Mi svegliai di malavoglia. Avevo dormito poco, non avevo voglia di muovermi dal letto ma la sveglia tornò a rimbombarmi nella testa. Con gli occhi mezzi chiusi disordinati come pochi mi alzai. Mi trascinai giù per le scale. Sabato..finalmente! Ultimo giorno di scuola per questa settimana! Era solo la prima e già mi sembrava di aver finito un anno scolastico.
Mi sedetti a tavola rivolgendo un sorriso stiracchiato a mia madre e a Michael, come per dare il buongiorno.
"Dormito bene, tesoro?" Mia madre mi accarezzò il braccio. Io lanciai uno sguardo di soppiatto a Michael che sorrideva e annuii.
"E tu, Michael?" Gli sorrise lei.
"Benissimo, grazie mille per averlo chiesto" rispose serio mentre io ridevo dentro di me. Mangiammo in fretta e afferrammo lo zaino.
"Mamma, ci sentiamo stasera! Ricordati che oggi c'è l'atsef di Josh"
Lei annuì "Sì tesoro. Divertitevi"
Michael le fece un cenno "Sicuramente, Jasmine. A dopo"
Uscimmo di casa e ci incamminammo verso la fermata. Non parlavamo molto, ci sorridevamo a volte, come due ebeti. Era strano. Il solito silenzio che c'era tra di noi. Non facevo altro che guardarlo: l'alba lo avvolgeva dolcemente; i capelli senza gel, moda 'mattina-primavera/estate', mi facevano venire voglia di scompigliarglieli e gli occhi stanchi erano luminosi, come sempre. La sua bellezza era diversa da quella di cui mi ero invaghita tre anni fa, quella di Jack. Jack non era molto 'socievole', stava sempre un po' sulle sue e le parole non erano il suo forte. Era uno di quelli che se gli facevi un torto non perdonava ed era molto facile che finisse in mezzo a risse e litigi. Con me i primi tempi si comportava diversamente, mi trattava come una principessa, come se tutta la sua vita fosse racchiusa in una persona: me. E io credevo di poter migliorare quel suo atteggiamento che a volte lo portava a situazioni..spiacevoli..ma poi successe..per la prima volta. Non avevo fatto niente e il suo comportamento nei miei confronti cambiò. Non volevo accettare ciò che mi faceva e continuavo a dire che sarebbe migliorato. Non è successo. Dopo tanto tempo sono riuscita ad allontanarmi definitivamente. Non dimenticherò mai ciò che mi ha fatto.
Ero così immersa nei miei pensieri che non mi accorsi neanche di star seduta sul pullman con Michael accanto. Guardai fuori dalla finestra e vidi il sole di settembre che piano piano si era alzato.
"Tutto okay?" Mi sussurrò Mike all'orecchio, facendomi rabbrividire.
"Sì" sorrisi. E con lui andava davvero tutto bene.
***
Il professor Wilburn mancava e la confusione nella mia aula era paragonabile all'apocalisse di zombie di cui era tanto appassionato mio cugino Tom di otto anni.
Io stavo parlando con Abby e Dave del pomeriggio che stavamo per passare.
"Secondo me ci divertiremo moltissimo!" Stava dicendo lei, su di giri.
"Lo credo anch'io. L'idea dell'atsef è geniale!" Risposi sorridendo.
"Approposito di questo pomeriggio..il regalo è arrivato!"
I miei occhi e quelli di Abby si illuminarono "Uhh, fa' vedere!" Esclamai. Fremevo.
Lui afferrò una busta rossa con un fiocco argento e me la porse.
"Non ho chiuso la busta solo per fartela vedere"
La aprii frettolosamente. La maglietta dei Pink Floyd, la band preferita di Josh, sembrava appena stata sotto il ferro da stiro di mia madre invece che su un aereo dagli Stati Uniti. La firma di tutti i membri del gruppo musicale era scritta col pennarello indelebile.
"Dio, tuo zio è un genio! È bellissima! Josh sarà entusiasta!" Esclamò Abby accarezzando il colletto della maglietta.
"Ma che lavoro fa l'amico di tuo zio per riuscire ad ottenere l'autografo dei Pink Floyd?" Chiesi riponendo con cura il futuro capo d'abbigliamento preferito di Josh.
Dave si strinse nelle spalle e mi sorrise "È un organizzatore di concerti, ha lavorato per loro molte volte. È stato facile contattarli"
Gli buttai le braccia al collo "Ringraziali entrambi, di cuore. Josh diventerà pazzo!"
Dave quasi non si sbilanciò dalla sedia e rise"Lo farò se non mi fai spaccare la testa prima"
"Ops..scusa. È che sono troppo felice! Abby..ma tu non dovevi fargli un altro regalo oltre a questo?"
Lei mi guardò allegra "Infatti l'ho fatto ma è una cosa privata fra me e lui. Glielo darò quando staremo soli"
Io e Dave ci scambiammo uno sguardo d'intesa e lui le diede una lieve gomitata "Okay ma ricorda il preservativo!"
"Idioti!" Rise lei tirandoci uno schiaffo amichevole sulle braccia.
Finalmente la campanella suonò e la nostra classe si sfollò in un micro secondo. Uscimmo nello stesso momento della 5A, la classe di Michael, e ci avviammo verso l'esterno.
Appena fuori dal cancello della scuola indossò un paio di occhiali "Allora..ho un piano" ci sussurrò mentre si guardava intorno sospettoso.
"Piano? Di che parli, Lewis?" Lo guardai confusa e divertita contemporaneamente.
"Josh esce alle due in punto, ha un'ora in più perché deve fare un corso di arte e beni culturali per avere crediti per gli esami.."
Noi eravamo ancora perplessi "E..quindi?" Chiese Abby.
"Ho una missione per ognuno di voi, colleghi"
"Colleghi? Ma di che stai parlando? E togliti quegli occhiali, sei ridicolo!" Mormorai ridendo a quella versione un po' buffa di James Bond.
"Gli agenti segreti sono sotto copertura, non devono farsi scoprire, e gli occhiali a specchio neri servono proprio a questo! Andiamo, non rovinarmi il momento!"
Alzammo gli occhi al cielo "Bene..dicci cosa dobbiamo fare!" esclamò Dave.
Michael gli fece cenno di abbassare la voce e si tolse gli occhiali con un gesto teatrale "È arrivato il momento della missione atsef!"
#SPAZIOAUTRICE
Ciao e tutti! Mi scuso subito per il ritardo. Avrei aggiornato ieri sera se solo wattpad non mi avesse cancellato parte del capitolo..comunque eccomi qui :) se trovate errori fatemelo sapere e commentate per dirmi cosa ne pensate e votate, se volete. Vi anticipo che con l'arrivo delle vacanze di Natale penso di aggiornare molto più spesso. Okay, ho finito il papiro ahah per qualsiasi cosa contattatemi ♡~Ludovica ♡
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La mia è la stella migliore #Wattys2017
Roman pour Adolescents"Non rinunciare solo perché le cose sono difficili" Si girò completamente fino a trovarsi a pochi centimetri da me. "No? Vuoi sapere cosa penso io, invece? Io credo che tu sia luminosa come una stella. Credo che la tua luce abbia qualcosa di diver...