima ma alcune ciocche tradivano la vera essenza di Abby, sfuggendo alla gravità.
"Scusa" sorrise imbarazzata.
"Ma figurati! Sono felice che tu sia venuta a trovarmi, specialmente perchè credevo che il tuo lavoro ti portasse via troppo tempo per venire dalla tua cara vecchia amica incinta!" Scherzai.
"Non farmi sentire in colpa per non averti accompagnata alle prime ecografie! Ricorda che sono stata io a far nascere tua figlia ed eri con me quando hai scoperto di essere di nuovo incinta!" Abby aveva seguito il suo sogno ed era diventata un'ostetrica. Quando ho saputo che aveva insistito con il suo capo (uomo severissimo) per essere lei a far nascere Lily non ho potuto fare altro che ringraziarla e sentirmi sollevata. Il pensiero che sarebbe stata lì con me mi tranquillizzava.
"E comunque noi siamo venuti a trovarti!"
Esclamò lei e solo allora notai Josh e il loro unico figlio di quattro anni, Edward, che mi sorridevano. Lui e Lily erano molto amici ed era una cosa che adoravo, era come se l'amicizia fra me e Abby fosse stata trasmessa loro.
"Josh! Oh, che bello, ci sei anche tu!"
Lo abbracciai.
Si vedeva che Josh era cresciuto. Poca barba ma mani mature e lineamenti più duri.
"Pensavamo di farvi un po' di compagnia, oggi che nè io nè Abby abbiamo turni in ospedale"
Josh era diventato un neurochirurgo molto famoso e in gamba. Quando ci annunciò che aveva capito che quella era la sua strada fummo tutti molto sorpresi: avevo sempre immaginato Josh fare qualche lavoro movimentato, magari in giro per il mondo, ma sono stata contenta di vederlo così preso dalla medicina. Lavora persino nello stesso ospedale di Abby. Sono una famiglia felice e io lo sono per loro.
"È un'idea fantastica! Potremmo organizzare una grigliata in giardino. Il barbecue funziona una meraviglia!"
"Sì! Sarebbe perfetto!"
In quel momento arrivarono Michael e Lily. Lei non appena vide Edward cacciò un urletto e si precipitò verso di lui.
"Mamma, io e Eddy andiamo in camera a giocare, va bene?" Chiese Lily, entusiasta di avere il suo migliore amico con sé.
"Certo, tesoro"
"Posso, mamma?" Edward guardò la madre con i suoi occhi uguali a quelli di lei e i capelli scuri come Josh. "Per me va bene, piccolo" acconsentì, rendendolo il bambino più felice del mondo.
"Ma non vi fate male, l'ultima volta siete saltati dal letto e vi siete fatti entrambi un gran livido sulle ginocchia!"
Erano molto vivaci per la loro età ma proprio per questo meravigliosi. Ho sempre trovato affascinanti i bambini. Così innocenti, naturali, veri e puri. Non tutti i bambini, purtroppo, sono così. Troppi sono stati coinvolti nella società tecnologica e materiale. Ma non è così che dovrebbe essere. I bambini devono saper viaggiare con la fantasia, devono conoscere i libri, le storie e devono saper giocare fra di loro. Non hanno peli sulla lingua e sanno più cose di quante ne immaginiamo. I bambini sono il futuro, sono la vita.
"Josh!" Esclamò Michael abbracciando il suo amico.
"Fratello! Vedo che te la passi bene"
"Certamente! Io e Caroline siamo felici anche senza i mille concerti alla settimana"
Io e Michael non abbiamo perso la passione per la musica. Abbiamo continuato ad esibirci nei locali fino a che un agente non ci ha scoperto e ci ha fatto diventare famosi. Noi però non abbiamo mai smesso di studiare. Io ho iniziato a scrivere libri per bambini e ragazzi. Non è stato facile laurearsi in letteratura fra concerti e tour ma la mia passione per i libri si è estesa così tanto da farmi desiderare di scriverne altri, ad ogni costo. Dopo Lily io e Michael ci siamo presi una "pausa" dal mondo dello spettacolo. Lui è diventato un insegnante di musica alle superiori, continuando però a suonare insieme nei ristoranti. Non abbiamo mai smesso di vivere il nostro sogno e non smetteremo mai. Siamo la prova che se vuoi qualcosa niente e nessuno può fermarti.
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La mia è la stella migliore #Wattys2017
Novela Juvenil"Non rinunciare solo perché le cose sono difficili" Si girò completamente fino a trovarsi a pochi centimetri da me. "No? Vuoi sapere cosa penso io, invece? Io credo che tu sia luminosa come una stella. Credo che la tua luce abbia qualcosa di diver...